Posted 22/11/2013
«La pubblicità ci mette nell’invidiabile posizione di desiderare auto e vestiti, ma soprattutto possiamo ammazzarci in lavori che odiamo per poterci comprare idiozie che non ci servono affatto…».
da Fight Club (1999) di David Fincher.
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«Una regia affonda le sue radici attraverso il tempo e i sogni. Mi piace immaginare che riposino in una stanza segreta dell’anima. Se ne stanno lì comodamente a maturare come magnifiche forme di formaggio»
[Ingmar Bergman]
«Quando un film è finito, è come la fine di una relazione. E poi qualcuno ti dice: “Beh, adesso ne farai un altro?”, ed è una cosa offensiva, perché è un po’ come chiedere: Quand’è che ti innamorerai di nuovo?»
[John Cassavetes]
«No Sid! Non dare la colpa al cinema. I film non fanno nascere nuovi pazzi, li fanno solo diventare più creativi»
[da Scream di Wes Craven]
«Detesto i film. Quando qualcuno mi chiede se ho visto questa o quell’attrice, io dico: “No, a meno che non sia apparsa in The Great Train Robbery o The Birth of a Nation”. Mi piace fare film ma non è il caso di chiedermi di parlare di arte»
[John Ford]
«Non c’è nessun film. Il cinema è morto. Non ci possono più essere film. Passiamo, se lo volete, al dibattito»
[Guy Debord, Hurlements en faveur de Sade]
«Io sono un contadino; Nagisa Ōshima è un samurai»
[Shōhei Imamura]
«È ora di smetterla di fare film che parlano di politica. È ora di fare film in modo politico»
[Jean-Luc Godard]
«La maggior parte degli artisti sono attratti da ciò che è tabù. Un artista serio non può accettare i tabù, qualcosa che non puoi guardare, pensare, toccare»
[David Cronenberg]
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Bibliografia indicativa | David Fincher
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David Fincher di Florence Maillard, Phaidon/01 edizione, 2003.
The Fincher network. Fenomenologia di David Fincher di Roberto Donati e Marcello Gagliani Caputo, Bietti, 2011.
Fight club di Chuck Palahniuk, Mondadori, 2003.
Dalia nera di David Fincher, Miles Hyman e Matz, Einaudi, 2014.
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