Mortdecai

Mortdecai

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Sempre più vittima dalla “maledizione Jack Sparrow”, Johnny Depp continua a riciclarsi come mattatore trasformista di eccentrici ubriaconi, sotto a un trucco pesante che ridicolizza anziché esaltare il suo talento.

Dottor Johnny e Mister Jack

Charlie Mortdecai è un dandy inglese che vive in una lussuosa villa fuori Londra grazie ai soldi che gli procura il mercato nero dell’arte. Attorno a lui circolano personaggi non meno bizzarri: il fedele aiutante tuttofare Jock, la bella moglie Johanna, il detective Martland e un giro di trafficanti di quadri provenienti da tutto il mondo. Quando un’anziana restauratrice viene ritrovata morta, Martland si rivolge a Mortdecai e alla sua esperienza del “settore” per ritrovare il dipinto sottratto dalla scena del delitto. [sinossi]

C’era una volta Johnny Depp, attore ribelle e trasformista, amato da registi indipendenti come Jarmusch e Kusturica ma capace di emanare tutto il glamour richiesto da una star di Hollywood. Dal taglio di capelli alla montatura degli occhiali, dall’aspetto sorridente e solare alla faccia cupa e introversa, Depp è stato per quasi due decenni uno degli attori più versatili dell’ultima generazione di divi, passando con disinvoltura dal sociopatico sensibile al tossico carismatico, dal genio del male al tonto benevolo. Poi, complice La maledizione della prima luna, ha trovato nel personaggio di Jack Sparrow la sintesi perfetta fra l’anima del freak e quella del padre di famiglia modello, oltre a un’immensa ricchezza e un’immagine capace di attrarre trasversalmente ogni fascia di età e di gusto. Il pirata dei Caraibi scaltro e ubriacone rappresenta il punto più alto di una celebrità da outsider che da quel momento sembra aver condannato Depp a sclerotizzare il suo talento dentro maschere fatte di vocette e tic nevrotici. Nemmeno il padre putativo Tim Burton sembra riuscire a salvarlo da un po’ di tempo a questa parte, anche lui vittima di una coazione a ripetere che non fa che confermare, se ce ne fosse bisogno, la vicinanza artistica fra le parabole dei due.

Mortdecai è l’ultimo giro di questo valzer di mascheroni e macchiette che nemmeno le sempre più rare incursioni nei territori dark di un tempo (come The Tourist o Secret Window, sempre diretto da David Koepp) hanno saputo arrestare (solo il Nemico pubblico di Michael Mann è stato un’efficace pausa d’arresto). Ed è un giro sul luogo più contaminato dalla “sparrowite”: quello della action comedy in franchise, in questo caso offerta da una serie di romanzi scritti negli anni ’70 dal dandy inglese Kyril Bonfiglioli, incentrati su un eccentrico mercante d’arte e le sue avventure in giro per il mondo. Data la componente profondamente British del soggetto e la provenienza americana delle tre menti creative alla base dell’adattamento (Koepp, Depp e lo sceneggiatore Eric Aronson), Mortdecai poteva tanto spingere sull’action (vedi lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie) che sulla comedy (il demenziale in stile Austin Powers). Invece, nel tentativo di aggiornare in chiave camp l’umorismo surreale e stralunato degli avventurieri britannici, finisce col dimenticare i due elementi fondanti del genere: ritmo e ironia.

La sceneggiatura di Aronson è incerta se essere più un omaggio pop alla letteratura inglese moderna oppure un film per famiglie venato di gag d’altri tempi. Così, il regista punta tutto su Depp e su una galleria di personaggi satellite interpretati da celebrità inglesi per origine (Paul Bettany e Ewan McGregor) o per adozione (Gwyneth Paltrow). Ma se l’ennesimo clone del pirata più amato dalle nuove generazioni, stavolta nascosto sotto un guardaroba impeccabile e dei baffi a manubrio, propone solo un mix fiacco di umorismo sagace e slapstick demenziale, gli aiutanti che gli si muovono attorno non scuotono il film dal suo torpore, troppo compressi in ruoli che non gli appartengono e che li fanno risultare più fuori luogo di ogni altra presenza fumettistica (miliardari americani, criminali cinesi o trafficanti russi).
Nella sua scombinata mancanza di tutto quello che dovrebbe avere un film del suo genere, Mortdecai resta comunque un film sbagliato ma anche innocuo e indolore. E ci auguriamo che sia così tanto per il pubblico quanto per la carriera di Johnny Depp.

Info
Il trailer di Mortdecai su Youtube.
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