Whip It

Whip It

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Accompagnata da un cast ricco di amici, in cui spiccano un’acida Juliette Lewis, la sempre impeccabile Marcia Gay Harden e un monumentale Daniel Stern, Drew Barrymore non rinuncia a mettersi in gioco davanti alla macchina da presa a sua volta, calandosi nei panni della più svitata compagna di squadra di Bliss, sempre pronta a lanciarsi in una rissa. Whip It è un’opera prima piccola ma robusta, ulteriore dimostrazione della vitalità del sottobosco cinematografico statunitense.

Bliss Cavendar è una diciassettenne di Boden, cittadina del Texas: incompresa da una madre che vorrebbe per lei un futuro da reginetta di bellezza, Bliss viene invece attratta dal mondo del derby roller, uno sport brutale il cui campionato si svolge a Austin. Decisa a cimentarsi in questa nuova avventura, Bliss vedrà la propria vita cambiare nell’arco di pochi mesi… [sinossi]

Dai gloriosi tempi di Rollerball (la versione di Norman Jewison del 1975, ovviamente, e non il deplorevole remake firmato da John McTiernan) fino alle assai meno avvincenti evoluzioni del protagonista di Rollerblades di Rob Bowman, il mondo dei pattini a rotelle ha spesso trovato nella macchina industriale di Hollywood un cantore e un osservatore attento. Dopotutto il cinema sportivo dall’altra parte dell’oceano è prassi consolidata, e può contare su regole precise e un’estetica facilmente riconoscibile: tutti elementi che emergono in maniera palese durante la visione di Whip It, esordio alla regia per l’allora trentaquattrenne Drew Barrymore (il film è datato 2009, e arriva in Italia con due anni di ritardo e saltando a pie’ pari il passaggio in sala). È davvero un peccato che gli spettatori italiani non abbiano avuto la possibilità di godersi sul grande schermo l’opera prima di colei che fu considerata enfant prodige ai tempi di Stati di allucinazione ed E.T., anche se si può essere almeno parzialmente consolati dal recupero nel mercato dell’home video, grazie all’intervento della 01 Distribution – il film era stato comprato inizialmente dalla Italian International Film di Fulvio Lucisano.

Nonostante l’appeal prodotto dalla rappresentazione di uno sport non poi così noto come il derby roller – per quanto pare che negli Stati Uniti la pratica di questa disciplina stia prendendo gradualmente piede, soprattutto a livello femminile, al personaggio del coach Razor è messa in bocca una spiegazione dettagliata delle regole – Whip It regge gran parte della sua struttura sulle spalle della migliore attrice esordiente degli ultimi anni, Ellen Page: la ventiquattrenne canadese sbaraglia una volta di più la concorrenza, tratteggiando con semplicità e senza dover ricorrere ad alcuno stratagemma un personaggio complesso, combattuto tra la timida goffaggine con la quale è cresciuta e la straripante voglia di trovare un proprio mezzo di espressione. È lei, nata Bliss Cavendar ma pronta a trasformarsi in “Bimba spietata” all’inizio di ogni incontro, l’ago della bilancia dell’intero film: il resto è il mondo che le ruota attorno, composto di personaggi più o meno bizzarri e di situazioni banali quanto imprevedibili, e che la accompagna nel suo percorso di formazione. Drew Barrymore è brava a dosare i vari elementi del film, dai brevissimi accenni al teenage movie – le sequenze scolastiche, la storia d’amore tra Bliss e il cantante chitarrista Oliver, interpretato dal cantautore Landon Pigg – ai cliché sportivi, evitando che il loro utilizzo possa apparire stucchevole o datato. In tal senso appare interessante notare le modalità espressive con cui è portato avanti il conflitto generazionale che vede Bliss confrontarsi con i genitori, in particolar modo con la madre: nonostante il film non esca mai dai solchi scavati nel corso dei decenni dalla storia del cinema per quel che concerne riflessioni di questo tipo, la regista mostra di avere sempre la mano leggera, evitando qualsiasi sovraccarico emotivo. Whip It sembra essere scaturito fuori dalla metà degli anni Novanta, stagione d’oro delle commedie indie a stelle e strisce: sottolineano tale ispirazione l’angolazione della macchina da presa, lo studio dei personaggi, il sano istinto libertario nascosto dietro ogni sequenza, la focalizzazione sulle periferie d’America, l’addolcito gusto del grottesco – in questo caso l’enorme maiale che domina il locale in cui lavorano Bliss e la sua amica del cuore Pash, e il terrificante panino “frignone” che si può non pagare se si ha la capacità di consumarlo in meno di tre minuti.

Accompagnata da un cast ricco di amici, in cui spiccano un’acida Juliette Lewis, la sempre impeccabile Marcia Gay Harden (recita anche sua figlia, Eulala Scheel) e un monumentale Daniel Stern, Drew Barrymore non rinuncia a mettersi in gioco davanti alla macchina da presa a sua volta, calandosi nei panni della più svitata compagna di squadra di Bliss, sempre pronta a lanciarsi in una rissa. Un’opera prima piccola ma robusta, ulteriore dimostrazione della vitalità del sottobosco cinematografico statunitense, che ora è possibile gustarsi sul divano di casa, cercando di trovare un rimedio all’opprimente afa estiva. L’unico contenuto extra presente nel dvd è il trailer cinematografico del film.

Info
Il trailer originale di Whip It.
Whip it sul sito della 01 Distribution.
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