A 65 anni Ferzan Özpetek firma la regia del suo quindicesimo lungometraggio e con Diamanti porta a termine la sua opera più ambiziosa, quella in cui la riflessione sul femminile raggiunge il suo acme, senza per questo schivare le trappole di un mélo barocco. Leggi tutto
A un anno di distanza da Tre di troppo Fabio De Luigi torna alla regia con 50 Km all'ora, e si confronta per la prima volta con la sua terra d'origine: è l'Emilia Romagna infatti la vera protagonista di questa commedia "su strada" con protagonisti lo stesso De Luigi e Stefano Accorsi. Leggi tutto
Enorme successo di pubblico alla sua uscita nelle sale, L’ultimo bacio di Gabriele Muccino compie vent’anni e riconferma ancora le sue qualità e i suoi tanti limiti. Ben diretto e interpretato, soffre in realtà di una sceneggiatura esile in evidente contrasto con una sproporzionata sovrabbondanza formale. Leggi tutto
Lasciami andare di Stefano Mordini è espressione paradigmatica di un cinema italiano che si solletica all'idea del film di genere, qui persino di fantasmi, ma che poi non ha il coraggio di andare fino in fondo, perdendosi nei difetti consueti, a partire dall'immarcescibile familismo. Leggi tutto
La dea Fortuna, tredicesimo lungometraggio diretto da Ferzan Ozpetek, contiene al proprio interno tutti i temi portanti della poetica del regista, dalla smitizzazione della famiglia borghese alla riflessione sul concetto di 'tradimento'. Con i temi però affiorano tutti i limiti del cinema di Ozpetek. Leggi tutto
Chi ha ancora memoria di Voci notturne? Trasmessa frettolosamente da Rai 1 nel 1995 questa miniserie diretta da Fabrizio Laurenti è presto finita nel dimenticatoio. Peccato, perché la sceneggiatura di Pupi Avati dimostrava coraggio e intelligenza nel cercare traiettorie inusuali al paranormale. Leggi tutto
Racconto morale educativo e a sfondo sportivo, Il campione, opera prima di Leonardo D’Agostini si candida a rivitalizzare il cinema commerciale nostrano contemporaneo. Leggi tutto
Con A casa tutti bene Gabriele Muccino propone un nuovo tassello del suo personale e pluridecennale studio sulla famiglia italiana, approdando a una visione tetra e soffocante, amara e crudele. Leggi tutto