Morgan
di Luke Scott
Titolo d’apertura del Trieste Science+Fiction Festival 2016, Morgan è un’opera prima dai mezzi notevoli, in primis il cast, e dagli intenti assai ambiziosi. Sulla carta. L’ipotetico passaggio di consegne tra Scott padre e Scott figlio dovrà aspettare quantomeno l’opera seconda: con uno script fuori tempo massimo e temi à la Blade Runner fagocitati da superflue sequenze thriller-action, Morgan è science fiction patinata e stancamente prevedibile che si nutre di cliché.
Replicanti
Lee Weathers viene mandata a investigare su un terribile incidente avvenuto in una sede top-secret di una multinazionale. Presto scopre che la causa è una “creatura” apparentemente innocente, ma che racchiude un mistero molto promettente e ancor più pericoloso. Questo mistero è Morgan, un essere creato a partire da un DNA sintetico grazie alla bioingegneria: il prossimo stadio dell’evoluzione umana. Morgan è enigmatica e imprevedibile: creata in laboratorio, ha capacità emotive e tratti contrastanti che rendono labile il confine fra umano e artificiale. Ma cosa succede quando la creatura surclassa il suo creatore? E chi è più pericoloso: questo prodigio dell’ingegneria genetica o l’azienda che ne supervisiona lo sviluppo? [sinossi]
Una sequenza di Morgan, con un vis-à-vis tra le due protagoniste Anya Taylor-Joy (Morgan) e Kate Mara (Lee Weathers), sottolinea involontariamente la fragilità dello script di Seth W. Owen. In una delle immagini abbellite dal direttore della fotografia Mark Patten si annidano, assai visibili, tutti i limiti di questa opera prima eccessivamente derivativa – azzerando con largo anticipo il senso e l’efficacia del dialogo e del primo piano finale.
Supportati da una produzione che può permettersi interpreti come Paul Giamatti, Toby Jones, Jennifer Jason Leigh e Michelle Yeoh, Owen e l’esordiente di lusso Luke Scott annacquano la componente sci-fi con un inutile slittamento thriller-action e sembrano accontentarsi di imbastire l’ennesimo film clone. Film replicante, tanto per restare in tema.
Senza andare troppo lontano, si potrebbero tirare in ballo pellicole come Splice o Ex Machina, ma è lo stesso Trieste Science+Fiction a offrirci un calzante paragone: edizione 2015, film d’apertura, Frankenstein di Bernard Rose sondava le implicazioni etiche tra creatore e creatura, contrapponendo slanci grandguignoleschi ad ampie parentesi minimaliste, intime, persino oniriche. I temi e i percorsi, apparentemente, erano gli stessi di Morgan, compresa l’immersione nella natura, gli impossibili legami genitoriali tra scienziati/creatori e creatura/figlia, il controllo e autocontrollo del mostro. Già, il mostro e la sua controparte umana. Owen e Scott sovraccaricano Morgan di una specularità à la Blade Runner che vorrebbe essere più o meno criptica, come se il pubblico fosse fermo a La fabbrica delle mogli e quattro decenni di cinema e fantascienza fossero passati invano.
In questo puzzle di bioetica futuribile, esplosioni alquanto prevedibili e meccaniche di violenza e immersioni malickiane tra i boschi, le singole tessere si sovrappongono e si fagocitano vicendevolmente più che incastrarsi e la patina lucida non riesce a mascherare l’opacità del racconto: i flashback non giustificano le scelte e le derive affettive/morali della famiglia sui generis e della loro figlia artificiale; i personaggi sono appena abbozzati o gettati nella mischia come il dottor Shapiro (Paul Giamatti), senza la possibilità di lasciar sedimentare una vera e propria riflessione sui confini della ricerca e del progresso scientifico, con annessa umanità/disumanità, corpo/simulacro/anima e tutto quel che segue; lo spauracchio della compagnia, pigra nipotina della Tyrell Corporation o della Weyland-Yutani, è solo l’ennesimo cliché, peraltro abusato e fastidiosamente ridondante nella sottolineatura finale. L’ipotetico passaggio di consegne tra Scott padre e Scott figlio dovrà aspettare quantomeno l’opera seconda.
Info
Il sito ufficiale di Morgan.
Il trailer italiano di Morgan.
Morgan sul sito del Trieste Science+Fiction 2016.
- Genere: fantascienza, thriller
- Titolo originale: Morgan
- Paese/Anno: USA | 2016
- Regia: Luke Scott
- Sceneggiatura: Seth W. Owen
- Fotografia: Mark Patten
- Montaggio: Laura Jennings
- Interpreti: Anya Taylor-Joy, Bobby Marno, Boyd Holbrook, Charlotte Asprey, Chris Sullivan, Chrissie Harris, Conor Mullen, Frank Cannon, Jennifer Jason Leigh, Jonathan Aris, Kate Mara, Michelle Yeoh, Paul Giamatti, Rose Leslie, Sam Spruell, Toby Jones, Vinette Robinson, Yare Michael Jegbefume
- Colonna sonora: Max Richter
- Produzione: Scott Free Productions
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Durata: 92'
- Data di uscita: 09/11/2016