La cineasta basca Estibaliz Urresola Solaguren esordisce alla regia di un lungometraggio con 20.000 specie di api. Un lavoro che si articola attorno alla riflessione sull'identità di genere, e sulla necessità intima di comprendersi prima di poter essere "chiamati" dagli altri. Leggi tutto
Al terzo lungometraggio, Gábor Reisz dà forma in Explanation for Everything a un racconto fluviale e composito, la cui iniziale parvenza da teen movie viene via via abbandonata per un insieme di storie e personaggi teso ad affrontare questioni più direttamente politiche. Leggi tutto
Quattro figlie segna il ritorno alla regia per la tunisina Kaouther Ben Hania, che approda nel concorso di Cannes con un'operazione di reenactment, in cui le vere protagoniste della vicenda narrata (Olfa Hamrouni e le sue figlie – quattro di cui solo due ancora con lei) rievocano i fatti. Leggi tutto
Con Boiling Point – Il disastro è servito Philip Barantini affronta una delle scenografie più di moda in questi ultimi anni, vale a dire sala e cucina di un ristorante; lo fa da una prospettiva canonica a cui però sovrappone la scelta del film senza stacchi, interamente in piano sequenza. Leggi tutto
Dopo Hannah, Andrea Pallaoro realizza un altro ritratto femminile con Monica, in concorso a Venezia 79, mostrando una maggiore coerenza rispetto al passato tra la minuziosa estetizzazione e la solitudine esistenziale della protagonista, il cui corpo curatissimo è già di per sé un corpo estetizzante. Leggi tutto
A ottantaquattro anni Jerzy Skolimowski si confronta con EO con uno dei film che più lo hanno segnato, Au hasard Balthazar di Robert Bresson. Lo fa da una prospettiva che rifugge il nitore ascetico a favore di una messa in scena maestosa che non tema il rapporto col grottesco. Leggi tutto
Rodeo, esordio alla regia per la francese Lola Quivoron, è il racconto animalesco, notturno e imbastardito di una ragazza che ha un'unica passione viscerale, quella per la motocicletta. Quivoron dimostra di saper costruire immagini potenti, ma non trova altrettanta destrezza nella narrazione. Leggi tutto
La moglie di Tchaikovsky segna il ritorno a Cannes di Kirill Serebrennikov a un anno di distanza da Petrov's Flu: il regista russo, per la terza volta in concorso sulla Croisette, indaga la vita di Antonina Miljukova, moglie del grande compositore Pëtr Il'ič Čajkovskij, apertamente omosessuale. Leggi tutto