Fear and Desire

Fear and Desire

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Paolo Cerchi Usai, in un famoso saggio apparso sul libro Stanley Kubrick a cura di Gian Piero Brunetta, parlando di Fear and Desire aveva proposto un’interessante analisi sui motivi per i quali Kubrick si rifiutò sempre, finché in vita chiaramente, di parlare di questo suo primo film. I motivi, secondo Cerchi Usai, starebbero tutti in quello «scacco al generale» che il film mette in scena e che altro non è che uno scacco al re, ovvero quello che Kubrick ha tentato sempre di realizzare nei suoi film.

In chiusura è lo stesso autore a sintetizzare il suo concetto: «Il film proclamava senza reticenze, nel 1953, la strategia creativa di tutta l’attività seguente del regista; di tale attività Fear and Desire rivelava subito i segreti, i percorsi privilegiati, le motivazioni più intime. In altre parole, Kubrick aveva commesso l’errore più imperdonabile per un giocatore di scacchi: l’annunciare con le proprie mosse d’apertura il proprio metodo d’assedio al Re (al Generale) avversario». Dobbiamo dire che, da amanti di Kubrick, la teoria ci appare molto intrigante e adesso che finalmente è uscito in dvd questo suo primo e finora oscuro lungometraggio non possiamo che sperare che il dibattito possa ravvivarsi. A portare finalmente in Italia un’edizione dvd di Fear and Desire è la Mondo Home Entertainment.

Certo, quella che abbiamo tra le mani non è un’edizione extralusso ricca di contenuti speciali, ma mai come ora ci sentiamo di dire che è meglio così. Sì perché l’extra in questo caso è il film stesso, una chicca mai vista in Italia, se non in circuiti clandestini. Poi va anche ricordato che l’opera era praticamente data per distrutta per cui è già un piccolo miracolo che ci sia un’edizione in dvd di Fear and Desire.
Quel che si nota, praticamente da subito, è l’influenza fotografica che è alla base del film: Kubrick, infatti, in quegli anni muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo e dell’arte e lo fa attraverso la fotografia di cui diventa ben presto un esponente affermato (la sua foto più celebre fu senza dubbio quella scattata il 26 giugno 1945, il giorno della morte del Presidente F. D. Roosvelt, in cui un edicolante sembra fissare impietrito la notizia).

In Fear and Desire è molto forte dunque la costruzione fotografica dell’inquadratura, con un uso abbondante dei primi piani, molto chiaroscurati per giunta, e dei piani fissi. Come se nel suo approccio al cinema Kubrick avesse adattato l’occhio della sua macchina fotografica al mirino della sua macchina da presa. Oltre questo, che possiamo sicuramente annoverare tra le caratteristiche di un qualsiasi esordio cinematografico, Fear and Desire è una pellicola nella quale regna una strana atmosfera buzzatiana, dove si è sempre in attesa di un qualcosa che non arriva mai, e se arriva lo fa in maniera fulminea (come nell’assalto, rapido e al tempo stesso violentissimo, in cui il manipolo di protagonisti irrompe in una baracca nemica). Nel gioco dei rimandi col resto della produzione kubrickiana il fattore della guerra vista come attesa di un qualcosa che sembra destinata a non realizzarsi lo possiamo senza dubbio ritrovare in Full Metal Jacket di cui, non a caso, Fear and Desire sembra esserne la copia in negativo (e non solo per l’uso del bianco e nero..). I marines di Full Metal Jacket bramano per avere il loro posto in prima linea, proprio come i soldati di Fear and Desire bramano di uccidere il generale nemico. Ed è la guerra, sembra quasi la stessa, dove qualcuno impazzisce e qualcuno vuol fare l’eroe.

Del resto cosa se non la guerra è stato più al centro del discorso filmico di Stanley Kubrick: proprio per la sua doppia fascinazione di Eros e Thanatos, amore e morte, da vedere anche nell’ottica di verità e finzione, visto che la componente metalinguistica emerge continuamente dal tessuto cinematografico di questo autore straordinario. Ed è una sfida, quella tra verità vs. finzione, che deflagra inaspettata anche in questo suo esordio, in un gioco (la guerra) dove in fondo non si fa altro che combattere se stessi.

Info
Il trailer di Fear and Desire.

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