Uscite in sala 13 giugno 2024
Nella settimana che segna il ritorno in sala di Modesta per la seconda parte de L’arte della gioia, si trova anche il sempre splendido Bruno Dumont, la malia “animale” Thomas Cailley, e poi i film di Francesco Frangipane e Marco Amenta.
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L’IMPERO
di Bruno Dumont
Bruno Dumont è uno dei pochi geni in circolazione per l’Europa cinematografica, e lo conferma in maniera plateale con questa sua personale rilettura della fantascienza spaziale, che serve com’è ovvio a una nuova riflessione sulla natura maligna dell’umano, sullo scorrere indifferente del tempo e della vita, e sull’ineluttabilità della distruzione. Sublime, a rischio incomprensione e rigetto e per questo ancora più sublime.
In un villaggio di pescatori sulla costa a nord della Francia è in procinto di scatenarsi una battaglia tra potenti forze extraterrestri che si nascondono dietro le soporifere apparenze della vita quotidiana degli abitanti locali. [sinossi]
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THE ANIMAL KINGDOM
di Thomas Cailley
Non si può dire che a Thomas Cailley manchi l’immaginazione, o la capacità visionaria: tira fuori dal cilindro una vertigine fantasy che si sposa con riflessioni tutte umaniste e una resa a metà tra la vfx e la ricerca del minimale, per un racconto per immagini che ammalia, seduce, e arriva a convincere.
François ha appena portato suo figlio Émile a una visita medica. Poi è bloccato nel traffico quando un furgone con a bordo delle misteriose creature, deraglia. Lì c’era anche la moglie di François che, come molti altri individui, ha cominciato a trasformarsi in animale. L’uomo e il ragazzo si mettono così alla sua ricerca e sono aiutati da una poliziotta. Nel frattempo anche in Émile appaiono i primi segni della mutazione. [sinossi]
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DALL’ALTO DI UNA FREDDA TORRE
di Francesco Frangipane
Francesco Frangipane trasporta la cinema un testo teatrale già diretto sul palco, ma la confezione non riesce a superare i limiti di una letterarietà troppo esibita, tanto nei dialoghi quanto nella rappresentazione, e alcune svisate – i personaggi che hanno a che fare con il risvolto “medico” della vicenda – sembrano forzate, o comunque squilibrate rispetto all’insieme. Apprezzabile il cast nella sua interezza.
Elena e Antonio sono gemelli cresciuti all’interno di una sorta di cellula invisibile che li contiene entrambi. Anzi, la cellula si allarga solo a contenere anche Michela e Giovanni, i loro genitori. Quel nucleo a quattro ride e scherza a tavola, mescola affetto e ironia, battute e frecciate. Ma Michela e Giovanni soffrono di una malattia genetica che intacca i tessuti midollari e che li ha colpiti entrambi. Non è possibile salvare entrambi e spetterà a Elena e suo fratello scegliere chi lasciare fuori. [sinossi]
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ANNA
di Marco Amenta
Marco Amenta si lancia nella Sardegna rupestre e pecoraia con l’afflato di chi vorrebbe correggere i mali del mondo, e questo impeto si ripercuote in un personaggio principale elettrico, ottimamente reso dall’interpretazione di Rosa Aste che è a conti fatti il valore aggiunto di un lavoro per il resto preciso ma un po’ didascalico, comunque non insincero, e non privo di una propria forza.
Anna è una ragazza sarda che ama pascolare le sue pecore e vendere il formaggio. Almeno fin quando non vogliono spodestarla, con l’intenzione di costruire un albergo sulla sua terra, di cui pare non abbia il certificato di proprietà. [sinossi]
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PRIMA DELLA FINE – GLI ULTIMI GIORNI DI ENRICO BERLINGUER
di Samuele Rossi
L’ultima settimana di vita dell’ultimo grande leader del Partito Comunista Italiano raccontata ricorrendo solo ed esclusivamente all’archivio cinematografico e televisivo a disposizione, senza nulla di aggiunto, senza interviste, senza narrazioni posticce. Il discorso verte attorno alla contemporaneità del pensiero berlingueriano, senza un’attenta dialettica – che un marxista avrebbe ovviamente apprezzato – ma con un fervore sincero e partigiano.
