Settimana della Critica 2015
L’edizione del trentennale, l’ultima con Francesco Di Pace in qualità di delegato generale. Tra Peter Mullan, il racconto espanso di una famiglia cinese e molto altro. La Settimana della Critica 2015, dal 2 al 9 settembre al Lido di Venezia.
La Settimana Internazionale della Critica, la più antica e prestigiosa tra le sezioni collaterali che animano i lavori della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, compie trent’anni. Una cifra non indifferente, con la quale la SIC esce dalla giovinezza per entrare in maniera definitiva e compiuta in quella che viene chiamata “età adulta”. Un passaggio che viene affrontato senza particolari scossoni, visto che lo schema che si presenta agli occhi degli addetti ai lavori è più o meno sempre lo stesso. O quasi… Al canonico concorso di sette opere prime, introdotto e chiuso da due film fuori concorso, si aggiunge quest’anno un titolo che svolgerà la funzione di “pre-apertura”. Il perché è presto detto, e non usa mezzi termini Di Pace per spiegarlo: quando gli occhi del comitato di selezione (composto ancora una volta, l’ultima, da Nicola Falcinella, Giuseppe Gariazzo, Anna Maria Pasetti e Luca Pellegrini) si sono posati su Jia, vale a dire The Family del cinese Liu Shumin, la folgorazione è stata immediata. Il programma però era praticamente chiuso, e per di più – dettaglio da non sottostimare per una sezione che deve combattere ogni anno con uno spazio esiguo a disposizione, e fare la conta degli slot a disposizione – l’esordio di Liu dura addirittura quattro ore e quaranta minuti (ed è girato in 35mm).
Si è così deciso di selezionare in ogni caso il film, ma di regalargli l’inedito compito di “pre-aprire” la Settimana della Critica 2015. Una scelta che mantiene anche una logica all’interno della storia recente della SIC, visto che la Cina nel corso degli ultimi anni si è dimostrata una delle realtà più indagate e affascinanti, come dimostrano The Coffin in the Mountain di Xin Yukun e Trap Street di Vivian Qu… [continua a leggere]