Astro Boy – Box 1

Astro Boy – Box 1

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Grazie alla Dolmen possiamo riavvicinarci alle atmosfere splendidamente ingenue e profondamente umaniste delle opere di Tezuka. Astro Boy è ancor oggi assai gradevole ed è soprattutto il peculiare character design, marchio di fabbrica di Tezuka, a rappresentare un vero e proprio plus valore: la marcata caratterizzazione dei personaggi si sposa perfettamente con gli apprezzabili intenti didascalici della serie, capace di affrontare tematiche complesse.

Il ritorno di Tetsuwan Atom

Col passare del tempo gli appassionati di cinema d’animazione potranno, almeno in parte, essere “risarciti” dei tanti anni passati a cercare, con certosina pazienza e pochi risultati, una lunga serie di titoli che venivano colpevolmente trascurati o ignorati dalla distribuzione cinematografica e home video. A penare non poco sono stati, indubbiamente, tutti coloro che sono cresciuti nell’epoca d’oro degli anni Settanta (e primi anni Ottanta), indimenticabile periodo in cui i canali televisivi erano invasi dalle serie animate nipponiche: assaporare certi titoli e poi dover aspettare decenni non è certamente piacevole. Nelle ultime stagioni fortunatamente sono aumentati considerevolmente i titoli sugli scaffali delle videoteche e il recupero di alcune serie di culto non è più una chimera.

In molti, non solo i fan più attenti, ricorderanno sicuramente Astro Boy (1980-81), remake a colori della leggendaria serie Tetsuwan Atom di Osamu Tezuka, che nel 1963 diede il via all’animazione giapponese moderna, creando dal nulla un’industria oramai all’avanguardia (e pressoché irraggiungibile, con buona pace del resto del mondo). Osamu Tezuka, per i più disattenti, è considerato il più importante mangaka (ovvero, autore di fumetti) del Sol Levante, tanto da essere ricordato come Dio dei manga (Manga no Kamisama): oltre ad aver disegnato un numero infinito di tavole e albi (Buddha, Dororo, La storia dei tre Adolf, La fenice, MW, Kirihito), Tezuka è stato tra i protagonisti dell’animazione televisiva seriale (Kimba il leone bianco, La principessa Zaffiro, I bon bon magici di Lilly), dedicandosi anche alla realizzazione di lungometraggi dall’altalenante valore (Unico, Bremen 4, Bandar Book, Fumoon, Saiyuki) e, soprattutto, a cortometraggi e mediometraggi dal notevole spessore autoriale – tra i tanti, citiamo quantomeno Story of a Street Corner (1962), affidato alla regia di Eiichi Yamamoto, Mermaid (1964) e Legend of the Forest (1987).

Facile intuire, quindi, la rilevanza dell’uscita del primo box (saranno tre) di Astro Boy: grazie alla Dolmen, da sempre attenta al recupero dell’animazione giapponese di qualità (Anna dai capelli rossi, Heidi…), possiamo riavvicinarci alle atmosfere splendidamente ingenue e profondamente umaniste delle opere di Tezuka. Astro Boy, pur non rappresentando la vetta artistica del maestro giapponese, è ancor oggi assai gradevole ed è soprattutto il peculiare character design d’antan, marchio di fabbrica di Tezuka, a rappresentare un vero e proprio plus valore: la marcata caratterizzazione dei personaggi, tra l’altro rintracciabili in molte opere dell’autore (pratica comune nel Sol Levante: si pensi, anche se con dinamiche diverse, ad Hayao Miyazaki e Leji Matsumoto), si sposa perfettamente con gli apprezzabili intenti didascalici della serie, capace di affrontare tematiche complesse. Astro Boy, quasi una sorta di introduzione per i più piccini ad Isaac Asimov, andrebbe visto insieme a Metropolis (2001) di Rintaro, tratto dall’omonimo fumetto di Tezuka, e al misconosciuto Marine Express – L’espresso sottomarino, special televisivo in cui tutti i personaggi del Dio dei manga si ritrovano per una gustosa avventura.

Il primo box contiene quindici episodi:
Disco 1: La nascita di AstroBoy, Atlas, Il circo dei robot, SOS compagni di classe in pericolo, Il ritorno di Atlas.
Disco 2: Robotlandia, Frankenstein, Il gatto rosso, Il castello di cristalli, La corsa intorno all’equatore.
Disco 3: Il robot presidente, Il grande Damdam, Il robot invisibile, Una sorella tutta pepe, Robie e Robetta.
Oltre alla traccia in italiano, si può apprezzare la serie nella versione originale giapponese sottotitolata (DD 1.0). Extra di ordinanza con le sigle originali (iniziale e finale) e la galleria fotografica.
Info
Il canale TezukaAnime con Astro Boy e altri titoli.
Il primo bob di Astro Boy su ibs.it.
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