Petra
Con Petra, presentato alla Quinzaine, il catalano Jaime Rosales dirige una sorta di racconto morale alla Rohmer, girandolo però come se fosse Haneke. Il risultato è maldestro e sin troppo ambiguo nei confronti della storia che vorrebbe - o forse non vorrebbe - raccontarci. Leggi tutto
La donna dello scrittore
In concorso alla Berlinale 2018, La donna dello scrittore trascina lo spettatore in un dedalo di suggestioni, di piani narrativi, di connessioni tra lo scenario della Seconda guerra mondiale e il panorama politico e morale odierno. Leggi tutto
Django
Film d’apertura della Berlinale 2017, Django utilizza il biopic e la figura del celebre musicista di origine sinti per (cercare di) focalizzarsi sull’Olocausto e sulla terribile e spesso rimossa persecuzione delle popolazioni gitane. Leggi tutto
Ma Ma – Tutto andrà bene
Con Ma Ma - Tutto andrà bene, Julio Medem prova a confezionare un melodramma in cui la dimensione spirituale si integri con la carnalità del genere: ma il risultato è un pasticcio pretenzioso e a tratti pacchiano. Leggi tutto
Mal di pietre
Melodramma provenzale lacrimevole e incoerente, Mal di pietre di Nicole Garcia scivola verso il finale in colpi di scena risibili e trovate a tratti demenziali. In concorso a Cannes 2016. Leggi tutto
Truman – Un vero amico è per sempre
Il regista spagnolo Cesc Gay orchestra un dolente dramma sull’amicizia e sulla malattia di notevole sensibilità, stemperato da un’ironia sofferta e irresistibile e recitato in maniera esemplare da Ricardo Darín e Javier Cámara. Leggi tutto
The German Doctor
Lucia Puenzo mescola un topos classico della sua filmografia, l'edificazione dell'identità sessuale, a un evento storico dal portato ben più gravoso, ma il risultato è malfermo e disturbante. Leggi tutto