A testa alta

A testa alta

di

È intriso di un insopportabile e scorretto nazionalismo “A testa alta” di Emmanuelle Bercot, film d’apertura della sessantottesima edizione del Festival di Cannes. Più che interessante il cast, a partire dal giovane ed esordiente protagonista Rod Paradot.

Signor giudice

Malony è un ragazzo difficile, violento, spesso fuori controllo, cresciuto da una madre irresponsabile, sbandata. Il suo tortuoso percorso educativo, come il destino di adulto, è nelle mani di una giudice comprensiva e materna, di assistenti sociali volenterosi, di un sistema che tenta in tutti i modi di tutelarlo… [sinossi]
Signor giudice noi siamo quel che siamo
Ma l’ala di un gabbiano può far volar lontano
Signor giudice qui il tempo scorre piano
Ma noi che l’adoriamo coi tempo ci giochiamo…
Roberto Vecchioni – Signor giudice

Dovrebbe iniziare dall’inquadratura finale A testa alta (La tête haute) di Emmanuelle Bercot, pellicola d’apertura della sessantottesima edizione del Festival di Cannes. Pellicola transalpina, ça va sans dire. È infatti nell’ultima, ridondante e didascalica inquadratura che si realizza pienamente il disegno della Bercot: la storia di sofferenza e riscatto del giovane Malony, ragazzino instabile e privo di una figura positiva di riferimento, si trasforma sequenza dopo sequenza in un inno alla Francia, al suo sistema giudiziario, allo sforzo congiunto di scuola, servizi sociali e tutto quel che segue per recuperare (e integrare…) anche i ragazzi più difficili. Persino quelli di colore: emblematica, in questo senso, una fugace sequenza che accosta il percorso di Malony a quello di alcuni ragazzi di origine africana. Perché, si sa, di fronte alla legge siamo tutti uguali.

In fin dei conti, si potrebbe anche sorvolare sull’insopportabile e scorretto nazionalismo di A testa alta se le scelte estetiche della Bercot non cercassero con costanza e precisione di accodarsi al cinema sociale e politico à la Dardenne. Si prenda, ad esempio, il promettente incipit con tanto di macchina a mano: come una striscia dei Peanuts sotto acido, la macchina da presa è ad altezza bambino, si incolla al suo volto, al suo smarrimento, mentre gli adulti discutono, litigano, si scontrano. Ma il centro gravitazionale della pellicola, come capiremo col passare dei minuti, non è Malony, non sono i ragazzi. E andrebbe tutto bene se ci si limitasse ad apprezzare il lavoro degli (e sugli) attori, a partire dal giovane ed esordiente protagonista Rod Paradot (Malony), capace di lavorare anche di sottrazione e non solo tra grida, pianti ed eccessi. Un cast più che interessante, con la solita impeccabile Catherine Deneuve e un Benoît Magimel che avrebbe meritato un ruolo migliore. Troppo gigiona e sopra le righe Sara Forestier, oramai lontanissima dai tempi belli de La schivata. E siccome l’industria cinematografica francese sforna nuovi volti femminili a ritmo mensile, vale la pena seguire l’altra giovane speranza Diane Rouxel: già vista in The Smell of Us di Larry Clark, la rivedremo presto in Fou d’amour di Philippe Ramos. Avanti così.

Generosamente piazzato in apertura a Cannes (ma Mad Max?), A testa alta conferma tutti i limiti della Bercot, attrice/autrice che non esita a inzupparsi in ipermelodrammi sgangherati e urlati – indimenticabili le derive di Backstage, scult assoluto della Mostra di Venezia 2005. A testa alta è una pellicola di alti e bassi, di buone intuizioni, di eccessi emotivi (la corsa in ospedale), di didascaliche sottolineature (tutto il discorso sulle mani), di abbracci finti e imperdonabili.

Info
A testa alta sul sito del Festival di Cannes.
Il trailer originale di A testa alta.
  • la-tete-haute-2015-emmanuelle-bercot-01.jpg
  • la-tete-haute-2015-Emmanuelle-Bercot-02.jpg
  • la-tete-haute-2015-Emmanuelle-Bercot-03.jpg
  • la-tete-haute-2015-Emmanuelle-Bercot-04.jpg
  • la-tete-haute-2015-Emmanuelle-Bercot-05.jpg
  • la-tete-haute-2015-Emmanuelle-Bercot-06.jpg
  • la-tete-haute-2015-Emmanuelle-Bercot-07.jpg
  • la-tete-haute-2015-Emmanuelle-Bercot-08.jpg

Articoli correlati

Array
  • Festival

    Cannes 2015Cannes 2015

    Il Festival di Cannes 2015: le mille luci della Croisette, la montagna di pellicole da scalare tra concorso, fuori concorso, Un Certain Regard, Quinzaine, Semaine... La sessantottesima edizione, dal 13 al 24 maggio.