Pesaro 2023
Pesaro 2023, cinquantanovesima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, ha confermato i nodi attorno ai quali si sviluppa: l’attenzione al cinema di ricerca, tanto nel concorso internazionale quanto nei vari focus, lo sguardo sulla produzione indipendente italiana, la retrospettiva, il cinema in spiaggia in 35mm.
Pesaro 2023 spegne le 59 candeline sulla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, con l’obiettivo di seguire un percorso coerente, che sappia tenere insieme le visioni più sperimentali (quelle di cui si arricchisce il concorso internazionale, aperto a opere di ogni forma e durata), la memoria del cinema, e un approccio più “pop”, come testimonia ad esempio la preapertura dedicata a Flashdance di Adrian Lyne, che festeggia i quarant’anni di età. Tra il 17 e il 24 giugno la città natale di Gioachino Rossini tenterà una volta di più di “raccontare” il cinema di oggi, facendo aprire gli occhi degli spettatori su territori selvaggi, per lo più inesplorati, fuori dai tracciati più canonici. Il concorso, composto da 16 film di cui solamente tre superiori all’ora di durata (The Apocalyptic is the Mother of All Christian Theology di Jim Finn, Broken View di Hannes Verhoustraete, e Ciompi di Agnès Perrais), è la cartina di tornasole di un lavoro che anno dopo anno il direttore Pedro Armocida ha condotto con coerenza. A giudicare i lavori saranno chiamate tre giurie: una composta da soli studenti, un’altra professionale con personalità di rilievo internazionale e infine la giuria del nuovo Premio della Critica Italiana (SNCCI) composta da critici del Sindacato Nazionale Critici Italiani all’interno del protocollo firmato con l’Associazione Festival Italiani di Cinema (AFIC).
Rimanendo nel solco della storia decennale del Festival la retrospettiva sarà dedicata a Giuseppe Tornatore (l’anno scorso toccò a Mario Martone, due anni fa a Liliana Cavani), di cui saranno presentati tutti i lungometraggi, e al quale sarà dedicata una tavola rotonda alla sua presenza in Pescheria – il luogo del festival deputato alle discussioni. A omaggiare l’artista anche una mostra fotografica e la monografia Giuseppe Tornatore. Il cinema e i film (a cura di Pedro Armocida e Emiliano Morreale), 85esimo volume della collana Nuovocinema di Marsilio. Oltre al cinema in Piazza, che ogni serà presenterà alla popolazione pesarese un film, tra recuperi del passato (Borotalco di Carlo Verdone, Hugo Cabret di Martin Scorsese) e anteprime, e alle proiezioni in spiaggia in 35mm in collaborazione con la Cineteca Nazionale di Roma, torna anche “Il muro del suono”, lo spazio dedicato alla sinergia tra musica e immagini curato da Anthony Ettorre e che si articolerà attraverso quattro concerti di Obelisco Neroe Vittorio Ondedei, Pivio, Giacomo Laser, Salvatore Insana e Silvia Cignoli. Peculiare alla Mostra Internazionale il suo sguardo sul mondo attraverso un ampio ventaglio di proposte legate al nuovo cinema come l’inedito programma di cinema sperimentale argentino contemporaneo e i due focus dedicati ad altrettante registe, la tedesca Milena Gierke e l’anglo-palestinese Rosalind Nashashibi. Mantengono il loro spazio le “lezioni di storia” di Federico Rossin (da quest’anno anche nel comitato di selezione del concorso insieme a Paola Cassano, Cecilia Ermini, e Raffaele Meale), concentrate su alcuni paesi dell’Europa dell’Est come Ungheria, Romania, Polonia, dove, in piena Guerra Fredda, decine di cineasti hanno sfidato le autorità filo-sovietiche per realizzare film sperimentali sovente in aperta rottura politica, estetica ed economica con il sistema dominante. [continua a leggere]