Alla sua sesta regia Massimiliano Bruno tocca il nadir delle sue commedie con Non ci resta che il crimine, sgangherata e assai poco divertente rilettura dei viaggi a ritroso nel tempo. Un'opera concettualmente, esteticamente e narrativamente mediocre. Leggi tutto
Dopo la parentesi drammatica - e infelice - di Gli ultimi saranno ultimi, Massimiliano Bruno torna alla commedia pura, con meno verve però rispetto al passato e con una storia decisamente più debole. Leggi tutto
Il quarto lungometraggio da regista di Massimiliano Bruno (e anche il più ambizioso) non sempre riesce ad amalgamare la commedia con il dramma, finendo per sprecare parte del suo potenziale. Leggi tutto
Pur con un Bisio al solito inadeguato e con uno spunto di partenza meno forte rispetto ai suoi due precedenti film, Massimiliano Bruno in Confusi e felici riesce a tenere le fila del discorso e a costruire una commedia corale divertente e, a tratti, persino spassosa. Leggi tutto
Con la sua seconda regia Bruno alza il tiro e prova a raccontare lo sfacelo morale ed etico del Bel Paese. Una commedia corale e sanamente popolare, nell'Italia marcia e afflitta dai demoni del personalismo, rischia di deflagrare con maggior potenza del più integerrimo film d'impegno civile. Leggi tutto
L'opera prima da regista di Massimiliano Bruno, una sapida commedia sull'Italia in crisi, sulle periferie, sulla Roma "bene". Con Paola Cortellesi e Raoul Bova. Leggi tutto