I Was at Home, But
Fra ineleganti metafore animali, controcampi negati, sbalzi d'umore, apatie, isterie assortite, figli spariti e poi ritrovati, I Was at Home, But di Angela Schanelec procede confusionario, pretenzioso e inutilmente criptico verso un banale esistenzialismo d'accatto.. In concorso alla 69ma Berlinale. Leggi tutto
L’esorcismo di Hannah Grace
Ben più ridicolo che spaventoso L'esorcismo di Hannah Grace, sortita statunitense dell'olandese Diederik Van Rooijen, è un prodotto raffazzonato, privo di idee, incapace di creare anche la benché minima atmosfera inquietante. Leggi tutto
Compromessi sposi
Stanchissima variante della commedia “territoriale” nostrana, Compromessi sposi si rivela poco più che una vetrina per i suoi due interpreti, fallendo anche nel (timido) tentativo di allegoria della situazione politica contemporanea. Leggi tutto
Bob & Marys – Criminali a domicilio
Al secondo lungometraggio, Francesco Prisco conferma, purtroppo, i limiti già mostrati in Nottetempo, il suo esordio. Bob & Marys prova a inseguire dei modelli di black comedy poco frequentati dal nostro cinema, ma delude su ogni fronte, a partire da un racconto esilissimo, sostanzialmente evanescente. Leggi tutto
Nome di donna
Marco Tullio Giordana torna alla regia a sei anni di distanza da Romanzo di una strage con Nome di donna, che si inserisce all'interno delle riflessioni sul ruolo della donna nella società contemporanea e sull'abuso di potere da parte del maschile. Peccato che al di là del tema non ci sia nulla, né a livello di scrittura né tantomeno di messa in scena. Leggi tutto
My Brother’s Name is Robert and He is an Idiot
Philip Gröning porta in concorso alla Berlinale un film che in potenza non sarebbe privo di spunti di interesse e stratificazioni. Ciò che però rende inaccettabile My Brother's Name is Robert and He is an Idiot è lo sguardo dell'autore, nel profondo odio nei confronti dei suoi personaggi. Leggi tutto
Poveri ma ricchissimi
Diretto dall'ormai innominabile Fausto Brizzi, Poveri ma ricchissimi è un fiacchissimo sequel, privo di una vera linea narrativa e infarcito di sottotrame, aggrappato a situazioni ed equivoci che mostrano subito la corda, mai divertente. Leggi tutto
The Broken Key
Louis Nero torna alla ribalta con un thriller in odor di fantascienza a dir poco ambizioso, ma anche pastrocchiato all'inverosimile. Una narrazione episodica e inconcludente, sorretta da una costruzione visiva che non è in grado di reggere il peso delle intenzioni del regista. Leggi tutto