Caccia selvaggia

Caccia selvaggia

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Raccontato senza quella frenesia che contraddistingue una buona parte degli action movie contemporanei, Caccia selvaggia può contare sui volti rocciosi di Charles Bronson e Lee Marvin, perfettamente a loro agio in due ruoli fatti più di sguardi che di parole: eroi implacabili ma fuori dal tempo, destinati a sparire, come la Frontiera.

Un altro interessante titolo ripescato dalla Koch Media, etichetta attenta sia al cinema squisitamente autoriale (Alexandra di Sokurov, Lili Marleen di Fassbinder) che ai prodotti di genere (Da uomo a uomo di Giulio Petroni, El Verdugo di Tom Gries). Caccia selvaggia di Peter R. Hunt è un solido western di ambientazione novecentesca, quando la Frontiera era oramai rappresentata da pochi territori, più impervi che inesplorati. L’intreccio è basilare: un uomo è accusato ingiustamente di omicidio e braccato dalla legge per quarantotto giorni, fino alla resa dei conti. Raccontato senza quella frenesia che contraddistingue una buona parte degli action movie contemporanei, il film di Hunt può contare sui volti rocciosi di Charles Bronson (Albert Johnson, il fuggitivo) e Lee Marvin (il sergente Edgar Millen), perfettamente a loro agio in due ruoli fatti più di sguardi che di parole: eroi implacabili ma fuori dal tempo, destinati a sparire, come la Frontiera. Ben si adattano, infatti, la fisicità e i visi scavati e vissuti dei due attori alle ambientazioni, suggestive ma estreme, di Caccia selvaggia: Hunt, che aveva già diretto il sottostimato Ci rivedremo all’inferno (1976), con Marvin e Roger Moore, e il poco fortunato Agente 007, al servizio segreto di sua maestà (1969) [1], con l’improbabile George Lazenby nei panni di James Bond, immerge azione e personaggi nei maestosi paesaggi delle montagne canadesi, tra campi lunghi e panoramiche.

Da segnalare la presenza nel cast di Angie Dickinson, nel ruolo un po’ sacrificato di Vanessa McBride, capace di aprire una breccia nel cuore dello schivo sergente Millen, e del possente Carl Weathers (Sundog, aka George Washington Lincoln Brown), noto soprattutto per il ruolo di Apollo Creed nella saga di Rocky. Buone le qualità tecniche del dvd, con le tracce audio in italiano, in inglese e in tedesco, in dolby digital 2.0, corredate da sottotitoli in italiano e in inglese: nonostante l’apprezzabile lavoro di doppiaggio [2], si consiglia comunque la visione nella versione originale. Rispettoso il formato (1.85:1) e qualità video all’altezza degli splendidi scenari montani. Gli extra offrono il trailer tedesco (2’25”) [3] e il trailer originale (2’25”), una ricca galleria fotografica e la registrazione radiofonica di una conferenza stampa di Charles Bronson e Lee Marvin (26’55”, con sottotitoli in italiano e tedesco). Di questo incontro tra la stampa e i due divi, registrato da Show Biz America e introdotto da Larry Turner e Don Aly, sono assai interessanti le considerazioni di Bronson sul rapporto col pubblico e coi ruoli interpretati: l’attore americano, che aveva girato nel 1974 Il giustiziere della notte e che si apprestava a rivestire i panni del vendicatore nel sequel Il giustiziere della notte 2 (1982), finirà col restare intrappolato in questa serie [4]. Il grande pubblico e l’industria hollywoodiana, infatti, dimenticheranno in fretta le interpretazioni di Bronson nei vari C’era una volta il West (1968), Quella sporca dozzina (1967), Castelli di sabbia (1965), Questa ragazza è di tutti (1966) e via discorrendo, costringendolo a un finale di carriera ripetitivo e un po’ triste.

Note
1. Hunt, scomparso nel 2002, è stato anche regista della seconda unità di Agente 007, operazione tuono (1965) e Agente 007, si vive solo due volte (1967), e responsabile del montaggio di Agente 007, licenza di uccidere (1962), Agente 007 dalla Russia con amore (1963) e Agente 007, missione Goldfinger (1964).
2. All’epoca dell’uscita italiana, il personaggio interpretato da Charles Bronson venne doppiato da Renzo Stacchi, mentre Lee Marvin fu affidato a Lino Troisi. Ricordiamo brevemente l’ottimo Troisi, voce indimenticabile, scomparso nel 1998: attore (Fatti di gente perbene, La città gioca d’azzardo, Ricomincio da tre, Cento giorni a Palermo, Il camorrista…) e doppiatore, nato nel 1932, Trosi ha legato la sua voce ad alcuni personaggi assai noti del piccolo schermo come Kojak (Telly Savalas), Howard Cunningham (Happy Days, Tom Bosley), Jock Ewing (Dallas, Jim Davis) e il Dottor Inferno in Mazinga Z.
3. In Germania la distribuzione scelse il titolo Yukon, mentre l’originale è Death Hunt. El temible fugitivo il titolo scelto per la distribuzione sudamericana; Caza salvaje per la Spagna.
4. Oltre agli evitabili Il giustiziere della notte 3 (1985), Il giustiziere della notte 4 (1987) e Il giustiziere della notte 5 (1994), ricordiamo La legge di Murphy (1986) e Professione giustiziere (1984).
Info
Il trailer originale di Caccia selvaggia.
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