You’ve Got a Friend

You’ve Got a Friend

di

Presentato al Far East Film Festival 2023, You’ve Got a Friend di Ryūichi Hiroki mantiene alta la tradizione del pinku alla Wakamatsu, raccontando di un amour fou votato all’autodistruzione, un libertinismo decadente che sfocia in una caratterizzazione politica.

L’impero dello shibari

Yoshio, un tranquillo impiegato di mezza età che lavora per il dipartimento idrico cittadino e che vive con la madre allettata, ha una relazione sadomaso con Miho, una mistress del club locale. L’uomo però non riesce a dimenticare Yukiko, altra dominatrice, ora assente, che lo ha iniziato alle pratiche estreme e che lo ha quasi annegato. In ufficio Yoshio è oggetto di scherno da parte dei suoi colleghi, che sono al corrente delle sue preferenze sessuali. Una sua collega ne è affascinata, ma quando gli si avvicina proponendo un rapporto sadomaso, in cui è lei ad essere dominata, Yoshio la disillude. L’uomo decide di fare la scelta radicale di avere rapporti sessuali convenzionali, ma a quel punto ricompare Yukiko, impegnata nella campagna elettorale di un candidato sindaco locale, e Yoshio si mette a inseguire come un pazzo l’auto in cui si trovano la donna e il politico. [sinossi]

Triplo appuntamento al Far East Film Festival 2023 con Ryūichi Hiroki, che vede due opere contemporanee, You’ve Got a Friend e Phases of the Moon, e un film nella retrospettiva, 800 Two-Lap Runners. La carriera del regista affonda le sue radici nel pinku più estremo per poi approdare al cinema tout court, firmando opere come Vibrator, Tokyo Love Hotel e Marmalade Boy. Con You’ve Got a Friend torna al cinema erotico usandolo per raccontare una società decadente, un amour fou batailliano, sfruttando appieno le potenzialità politiche del genere, nella via segnata da maestri quali Wakamatsu. Un modesto salaryman, Yoshio – come uno dei tanti che hanno costellato la storia del cinema nipponico nei drammi urbani della piccola borghesia, quelli di cui Ozu è stato un grande maestro – è dedito a perversioni estreme con delle mistress del locale club sadomaso. La sua sessualità ipertrofica appare come una compensazione di una presunta impotenza, o di una opprimente figura materna, la madre anziana e allettata, un pesante fardello casalingo per la vita dell’uomo. A Yoshio si profilano diverse alternative in campo sessuale, dominante o dominato, oppure la sessualità tradizionale con penetrazione, dove recupera la sua potenza. Tra le donne della sua vita compare anche una avvenente collega, che sembra accessibile ma che si rivela promessa per un matrimonio combinato, quegli omiai che conosciamo dal cinema di Ozu. E vari personaggi rivelano di essere stati abusati. Tutto questo avviene in una cittadina dove è in corso una campagna elettorale per le municipali.

You’ve Got a Friend si mantiene negli stilemi del pinku più tradizionale, di quel cinema erotico che sveste i corpi escludendo al millimetro i genitali, con inquadrature perfettamente studiate, con oggetti che si frappongono, fino ad arrivare, solo in pochissimi casi estremi, alle tipiche nebbioline oscuranti del genere: la censura perfetta. Dietro questa confezione Ryūichi Hiroki costruisce un amour fou votato all’autodistruzione dove tornano Bataille, Borowczyk e la Nouvelle Vague, Ecco l’impero dei sensi e Ultimo tango a Parigi. E descrive una società asfittica, dove la sessualità diventa una valvola di sfogo strabordante, dove il sadomasochismo è un atteggiamento collettivo, dove la psicanalisi si fa metafora politica. E con ciò ironizzando su quell’accusa di masochismo che il rinascente nazionalismo revisionista rinfaccia all’atteggiamento ufficiale che il paese ha assunto con il mondo dal dopoguerra.

Info
You’ve Got a Friend sul sito del Far East.

  • youve-got-a-friend-2022-ryuichi-hiroki-03.jpg
  • youve-got-a-friend-2022-ryuichi-hiroki-02.jpg
  • youve-got-a-friend-2022-ryuichi-hiroki-01.jpg

Articoli correlati

Array
  • Festival

    Far East 2023 – Presentazione

    Con il Far East 2023, in programma dal 21 al 29 aprile, il festival udinese festeggia le venticinque edizioni, e lo fa confermando la propria struttura, e preparandosi dunque di nuovo ad aprire le porte del Teatro Nuovo e del Visionario al cinema popolare dell'estremo oriente e del sud-est asiatico.
  • Far East 2022

    noise recensioneNoise

    di Ryuichi Hiroki torna alla regia filmando l'adattamento di Noise, opera del mangaka Tetsuya Tsutsui: ne viene fuori un thriller anomalo, che si svolge attraverso diversi colpi di scena e mette al centro del discorso la collettività, concentrandosi su una comunità isolana.
  • Far East 2018

    Side Job. RecensioneSide Job.

    di Con Side Job. Ryuichi Hiroki torna al Far East Film Festival di Udine per raccontare la tragedia impossibile da ricucire di Fukushima attraverso la storia di Miyuki, che vive con il padre in un alloggio provvisorio da quando hanno perso tutto, affetti compresi. Miyuki nei fine settimana raggiunge Tokyo, dove si prostituisce...
  • In Sala

    Tokyo Love Hotel

    di Alle spalle di un racconto a episodi (e a coppie) Ryūichi Hiroki cela un discorso sul Giappone contemporaneo, per un film diseguale ma di grande potenza politica. Al Far East di Udine 2015.