Il giorno prima
Monito contro la minaccia nucleare lanciato alla metà degli anni Ottanta, Il giorno prima di Giuliano Montaldo è un ambizioso apologo fantasociologico, animato da un cast d’attori impressionante per varietà internazionale. Ben Gazzara, Burt Lancaster, Erland Josephson, Ingrid Thulin, e chi più ne ha più ne metta. Leggi tutto
Nostalghia
Primo film di Andrej Tarkovskij lontano dall'URSS, Nostalghia è un testo complesso, ricchissimo, fino all'ossessione, che con stile rigoroso e ieratico restituisce ogni sfumatura del tormento di un artista. Leggi tutto
Sacrificio
Ultimo lavoro di Andrej Tarkovskij girato in Svezia poco prima di scoprire la malattia, Sacrificio si mette in dialogo con il cinema di Ingmar Bergman innestandolo nel sogno e nell'apocalisse. Un film di Fede e di redenzione, di tradizioni occulte e di intimi stravolgimenti. Leggi tutto
Io ho paura
Capolavoro dimenticato di Damiano Damiani, Io ho paura espande l’orizzonte della cupissima Italia contingente e coeva al film fino ad altezze vertiginose di allegoria universale. Un congegno narrativo perfetto in cui un’avvincente superficie noir nasconde profonde stratificazioni esistenziali. Leggi tutto
Il volto
Tra verità e menzogna, maschera e smascheramento, scienza e fede, teatro e vita, Il volto - girato da Ingmar Bergman nell'estate del 1958 - costruisce il ritratto del cinema quale perfetto meccanismo illusionistico. Leggi tutto
Dopo la prova
Tra le ultime opere di Bergman, Dopo la prova è un film televisivo finito al cinema contro il volere del regista. Un momento introspettivo per il grande regista, un bilancio e un primo epitaffio di una vita dedicata al cinema e al teatro. Leggi tutto
Sussurri e grida
Non esiste più il dubbio, né il silenzio di Dio, né la patetica parola dell'uomo, ma solo il rantolo di fronte alla morte che incombe: Sussurri e grida è tra gli approdi più estremi della filmografia di Ingmar Bergman. Leggi tutto
Fanny e Alexander
Fanny e Alexander sono i piccoli protagonisti del fluviale racconto televisivo che Ingmar Bergman dedicò alla famiglia Ekdahl, liberi teatranti a Uppsala nella Svezia di inizio Novecento. Un'opera che racchiude forse la summa del pensiero bergmaniano sulla memoria, il tempo, e la vita. Leggi tutto