Il film racconta, con una prospettiva inedita, un evento che cambiò per sempre l’Italia, quello della morte del celebre segretario del PCI, avvenuta a Padova l’11 giugno 1984: questo documento è costruito con il solo utilizzo di materiale d’archivio di natura molteplice proveniente da archivi nazionali ed internazionali lungamente scandagliati, negli ultimi tre anni. [sinossi]
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VIAGGIO AL POLO SUD
di Luc Jacquet
Luc Jacquet è quello de La volpe e la bambina ma soprattutto La marcia dei pinguini, che un ventennio fa o poco meno lo portò sulla ribalta europea: qui torna tra i ghiacci per “raccontare” a modo suo l’Antartide. Un’opera che punta tutto sul lirismo visivo, e sulla forma; affascinerà – se ne può essere certi – molti spettatori.
L’Antartide, o Terra (Australis) Incognita, “si può raggiungere da quattro accessi diversi: quello dall’America del Sud è il mio preferito”, dice Luc Jacquet. A trent’anni dalla sua scoperta antartica, che ha originato l’apprezzato documentario La marcia dei pinguini, premio Oscar 2006, il regista non ha più abbandonato quelle regioni polari. Con Viaggio al Polo Sud ripete quel viaggio estremo tra i ghiacci per condividere con nuovi occhi e altre lenti fotografiche la meraviglia di paesaggi inaccessibili. [sinossi]
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BAD BOYS – RIDE OR DIE
di Adil El Arbi, Bilall Fallah
Ci vuole una dose di avventatezza nell’affrontare la visione di questo baloccone senza troppa verve né pathos, e in fin dei conti neanche così divertente. Rimpiguerà però, probabilmente, le casse di molti esercenti, e quindi un minimo di attenzione se la merita. In attesa della nuova avventura di Mike e Marcus, ovviamente.
Mike e Marcus si sono ripresi dai tormenti subiti a causa del sicario, e figlio di Mike, Armando, che ora si trova in carcere. Mike sta infatti per convolare a nozze e Marcus, al solito, lo accompagna come un postmoderno Sancho Panza, goloso di junk food. Colpito da un infarto, Marcus ha una visione del capitano Howard e si convince di essere immortale. In seguito a una sparatoria, rivela di essere vittima di attacchi di panico, che ne compromettono l’efficienza. Il vero problema dei due è però un altro: qualcuno sta infangando la memoria del capitano Howard e per scoprire di chi si tratta c’è bisogno dell’aiuto proprio di Armando, l’unico che può identificare il responsabile. [sinossi]
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IO, IL TUBO E LE PIZZE
di Ugo Gregoretti
A partire da martedì 18 giugno Luce Cinecittà portà in tour per le sale italiane il film postumo del grandissimo Ugo Gregoretti, già visto lo scorso autunno alla Festa di Roma: un piccolo compendio di decenni di indagini, interviste, viaggi nella profonda provincia italiana, che testimoniano la vitalità espressiva e comunicativa di Gregoretti, venuto a mancare ottantottenne nel luglio 2019.
Il film è la sintesi del percorso creativo e professionale dedicato alle immagini di Ugo Gregoretti ed entra nella storia e nella realtà culturale italiana d’Italia riflessa nel cinema e nella televisione. Lo stesso Gregoretti ci porta con ironia e delicatezza attraverso gli episodi della sua vita personale e professionale, corredati dalle immagini dei suoi film e dei suoi programmi televisivi, con l’umorismo che caratterizza tutte le sue opere, per rivedere come eravamo e capire che ora non siamo tanto diversi… [sinossi]
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ATTENBERG
di Athina Rachel Tsangari
Trent Film decide di dedicare spazio alla “nuova onda” ellenica e porta in sala il film con cui Athina Rachel Tsangari nel 2010 prese parte alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un modo per riscoprire l’opera di una cineasta tutt’altro che allineata, molto vicina tematicamente a molti dei suoi colleghi coevi e conterranei.
Marina è una ragazza che trovando la specie umana strana e repellente, decide di prenderne le distanze. Tuttavia, continua ostinatamente ad osservarla attraverso alcune canzoni, i documentari sui mammiferi di Sir David Attenborough e le lezioni di educazione sessuale che riceve dalla sua unica amica, Bella. Un giorno arriva in città uno staniero, che la sfida a calcio balilla. Il padre si prepara intanto per la fine del 20° secolo, che considera decisamente “sopravvalutato”. Così, tra il padre, lo straniero e Bella, Marina scopre il mistero della fauna umana. [sinossi]
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Questa settimana esce anche Robo Puffin (2024) di Domenico Saverni. Martedì 18 è la volta di Jago into the White (2024) di Luigi Pingitore. Buone visioni!