Drive

In questa prima edizione blu-ray di Drive di Nicolas Winding Refn, targata Rai Cinema/01 Distribution, le componenti tecniche sorreggono senza particolari intoppi la cerimonia della visione.

Driver ha più di un lavoro: è un esperto meccanico, fa lo stuntman e accompagna rapinatori sul luogo del delitto garantendo loro una fuga a tempo di record. Conosce e si innamora di Irene, una vicina di casa, e si prende cura di suo figlio Benicio. Irene però è sposata e quando il marito, Standard, esce dal carcere la situazione precipita. Driver, per proteggere Irene e Benicio, decide di fare da autista a Standard per il colpo finale che dovrebbe sistemare la situazione, ma gli eventi prendono una piega inaspettata… [sinossi]

I cult movie si sposano perfettamente con i blu-ray, anche – e forse soprattutto – nel caso di beatificazioni istantanee. L’alta definizione avvicina più del caro e vecchio dvd la visione casalinga alla magica immersione della sala, e nella possibilità dell’infinita reiterazione possiamo cibarci fino a esplodere delle sequenze che ci sono rimaste impresse sulla retina nel buio dei cinema pochi mesi prima. La seconda (terza, quarta, quinta…) visione ci offre infatti la possibilità di calibrare il giudizio o, cullandoci nella logica spesso dolcemente perversa dei cult movie, di deificare una pellicola, un attore, un regista, anche una sola inquadratura. Drive di Nicolas Winding Refn, già di culto per i meriti pregressi del cineasta danese, per il talento e il fascino della coppia Ryan Gosling e Carey Mulligan e il volto indescrivibile di Ron Perlman, la faccia hard boiled di Albert Brooks e i tratti vissuti e sofferti di Bryan Cranston, prima ancora dell’apoteosi sulla Croisette, è un film che sembra fatto per essere cannibalizzato: la lunga sequenza d’apertura, che catapulta lo spettatore in una fuga in macchina pianificata in ogni minimo dettaglio; l’inseguimento e l’impossibile retromarcia a tutta birra della Mustang nera; l’overdose di romanticismo e l’esplosione di violenza negli instanti dilatati della magistrale sequenza nell’ascensore, ma anche i titoli di testa, con le mille luci di Los Angeles e una colonna sonora (Nightcall di Kavinsky & Lovefoxxx) che si sbilancia in promesse – di emozioni, di messa in scena, di idee – poi ampiamente mantenute. Vedere e rivedere, e rivedere, e rivedere. E in questa prima edizione blu-ray di Drive, targata Rai Cinema/01 Distribution, le componenti tecniche sorreggono senza particolari intoppi la cerimonia della visione: qualche appunto, ma di poco conto, giusto sul comparto audio, apprezzabile ma non all’altezza della nitidezza del video, che passa a pieni voti la fondamentale prova delle sequenze notturne.

A lasciare un retrogusto amarognolo, semmai, sono gli scarni contenuti extra, solo apparentemente corposi. Sorvolando sul trailer d’ordinanza, non possiamo non registrare la brevissima durata, spesso meno di due minuti, delle varie interviste a Ryan Gosling, Carey Mulligan, Ron Perlman, Nicolas Winding Refn, Bryan Cranston, Oscar Isaac, Albert Brooks e Christina Hendricks: insomma, i classici flash promozionali, buoni certamente per un lancio pubblicitario, ma che non dovrebbero rappresentare l’unico contenuto extra per una pellicola così attesa e di tale rilevanza artistica. Anche i filmati Los Angeles e Gli Stunts, nonostante qualche spunto interessante, non sono altro che materiale promozionale, con l’aggravante della ripetitività delle immagini e del montaggio, soprattutto in chiusura. Ma al blu-ray di uno dei migliori film del 2011, vincitore del premio per la regia al Festival di Cannes, in fin dei conti possiamo perdonare queste mancanze: l’importante era non perdere nemmeno una sfumatura dei cromatismi di Newton Thomas Sigel [1], godere appieno della colonna sonora synth-pop e lasciarsi trasportare dai ritmi altalenanti della narrazione in una dimensione sospesa tra anni Settanta e Ottanta, tra corse in macchina e suggestioni iper-melodrammatiche. Vivamente consigliata la visione in lingua originale.

Note
1. Tra i tanti lavori di questo direttore della fotografia, già dietro la macchina da presa per alcuni documentari e per il piccolo schermo, ricordiamo quantomeno Confessioni di una mente pericolosa (2002), X-Men (2001) e I soliti sospetti (1995).
Info
Il sito ufficiale di Drive.
Drive su facebook.
Il trailer italiano di Drive.
Il trailer originale di Drive.
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