Justine Triet torna in concorso a Cannes con Anatomie d'une chute, racconto che si articola attorno al labirinto della verità e alla difficoltà di definirla. La regia elegante e l'ottima direzione degli attori (a partire dalla protagonista Sandra Hüller) riescono in parte a sopperire a una struttura troppo monocorde e statica. Leggi tutto
Annie Ernaux, che un paio di mesi fa ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura, ha esordito quest'anno alla regia insieme al figlio David Ernaux-Briot con Annie Ernaux – I miei anni Super 8, che cerca di ricostruire un decennio di vita famigliare e collettiva attraverso le immagini amatoriali girate all'epoca. Leggi tutto
Un bel mattino è l'orizzonte cui aspira Sandra, giovane vedova con figlioletta che si trova ad accudire il padre affetto da una grave malattia degenerativa. Mia Hansen-Løve attinge una volta di più alla propria vicenda personale per tratteggiare un racconto borghese che sappia cogliere le sfumature dell'esistenza. Leggi tutto
Divertente e struggente insieme, L’hotel degli amori smarriti di Christophe Honoré è una piacevole commedia che sotto la propria superficie conduce riflessioni non banali sul tempo, la memoria e l’evanescenza della vita. Leggi tutto
Con Sibyl, in concorso a Cannes 2019, Justine Triet certifica già la crisi del suo cinema, dopo l'eccellente esordio con La bataille de Solférino e dopo il mezzo falso di Tutti gli uomini di Victoria. Leggi tutto
Le nostre battaglie (Nos batailles) segna il ritorno in concorso al Torino Film Festvial di Guillaume Senez a tre anni dal trionfo con Keeper. Un film che si interroga sulla precarietà lavorativa lasciando fuori campo la componente operaista e concentrandosi sulle persone. Leggi tutto
Commedia e film d'azione, parodia del poliziesco, isterie post-carcere e divertenti espiazioni. Pallottole in libertà di Pierre Salvadori corre via su ritmi sostenuti e indiavolati, sorretto da buone prove attoriali di Adèle Haenel e Pio Marmaï. Alla Quinzaine des Réalisateurs. Leggi tutto
Inforca direzioni quasi opposte Plaire, aimer et courir vite. Centrifugo e centripeto, verbosissimo e sfuggente. Leggiadro e amarissimo. Costruito fotogramma per fotogramma, parola per parola, eppure sincero, vivissimo. In concorso al Festival di Cannes 2018. Leggi tutto