Uscite in sala 04 gennaio 2024
Il 2024 cinematografico si è inaugurato con due pezzi da novanta quali Hayao Miyazaki e Wim Wenders. Con loro la nuova commedia diretta da Fabio De Luigi e i drammi gentili di Marc Forster e Thaddeus O’Sullivan. Poi l’8 gennaio in sala ritornano i sognatori di Bernardo Bertolucci.
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IL RAGAZZO E L’AIRONE
di Hayao Miyazaki
C’è già chi sta iniziando a fare le pulci al ritorno alla regia di Hayao Miyazaki, parlando di “opera minore” o lamentando farraginosità e via discorrendo. Il mondo è bello perché è vario, per carità, ma viene davvero da chiedersi come si possa non comprendere l’intimo valore di questa opera ultima (che non equivale ad affermare che sia un’ultima opera, sia chiaro) e la sua profonda riflessione umana e umanista. Splendido, vitale e mortuario nello stesso tempo.
La guerra del Pacifico brucia Tokyo e il mondo di Mahito, un ragazzino traumatizzato dalla morte della madre, divorata dal fuoco dei bombardieri. Due anni dopo, elaborato il lutto, suo padre lascia la città per la campagna e per la cognata, da cui adesso aspetta un figlio. Mahito fatica ad accettare una nuova mamma e una nuova vita ma qualcosa lo distrae dal dolore. Un airone cenerino e ostinato lo tormenta e ‘gli parla’ conducendolo in un mondo fantastico e nascosto. [sinossi]
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PERFECT DAYS
di Wim Wenders
Dopo aver stregato la Croisette ci sono pochi dubbi sul fatto che Wim Wenders sappia agire con la stessa pervicacia anche sul pubblico “normale”: si ritorna a Ozu, lo si lega all’amore per il rock che da sempre contraddistingue il cinema del grande regista tedesco, e ci si lancia nel partecipe racconto di un’anima solinga, alla ricerca della propria interiorità. Da non perdere.
Hirayama fa una vita semplice e ha una quotidianità molto strutturata. È un appassionato di musica, libri e alberi che gli piace fotografare. Il suo passato però riemergerà attraverso incontri inaspettati. [sinossi]
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50KM ALL’ORA
di Fabio De Luigi
Fabio De Luigi è un buon mattatore del nostro cinema dedito alla commedia: possiede i tempi del comico, sa interpretare ruoli anche poco “edificanti”, è sardonico e salace. Da un punto registico non possiede chissà quale personalità spiccata, e forse pretende un po’ troppo di far tornare i conti commerciali disperdendo parte di quella sana cattiveria che invece potrebbe stratificare un film anche divertente ma spudoratamente superficiale. Ottimo in generale il cast, da Stefano Accorsi a Barbara Abbondanza ed Elisa Di Eusanio.
Due fratelli si ritrovano dopo tanti anni al funerale del padre. Tra rancori passati e affetto sopito, i due affrontano un viaggio per portare le ceneri del loro genitore accanto alla moglie, seguendo le sue ultime volontà. A bordo di due motorini scassati, costruiti anni fa quando erano due ragazzini, percorreranno un viaggio attraverso l’Emilia Romagna e attraverso i loro sentimenti per scoprire che c’è sempre tempo per litigare ed amarsi di nuovo. [sinossi]
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WONDER: WHITE BIRD
di Marc Forster
Marco Forster ama la melassa più insopportabile, travalica come spesso gli capita i confini della retorica e aggiunge a una narrazione di suo stucchevole e poco coinvolgente il peso da novanta di volersi anche occupare della Shoah e della questione ebraica durante la Seconda guerra mondiale. Ai limiti dell’irricevibile e anche un po’ truffaldino nel promettere un legame con Wonder che è davvero stiracchiatissimo e tirato per le unghie.
1942. Sara ha quindici anni e vive in Alsazia, cioè nella Francia non occupata. La presenza tedesca si fa però progressivamente sempre più forte ed iniziano i rastrellamenti. Verrà salvata dalla famiglia di Julien, un ragazzo affetto da poliomielite, che lei prima teneva a distanza. Tra i due nasce una forte amicizia che si svilupperà nel corso del lungo periodo in cui dovrà restare nascosta. [sinossi]
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THE MIRACLE CLUB
di Thaddeus O’Sullivan
Non brilla neanche il nuovo film dell’irlandese Thaddeus O’Sullivan, che si avvicina agli ottant’anni e mostra un bel po’ di senilità in sovrabbondanza nel raccontare i sogni e le fedi di un gruppo di donne di diverse età che nella Dublino di metà anni Sessanta si confrontano per la prima volta con la propria libertà. Lo straordinario cast di attrici salva il salvabile, ma non riesce a risollevare le sorti del film dalla mediocrità.
Dublino, 1967. A quarant’anni di distanza dalla sua partenza per gli Stati Uniti, Chrissie Limey torna alla casa dove è nata e ha trascorso la sua adolescenza, per partecipare al funerale della madre Maureen. La comunità la accoglie con sorpresa, in particolare Lily, la migliore amica di Maureen, ed Eileen, che è stata la migliore amica di Chrissie. Il grande assente è Declan, il figlio di Lily, morto da giovane per annegamento. Il funerale di Maureen è l’occasione per assegnare un premio ad alcuni membri della comunità: un pellegrinaggio a Lourdes. Quel viaggio diventerà soprattutto un’occasione di perdono e di riconciliazione – se coloro che l’hanno intrapreso sapranno accoglierle. [sinossi]
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THE DREAMERS – I SOGNATORI
di Bernardo Bertolucci
Lunedì 8 gennaio torna in sala il penultimo film diretto dall’indimenticato e indimenticabile Bernardo Bertolucci. Fin dalla sua proiezione veneziana The Dreamers fu accompagnato da uno stuolo di detrattori, ma è in realtà un accorato e lucido racconto del Sessantotto, dell’utopia, e della cinefilia come atto per cercare di comprendere il mondo.
Mentre i genitori sono in vacanza, Isabelle e suo fratello Theo invitano Matthew, un giovane americano appena conosciuto, a casa loro. Durante la convivenza, i tre ragazzi sperimentano un codice di comportamento e esplorano le proprie emozioni e pulsioni erotiche. [sinossi]
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Questa settimana escono anche Succede anche nelle migliori famiglie (2024) di Alessandro Siani, Puffin Rock – Il film (2023) di Jeremy Purcell, Lorraine Lordan, e Uomini e dei. Le meraviglie del Museo Egizio (2023) di Michele Mally. Buone visioni (e buon anno)!