La ragazza del lago

La ragazza del lago

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Ambientato in una pacifica comunità montana, pur poggiandosi dolcemente sulle spalle del bravissimo Toni Servillo, La ragazza del lago esibisce una messa in scena elegante e raffinata. Opera prima di Andrea Molaioli, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia 2007.

Troppo amore

Sono le otto del mattino quando Marta, addentando una ciambella, sta tornando a casa dopo aver dormito da una zia. Un furgone si ferma: Mario, ragazzo affetto da ritardo mentale, la convince a seguirlo nella sua fattoria. L’allarme scatta subito, Marta ha solo sei anni. Nel paese arriva il commissario Sanzio, un poliziotto esperto, da poco trasferitosi in quelle zona un po’ sperduta. Il più giovane collega Siboldi, residente in quelle valli, diventa la sua guida anche per conoscere i legami famigliari e affettivi della piccola comunità. I due, accompagnati da Alfredo, fedele collega di Sanzio dai tempi della sezione omicidi, si dovranno trattenere nel paese, perchè un altro delitto si sta per consumare; un crimine sicuramente nato in seno a una delle famiglie del paese, frutto di un legame affettivo o sentimentale. Tutti coloro che Sanzio incontra e interroga possono essere i potenziali assassini… [sinossi]

L’esordio di Andrea Molaioli, sostenuto da buoni fondi e da un cast lussuoso, soddisfa pienamente, facendo sperare in un nuovo Paolo Sorrentino – sarebbe meglio dire un altro Sorrentino, ma visto il non ricchissimo panorama cinematografico italiano siamo costretti a farlo diventare una specie di “vecchio maestro”, di punto di riferimento. La ragazza del lago, ambientato in una pacifica comunità montana, pur poggiandosi dolcemente sulle spalle del bravissimo Toni Servillo, attore che meriterebbe ben altra popolarità, esibisce una messa in scena elegante e raffinata: molte le sequenze che testimoniano un notevole gusto per la composizione dell’inquadratura, mai fine a se stessa. Ovvio che lavorare con interpreti come Servillo, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Anna Bonaiuto e Omero Antonutti, per citare i più noti (molto teatro, guarda caso), e con una sceneggiatura di Petraglia, possa facilitare un esordio; ma la mano di Molaioli riesce a calibrare perfettamente l’indagine del commissario Sanzio con la delicata parte intimista. La tensione rimane alta e non si scade mai nel patetico, scandagliando gli angoli più reconditi dei sentimenti umani, addentrandosi in drammi familiari spesso invisibili.

Assai apprezzabile, poi, quando il cinema italiano riesce a spostarsi da Roma, dalle città, dai soliti ambienti, descrivendo personaggi non stereotipati e cercando storie e dinamiche nuove. La ragazza del lago è un esordio ricco di speranze per il futuro ma, prima di tutto, si spera che il suo presente, ovvero gli incassi, siano proporzionali alla qualità e ai meriti (si veda la scarsa fortuna dell’esordio del suddetto Sorrentino, il bellissimo L’uomo in più): già la sola sequenza iniziale, con la bimbetta che sembra Cappuccetto Rosso dal destino tragicamente segnato, merita la visone sul grande schermo. Speriamo.

Info
La scheda Imdb de La ragazza del lago.
La ragazza del lago su wikipedia.
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