Al centro del film diretto da Stéphanie Di Giusto c’è il personaggio di una giovane donna affetta da irsutismo, una caratteristica fisica che la condannerebbe a un destino di attrazione da fiera ma che Rosalie riesce a volgere a proprio vantaggio. Leggi tutto
Presentato a Un Certain Regard, Flow proietta il talentuoso animatore lettone Gints Zilbalodis in una nuova dimensione. Già autore del sorprendente Away, Zilbalodis si candida a essere uno dei protagonisti del futuro panorama internazionale del cinema d’animazione. Leggi tutto
Con L'amour ouf Gilles Lellouche mescola insieme stili e ipotesi di racconto senza saper mai scegliere una via espressiva coerente, tra linguaggio da miniserie, action, musical, coming-of-age, dimenticando per strada tanto lo stile quanto lo studio dei propri personaggi. Leggi tutto
Sauvages segna il ritorno di Claude Barras, otto anni dopo La mia vita da zucchina. Il film veicola un interessante e non scontato discorso umano e soprattutto politico, mentre sul piano tecnico e artistico può vantare una stop motion più fluida e complessa rispetto al pur pregevole esordio. Leggi tutto
Presentato tra le Séances Spéciales, il film di Loznitsa fotografa lo stato d'assedio umano, politico, militare e culturale vissuto dal popolo ucraino. Wisemaniano nell'applicare un metodo costante e riconoscibile, Loznitsa prosegue nel suo cristallino percorso. Leggi tutto
Dopo sei anni Roberto Minervini torna alla regia con I dannati, confrontandosi per la prima volta con un'opera apertamente “di finzione”, e immergendo lo spettatore nella wilderness statunitense durante la Guerra di Secessione. In concorso in Un certain regard e in sala. Leggi tutto
Torna con I misteri del bar Étoile il cinema coreografico di Dominique Abel e Fiona Gordon, che continua a guardare dalle parti di Jacques Tati e Aki Kaurismäki senza però essere in grado di esplorare l'umanità che si trova a raccontare in scena. Un puro esercizio di stile. Leggi tutto
A sette anni da Insyriated, e a settanta d’età, il belga Philippe Van Leeuw cambia radicalmente lingua, luogo e contesto, decidendo di spostarsi sulle frontiere dell’Arizona per girare la sua opera terza The Wall. Terzo classificato nel premio del pubblico del 42mo Bergamo Film Meeting. Leggi tutto