The Kiev Trial

The Kiev Trial

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Con la solita precisione chirurgica, Sergei Loznitsa scava tra gli archivi per metterci davanti al passato, ma anche al nostro presente e futuro – Kiev era e torna a essere il centro del mondo, dell’orrore e forse della giustizia. La Storia che si dispiega di fronte ai nostri occhi, ineluttabile, crudele ma persino banale: The Kiev Trial si lega ovviamente per metodologia e senso a tutte le altre opere di Loznitsa (si veda, ad esempio, The Trial) e insieme al recente The Natural History of Destruction rimarca l’urgenza di questo sguardo lucido, onesto, profondissimo.

The Neverending Story

Il processo di Kiev, anche noto come la Norimberga di Kiev, ebbe luogo nel gennaio del 1946 in Unione Sovietica, e fu uno dei primi processi postbellici a condannare i nazisti tedeschi e i loro collaboratori. Quindici criminali, colpevoli di atrocità, poi riconosciute dal processo di Norimberga come “crimini contro l’umanità”, affrontarono la giustizia nel caso n. 1679 “sulle atrocità commesse dagli invasori fascisti nel territorio della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina”. Utilizzando filmati d’archivio unici e inediti, Sergei Loznitsa ricostruisce i momenti chiave del processo, comprese le dichiarazioni degli imputati e le deposizioni dei testimoni, tra cui i sopravvissuti di Auschwitz e Babi Yar… [sinossi – labiennale-org]

«Quando ho iniziato questo progetto, nella primavera del 2021, non avrei potuto immaginare, neppure nel mio incubo peggiore, che l’Ucraina sarebbe diventata nuovamente un campo di battaglia e che civili innocenti sarebbero stati ancora sottoposti a brutali violenze». Tra immagini d’archivio, luoghi della memoria, avvenimenti chiave del nostro presente e pregevoli sortite nella fiction, Sergei Loznitsa continua a scavare nel passato per riflettere sull’oggi e sul futuro. Senza sconti, senza prendere le parti di qualcuno – se non del popolo, della gente, dei singoli travolti dagli eventi. Con estrema lucidità, il cineasta ucraino ha preso a picconate qualsiasi regime\governo, anche in tempo reale (si vedano, ad esempio, Donbass e Maidan). In questo senso, The Kiev Trial, anche nel suo impareggiabile tempismo, si lega a The Trial: un rovesciamento di prospettive, di senso politico e storico del processo, di regime. Con The Natural History of Destruction, invece, condivide l’urgenza estrema, attualissima, tanto da formare una sorta di dittico che proietta il passato che credevamo sepolto sul nostro presente così incerto e su un futuro traboccante oscuri quesiti.

Rigoroso, fedelmente cronachistico, The Kiev Trial si presenta al mondo a poche ore di distanza dall’anteprima di Argentina, 1985 di Santiago Mitre. Due idee di cinema (e di narrazione della Storia) distantissime tra loro, entrambe utili, evidentemente destinate a platee alquanto diverse. Ovviamente tagliato fuori dai normali canali distributivi e pressoché sconosciuto in Italia, Loznitsa procede lungo un sentiero tanto nobile quanto impervio: affondando le mani tra gli archivi, pescando nel non-visto, Loznitsa riporta in superficie quello che la maggior parte del pubblico (e non solo) non vuole vedere. E non è solo una questione di archivio e cinema documentario.

Babi Yar, Poryck, Pavoloch, Nikolaev… la lista è lunga, dolorosa, atroce. Le testimonianze dei nazisti, persino illusi di poter superare il processo, sono raggelanti. La banalità del male, non c’è un modo migliore per dirlo. La banalità di chi gettava granate dentro fosse piene di bambini. La banalità di chi eseguiva gli ordini, di chi si sentiva intoccabile. La banalità di chi, a un passo dalla fine, non ha nemmeno un rigurgito di dignità. Il cinema storico-politico di Loznitsa, però, non mira al nostro sdegno, alla rabbia. Gli intenti sono altri, guardano alla circolarità della Storia, all’infinito prolungarsi del Secolo Breve, alla comprensione del presente e del futuro. Il cinema di Loznitsa cerca di dilatare il nostro sguardo, cerca di farci sedere accanto a lui, alla giusta distanza. Una meravigliosa utopia. Il limite del cinema di Sergei Loznitsa è negli occhi di chi (non) lo guarda.

Info
La scheda di The Kiev Trial sul sito della Biennale.

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