Lo sciacallo
Primo film a colori di Melville e ultima collaborazione del regista con Jean-Paul Belmondo, Lo sciacallo scarta dalle atmosfere del Polar parigino per guardare al road movie psicologico d’oltreoceano, e trarre liberamente dalle pagine di Simenon un ambiguo rapporto di specularità. Leggi tutto
My Late Summer
Co-produzione fra Bosnia e Croazia sospesa fra la rom-com, il melodramma, il romanzo di formazione e un’inguaribile nostalgia verso la Jugoslavia unita e socialista di Tito, My Late Summer segna il decimo ritorno dietro alla macchina da presa di Danis Tanović. Leggi tutto
The New Year That Never Came
The New Year That Never Came torna ai fatidici 20 e 21 dicembre 1989 per raccontare a più voci e da punti di vista anche opposti non tanto i giorni della caduta di Nicolae Ceaușescu, quanto la nascita di una nuova consapevolezza e di una rivolta popolare. Leggi tutto
Toxic
Già Pardo d’Oro a Locarno 2024, giunge in prima italiana al 36mo Trieste Film Festival Toxic, esordio al lungometraggio della lituana Saulė Bliuvaitė che gira attorno agli apprendistati delle giovanissime modelle di provincia per ragionare sullo sfruttamento del corpo. Leggi tutto
Il raggio verde
Quinta e penultima tappa del ciclo Commedie e proverbi girata e rimasta per quasi due anni ferma in un cassetto per poi, nel 1986, tornare a casa dalla Mostra di Venezia con il Leone d’Oro, Il raggio verde trae molto libera ispirazione dall’omonimo romanzo di Jules Verne. Leggi tutto
Our Lovely Pig Slaughter
Forte di un umorismo al vetriolo e di un amore genuino verso le radici e le tradizioni più identitarie che stanno forzatamente scomparendo dalla Repubblica Ceca, Our Lovely Pig Slaughter segna l’esordio al lungometraggio del giovane Adam Martinec. Leggi tutto
The Noose
Visionaria opera prima firmata nel 1958 da Wojciech Has, The Noose si innesta da qualche parte fra l’Espressionismo, il Neorealismo e il surreale per mettere in scena una giornata di dolore esistenziale e di ordinaria estraniazione di un uomo alcoolizzato. Leggi tutto
Raskolnikov
Sublime capolavoro in sette atti che Dostoevskij con le continue invenzioni d’avanguardia formale dell’Espressionismo tedesco, Raskolnikov di Robert Wiene traduce in immagini di Delitto e castigo fra architetture sghembe e deformazioni incubali. Leggi tutto