Total Recall – Atto di forza

Total Recall – Atto di forza

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L’utilità di Total Recall – Atto di forza, oltre alle due ore di effetti speciali e a un cast da copertina, è nella perfetta sintesi dei limiti dell’attuale cinema di intrattenimento hollywoodiano, troppo spesso simile a un omogeneizzato. Ad affossare il film di Wiseman è l’idea di rinunciare sistematicamente alla complessità, di rendere tutto facilmente digeribile, di banalizzare narrativamente e visivamente

Il Bello del remake

Benvenuti da Rekall, la compagnia che può trasformare i vostri sogni in veri e propri ricordi. Per Douglas Quaid (Colin Farrell), operaio edile, sposato e innamorato della bellissima moglie (Kate Beckinsale), il viaggio virtuale è la vacanza perfetta per staccare dalla una vita frustrante; i ricordi di una vita da agente segreto potrebbero essere proprio quello che fa per lui. Durante la procedura però, qualcosa va storto e Quaid diventa un ricercato. In fuga dalla polizia, finita nelle mani del leader del mondo libero Chancellor Cohaagen (Bryan Cranston), Quaid conosce una ribelle (Jessica Biel) e si unisce a lei con lo scopo di trovare il capo della resistenza sotterranea e fermare Cohaagen. La linea tra fantasia e realtà si assottiglia e il destino del mondo oscilla nel momento in cui Quaid scopre la sua vera identità, il suo vero amore, e il suo destino… [sinossi]

Scordiamoci subito di Philip K. Dick e di We Can Remember It For You Wholesale, pubblicato nel 1966 [1]. Il blockbuster messo in piedi da Len Wiseman e soci, infatti, si limita a un superficiale saccheggio del racconto del martoriato scrittore statunitense, concentrandosi un po’ di più sulla sua natura di remake patinato. Non che il confronto con Total Recall (1990) di Paul Verhoeven possa portare punti a favore della nuova versione.

L’utilità di Total Recall – Atto di forza, oltre alle due ore di effetti speciali e a un cast da copertina, è nella perfetta sintesi dei limiti dell’attuale cinema di intrattenimento hollywoodiano, troppo spesso simile a un omogeneizzato. All’ammirevole comparto della computer grafica, molto diligente nel prendere spunto dalle architetture mastodontiche di Blade Runner, ovviamente bagnate da piogge copiose, non corrisponde purtroppo un testo altrettanto raffinato: lo script di Kurt Wimmer (Equilibrium, Ultraviolet, Salt) e Mark Bomback (Die Hard – Vivere o morire, Corsa a Witch Mountain, Unstoppable – Fuori controllo) lavora infatti di sottrazione, ma nel senso più deleterio del termine. Ridotta a uno scheletro inerme, la storia partorita da Dick e portata sullo schermo da Verhoeven con beffarda inventiva si trasforma nelle mani di Wiseman, Wimmer  e Bomback in un esile pretesto, in un collante per mirabolanti sequenze action: inseguimenti mozzafiato, botte da orbi, corpi magnifici, sguardi seducenti e molte cose prese in prestito dall’immaginario fantascientifico cinematografico.

A fidarsi dello sguardo, verrebbe da essere indulgenti. C’è il sempre affascinante contrasto tra i futuristici grattacieli e le sottostanti catapecchie, mutuate da Blade Runner (è Hong Kong, ça va sans dire). Ci sono Colin Farrell, Kate Beckinsale e Jessica Biel, belli, anche bellissimi, bravi [2]. C’è persino una sequenza di parkour dai risvolti escheriani e l’azione è immersa in ambientazioni curate fino all’ultimo pixel, come nell’interminabile inseguimento in macchina o nella scena giocattolo degli ascensori. Insomma, ci sono soldi, tecnica e tanto ritmo.

Quello che affossa Total Recall – Atto di forza è l’idea di rinunciare sistematicamente alla complessità, di rendere tutto facilmente digeribile, di banalizzare narrativamente e visivamente. Gli accesi cromatismi del film di Verhoeven, i dettagli grandguignoleschi, l’elogio dei freak e le buone dosi di ironia sono sistematicamente sostituiti da un processo di normalizzazione e abbellimento, tanto da farci rimpiangere persino la statica mascella di Arnold Schwarzenegger. Senza i mutanti, i reietti, senza gli schizzi di sangue e i siparietti comici (il tassista robotico, ad esempio), Total Recall – Atto di forza si riduce a un action di ambientazione fantascientifica, visto e rivisto.

Note
1. Tradotto in italiano con diversi titoli: Memoria totale, Chi se lo ricorda, Ricordi per tutti, Ricordi in vendita e Ricordiamo per voi.
2. Ci sarebbero pure Bryan Cranston e Bill Nighy, ma la loro presenza ha più i contorni dello spreco che del valore aggiunto.
Info
Il trailer italiano di Total Recall – Atto di forza.
Total Recall – Atto di forza su facebook.
 
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