Il castello maledetto

Il castello maledetto

di

Film perduto, ritrovato e restaurato negli anni Sessanta e oggi nuovamente ripulito dalle cicatrici del tempo, Il castello maledetto di James Whale torna a deliziarci con le atmosfere orrorifiche e i toni brillanti, non privi di slanci passionali e sottotesti che troveranno terreno meno fertile quando si stringeranno le maglie del Codice Hays. Una lezione di scrittura (e non solo di messa in scena) che andrebbe ripassata accuratamente. E un cast da lucciconi: Boris Karloff, Melvyn Douglas, Charles Laughton, Gloria Stuart, Lilian Bond…

The Old Dark House

Alla ricerca di un riparo da un tremendo temporale in una remota regione del Galles, alcuni viaggiatori vengono accolti nella tenebrosa e sperduta magione dei Femm. I malcapitati devono fare i conti coi bizzarri modi del padrone di casa, l’ambiguo Horace, e con l’ossessiva e malevola sorella Rebecca. La situazione precipita quando il forzuto e animalesco maggiordomo Morgan, ubriacato fradicio, libera il fratello di Horace e Rebecca, Saul, uno psicotico piromane che cerca di dare fuoco alla casa e a tutti i suoi occupanti… [sinossi]
Well I heard there was a secret chord
That David played and it pleased the Lord
But you don’t really care for music, do you?
Well it goes like this: the fourth, the fifth
The minor fall and the major lift
The baffled king composing Hallelujah…
Leonard Cohen – Hallelujah

Flop in patria, rifatto maldestramente nel 1963 da William Castle, The Old Dark House (Il castello maledetto) ha generato parecchi figli e figliastri: tra questi, splendidamente fuori controllo, The Rocky Horror Picture Show. Basterebbe questa eredità per rimettere a fuoco il giudizio su una pellicola che venne accolta freddamente rispetto alle attese – l’anno precedente, il 1931, James Whale e Boris Karloff avevano consegnato alla Storia del Cinema i loro nomi grazie a Frankenstein. Gli anni passano anche per questo.
Meno efficace il titolo italiano, Il castello maledetto, ma quel che conta oggi è il restauro presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 nella randomica sezione Venezia Classici – da L’intendente Sansho a Tutto in una notte, passando per il lubitschiano Rosita e il raggelante capolavoro di Klimov Va’ e vedi, la sezione con tanto di premio al miglior film (!!) è un meraviglioso blob cinefilo senza capo né coda.

Il castello maledetto porta con sé un ricchissimo bouquet di suggestioni. In primis, la veste d’antan, quel bianco e nero che riecheggia le atmosfere espressioniste, tingendo di lugubre oscurità e orrorifico mistero la magione dei Femm, i loro volti e persino gli inzuppati paesaggi gallesi. Un punto di partenza per tutto il successivo cinema gotico, dalla Hammer ai preziosismi di Del Toro (Crimson Peak), passando per Bava e Corman. E poi la freschissima eredità del muto, con la recitazione volutamente marcata ed esasperata che enfatizza il lato grottesco di alcuni personaggi: memorabile, ad esempio, il monologo di Eva Moore/Rebecca Femm, col volto deformato dagli specchi e dal suo stesso delirio.
Horror che non ricorre al fantastico e che strascina Penderel (Melvyn Douglas) e soci in un bizzarro incubo a occhi aperti, Il castello maledetto mischia le carte fin dalla prima seminale sequenza, intrecciando i toni allegri da sophisticated comedy con una notte cupa, una pioggia torrenziale e l’ululare del vento. La casa sperduta diventa quindi una meta facilmente pronosticabile, ma anche il punto di partenza di uno sviluppo narrativo piuttosto imprevedibile, cadenzato da cambi di tono e ritmo e dalle entrate in scena (anche solo di una mano…) di personaggi più vicini ai freak di Tod Browning che ai celeberrimi mostri della Universal.

La dimora dei Femm permette a Whale di mettere in scena una galleria di personaggi profondamente disturbati, motore di un’inquietudine che ha pochi legami col terrore sovrannaturale dei precedenti e trionfali Dracula (1931) di Browning e Frankenstein, ma anche di contrapporre forze attrattive e respingenti, come la minacciosa e brutale fisicità di Karloff/Morgan e la conturbante e fragile eleganza di Gloria Stuart – quasi un accenno de La bella e la bestia, col significativo contraltare del forzuto Morgan che raccoglie, amorevole e disperato, le spoglie di Saul Femm/Brember Wills.
Il respiro de Il castello maledetto è chiaramente da Pre-Code, libero di sondare la palpitante tensione (omo)sessuale, libertina e incestuosa; di restituire un ritratto grottesco e morboso della famiglia e della religione; di insinuarsi tra i chiaroscuri della disillusione che attanagliava i reduci della Prima guerra mondiale (il finto cinico Penderel) e della Grande Depressione (la disinibita Gladys/Lilian Bond).

