MaXXXine

MaXXXine

di

Capitolo conclusivo della trilogia horror scritta e diretta da Ti West, MaXXXine prosegue il viaggio attraverso il tempo e il cinema, questa volta tra le pieghe colorate e macabre degli anni Ottanta losangelini, intrecciando cronaca e finzione in un divertissement iconografico cucito addosso al corpo e all’aura magnetica di Mia Goth. Un po’ De Palma, un po’ Argento, ma meno efficace dei primi due atti.

Jake Van Dorn is a prosperous local businessman

Los Angeles, 1985. Mentre il serial killer Night Stalker semina morte e terrore, la bella e sfrontata Maxine Minx, stellina delle pellicole a luci rosse, riesce a ottenere il ruolo di protagonista in un nuovo ambizioso film horror, The Puritan II. Nel frattempo, dal suo oscuro passato riemergono le prove del porno finito in massacro di sei anni prima, uno squallido detective privato inizia a pedinare Maxine e i suoi amici, uno dopo l’altro, vengono brutalmente uccisi da un killer misterioso… [sinossi]
In this business,
until you’re known as a monster,
you’re not a star.
– Bette Davis.

È una superficie mirabilmente levigata quella messa in scena da Ti West, giunto forse al crocevia della sua carriera – non che le occasioni gli siano mancate, si vedano ad esempio Nella valle della violenza (2016) e The Sacrament (2013). L’atto conclusivo della sua trilogia, MaXXXine, aderisce infatti perfettamente al contesto che vuole raccontare, come una sorta di seconda pelle artificiale eppure estremamente somigliante, realistica, vera. Siamo a Los Angeles, siamo nel 1985, siamo proprio nel bel mezzo degli anni Ottanta, in quello strano mix di disimpegno e cupezza, di pop e latex, di industria dei sogni e industria del porno. Uno scenario che è poi una sorta di aggiornamento delle cupe parabole losangeline degli anni d’oro, in primis l’irrisolto caso della Dalia Nera.

Nel ricostruire con piglio filologico gli anni Ottanta, Ti West non si lascia scappare il doppio binario realtà\finzione del vero Night Stalker, aka Richard Ramirez, e del misterioso serial killer che accoppa uno dietro l’altro amici e conoscenti della bella Maxine. Ma è proprio qui, in questo apparentemente fertile cortocircuito narrativo, che MaXXXine si rivela un grandguignolesco divertissement un po’ fine a se stesso, più immagine che sostanza, e soprattutto incapace di aggiungere qualcosa al meccanismo metacinematografico dei precedenti, se non l’ascesa definitiva della sua controversa protagonista, stella e mostro, scream queen e final girl, più pazza del pazzo.
Da Psyco agli orrori consumati tra le colline della San Fernando Valley, da Maniac ai tempi oramai lontanissimi delle VHS, dalle fiumane di cocaina allo slasher già ampiamente dilagante, MaXXXime è un sequel che aggiunge, accumula, guarda un po’ ai meccanismi creativi e produttivi (nel gioco del sequel The Puritan II contenuto all’interno di un vero sequel), ma senza la carica e la tenuta teorica che aveva ad esempio Wes Craven.

E se «until you’re known as a monster, you’re not a star» è il mantra di Maxine\MaXXXine, la battaglia tra l’oscurantismo puritano e la luce dello sfrenato e carnale (e talvolta creativo) libertinismo hollywoodiano e losangelino sembra vivere di soli riflessi, di un’iconografia certosina ma non autoalimentante. Non giova, in fin dei conti, la costruzione caricaturale e ridondante del serial killer, l’esilità del personaggio e della trama, le sue tanto meccaniche quanto stolte motivazioni e azioni. Privati di un’orgiastica mattanza, dello scandaglio ben più lucido del male di Pearl, con MaXXXine ci si diverte, si ammira per l’ennesima volta la performance di Mia Goth, ci si bea di un Kevin Bacon nei panni di un detective privato che sembra un Jake Gittes imbastardito e fuori tempo massimo, ma alla fine si resta con un pugno di mosche in mano o poco più. Ma, forse, sono proprio questi gli anni Ottanta, l’era del reaganismo, quella superficie brulicante, tra lustrini, capelli cotonati e un nero lynchiano.

Info
Il trailer di MaXXXine.

  • MaXXXine-2024-Ti-West-01.jpg
  • MaXXXine-2024-Ti-West-02.jpg
  • MaXXXine-2024-Ti-West-03.jpg
  • MaXXXine-2024-Ti-West-04.jpg

Articoli correlati

Array