Il film dei gemelli Boukherma intreccia turbamenti dell'adolescenza e contesto socio-economico delle aree periurbane del nord-est della Francia, disfacimento familiare e deindustrializzazione, amour fou e immigrazione. Un fluviale film d'amore, un melodramma che non teme di sovraccaricarsi... Leggi tutto
Con Le Comte de Monte-Cristo la coppia di cineasti transalpini composta da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte riporta sullo schermo uno dei più celebri feuilleton di Alexandre Dumas; peccato che delle superbe pagine del grande romanziere non resti qui che l'intreccio, e poco più. Leggi tutto
Con Daaaaaali! il vulcanico Quentin Dupieux omaggia sia il genio del grande artista catalano che quello di Luis Buñuel, in una cavalcata surrealista che testimonia una volta di più la componente ludica dell'approccio al cinema del regista parigino. A Venezia 2023 nel fuori concorso. Leggi tutto
Fumer fait tousser è l'ennesima follia partorita dalla mente di Quentin Dupieux, che stavolta si diverte a giocare con l'immaginario superomistico e con lo splatter. Si avverte come sempre la ludica superficialità del regista parigino, stavolta però aiutato da una struttura narrativa episodica. Leggi tutto
Al decimo lungometraggio in ventiquattro anni di attività Bertrand Bonello affronta in Coma uno dei suoi temi ricorrenti, vale a dire il rapporto conflittuale del corpo adolescente con il mondo che lo circonda, immergendolo nel pieno della crisi pandemica che ha condotto al confinamento. Leggi tutto
Il cinema di Quentin Dupieux è un caravanserraglio di situazioni oltre il limite del bizzarro, tese verso l'esasperazione del grottesco. Lo testimonia anche Incroyable mais vrai, alla Berlinale nella sezione non competitiva Gala Special. Leggi tutto
Intellettuale e società, idee e utilità, uomo e progresso, il disorientamento della sinistra attuale in un panorama europeo dove il popolo sembra andare da tutt'altra parte. Di stringente attualità, Alice e il sindaco di Nicolas Pariser è una piacevole commedia drammatica che affonda con serietà e profondità in questioni universali. In sala, dopo il passaggio alla Quinzaine des Réalisateurs dell'ultimo Festival di Cannes. Leggi tutto
Gloria mundi è l'ennesima incursione di Robert Guédiguian tra i proletari marsigliesi. Una presa di posizione coerente con la sua poetica e stimabile; peccato, in questo caso, che per cercare di annodare tutti i fili della narrazione il regista transalpino finisca per dare vita a un film a tratti un po' asfittico. Leggi tutto