Film perduto, ritrovato e restaurato grazie a Curtis Harrington negli anni Sessanta e oggi nuovamente ripulito dalle cicatrici del tempo, Il castello maledetto torna a deliziarci con la sua peculiare coesistenza di atmosfere orrorifiche e toni brillanti: una lezione di scrittura (e non solo di messa in scena) che andrebbe ripassata accuratamente. Nel portare sul grande schermo La casa nella tempesta (Benighted, 1927) di J. B. Priestley, Whale lascia infatti scorrere lungo la pellicola, come irrefrenabili pulsioni sottopelle, caustiche riflessioni sulle ipocrisie e frustrazioni della società e della natura umana. Horror (anche) politico, ante litteram.

Info
Il trailer originale de Il castello maledetto.
La scheda de Il castello maledetto sul sito di Venezia 2017.
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-01.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-02.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-03.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-04.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-06.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-007.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-008.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-009.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-10.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-11.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-12.jpg
  • Il-castello-maledetto-The-old-dark-house-1932-James-Whale-13.jpg
  • James-Whale.jpg

Articoli correlati

Array
  • Festival

    Venezia 2017 – Minuto per minuto

    Dal primo all'ultimo giorno della Mostra, tra sale, code, film, colpi di fulmine e ferali delusioni: il consueto appuntamento con il Minuto per minuto, cronaca festivaliera con aggiornamenti quotidiani, a volte anche notturni o drammaticamente mattinieri...
  • Festival

    Venezia 2017

    La Mostra del Cinema di Venezia 2017, dalla proiezione di preapertura di Rosita di Ernst Lubitsch al Leone d’oro e alla cerimonia di chiusura: film, interviste, premi, il Concorso, Orizzonti, la Settimana della Critica, le Giornate degli Autori...
  • Locarno 2017

    L’uomo leopardo

    di L'uomo leopardo è il terzo capitolo del trittico che vide lavorare insieme, alla RKO, Val Lewton e Jacques Tourneur; un thriller ante-litteram, che mette in scena uno dei primi killer seriali della storia del cinema. A Locarno nella retrospettiva dedicata al regista.
  • DVD

    La bambola del diavolo

    di Per la collana "Horror d'essai" arriva in dvd con CG Entertainment La bambola del diavolo, thriller che supera a pie' pari i paletti del fantastico diretto nel 1936 da Tod Browning, già autore tra gli altri di Freaks, Dracula e Lo sconosciuto.
  • Cult

    La città dei mostri

    di La città dei mostri, venduto all'epoca dell'uscita nelle sale come uno dei molti adattamenti di Roger Corman dei racconti di Edgar Allan Poe, trae al contrario ispirazione da un altro maestro dell'orrore letterario statunitense, Howard Phillips Lovecraft.
  • Buone feste!

    Lo sconosciuto

    di Lo sconosciuto, pur essendo meno noto al pubblico rispetto a Freaks e Dracula, è uno dei capolavori di Tod Browning che mette maggiormente in luce la poetica espressiva del regista, con il mélo che si mescola all'horror senza soluzione di continuità.
  • Locarno 2016

    Intervista a Roger Corman

    Al Festival del Film di Locarno abbiamo incontrato Roger Corman, invitato come “Guest of Honor Filmmakers Academy”. Un'occasione per parlare con il re dei b-movie della sua esperienza di regista e produttore off-Hollywood.
  • Bologna 2016

    La caduta della casa Usher

    di Al Cinema Ritrovato di Bologna è stato presentato il capolavoro di Jean Epstein, La caduta della casa Usher, all'interno dell'omaggio che il festival ha riservato alla sorella Marie, a sua volta cineasta.
  • Cannes 2016

    Il pozzo e il pendolo

    di La presenza del film di Roger Corman all'interno di Cannes Classics permette di riscoprire uno dei grandi classici del cinema del terrore.
  • DVD

    Tre passi nel delirio

    di , , Numero 100 della collana "Il piacere del cinema" a cura di Vieri Razzini, Tre passi nel delirio è un omaggio alla narrativa di Poe che inanella due episodi superficiali e trascurabili (di Vadim e Malle) prima di congedarsi con un piccolo capolavoro felliniano. In dvd per Teodora e CG.
  • Roma 2014

    La maschera del demonio RecensioneLa maschera del demonio

    di Il capolavoro di Mario Bava, punto di riferimento per il cinema gotico italiano (e non solo), rivive sugli schermi dell'Auditorium durante la nona edizione del Festival di Roma.
  • Saggi

    Il rosso segno di Bava

    A cento anni dalla nascita di Mario Bava, un omaggio doveroso a uno dei grandi maestri del cinema italiano, riconosciuto come tale solo dopo la sua morte e forse tuttora poco compreso.
  • DVD

    Danza macabra

    di Danza macabra, il più gotico tra gli horror di Antonio Margheriti, edito in dvd dalla CG Home Video.