Benvenuto a bordo

Benvenuto a bordo

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Benvenuto a bordo si fonda sul classico schema di equivoci e situazioni comiche, tutte accentrate sul personaggio dell’idiota illuminato che è interpretato da Dubosc, unite a un inguaribile ottimismo in campo amoroso che riesce a far accoppiare tutti i personaggi.

Né sapore né profumo di mare

Isabelle, la responsabile delle risorse umane di una compagnia di crociere ha commesso il grave errore di avere una relazione con il suo capo. Ma prima di intraprendere la crociera inaugurale della nave ammiraglia della compagnia, il suo capo decide di rompere con lei e di licenziarla. Per vendicarsi, alcune donne scelgono il veleno, altre le armi o lo scandalo. Ma Isabelle sceglie Rémy, un vero disastro di uomo, un disoccupato esuberante che, avendo sbagliato tutto sulla terra ferma, pensa di avere più possibilità in mare aperto. Lei lo assume come animatore. Su quel magnifico palazzo galleggiante, Rémy si rivela subito come il peggior incubo dell’amministratore delegato, ma anche di Richard, il direttore della crociera. Poi però, poco per volta, Rémy trova la sua strada e così anche l’amore e il successo, cambiando il suo destino e quello di tutti i passeggeri… [sinossi]

Filone piuttosto codificato e notoriamente politicamento corretto, la commedia francese romantica non è molto dissimile da quella d’oltreoceano, se non fosse per qualche lieve differenza tra cui il glamour degli attori notevolmente più basso. Benvenuto a bordo di Eric Lavaine è appunto ricalcato su misura per Franck Dubosc, interprete di lungo corso che però risulta piuttosto sconosciuto in Italia, così come quasi tutti gli altri interpreti presenti nella pellicola. Se ad esempio analizziamo una commedia mediocre come il recente Capodanno a New York, a parte le differenze di budget, non noteremmo poi molte diversità col film in questione, anch’esso non riuscitissimo, tranne un’unica fondamentale che fa battere cassa, ovvero la presenza di questo attore o quell’attrice noti al grande pubblico. Si obietterà che ad esempio una commedia come Benvenuti al Sud, priva di glamour, ha sorprendentemente avuto un grosso successo anche in Italia, ma si è trattato di un caso fortuito, di una forte pubblicità, o di effettivo valore del film?

Fatte queste doverose premesse, Benvenuto a bordo si fonda sul classico schema di equivoci e situazioni comiche, tutte accentrate sul personaggio dell’idiota illuminato che è interpretato da Dubosc, unite a un inguaribile ottimismo in campo amoroso che riesce a far accoppiare tutti i personaggi, che prima della fine del film troveranno il loro corrispettivo dell’altro sesso dopo lunga e tortuosa ricerca. La novità è che tutto ciò avviene all’interno di una nave crociera, richiamando alla mente la popolare serie tv Love Boat. Ma il richiamo non è comunque corredato dalle immagini che sfruttano molto poco il romanticismo dell’ambientazione e non vi è traccia di un gusto retrò, mentre vagamente viene sfruttato il fascino della divisa, grazie alla quale si fa notare la bella Luisa Ranieri – attrice italiana che ha già lavorato nelle commedie nostrane con Ceccherini, Pieraccioni e Vanzina, ma anche in Eros nell’episodio di Michelangelo Antonioni – che con la sua gradevole presenza cerca vanamente di ringiovanire un cast clamorosamente tutto over 40 (esclusi i bambini). Considerata dunque la scontatezza della trama e la poca attrattiva derivante dagli interpreti, non rimane che affidarsi alle gags. Dubosc e il resto della ciurma ce la mettono tutta per divertire e sono anche bravi, ma quelle che vediamo sono situazioni prevedibili e battute usurate dal tempo, il tutto comunque, dato positivo, senza ricorrere alla volgarità.

Certamente non è un periodo fortunato per far uscire un film ambientato in crociera, almeno in Italia, visto il famigerato incidente capitato pochi mesi fa nell’isola del Giglio, che ha visto protagonista una nave di Costa Crociere e riempito per giorni le pagine dei giornali. Senza ricorrere a facili ironie, vista anche la vicenda giudiziaria di non semplice interpretazione, menzioniamo soltanto che come consulente della produzione appare anche il capitano Francesco Schettino, in un periodo chiaramente antecedente al tragico incidente di cui quest’ultimo si è reso protagonista.

Info
Il trailer di Benvenuto a bordo.

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