The Square

The Square

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Gustosa farsa sulla società contemporanea e le sue ipocrisie, The Square di Ruben Östlund strappa sonore risate, ma la sua missione moralizzante a lungo andare stanca. Palma d’oro a Cannes 2017.

Minima Moralia

Christian è un rispettato curatore di un museo di arte contemporanea, un padre divorziato e devoto che guida un’auto elettrica e supporta ogni buona causa. Il suo prossimo evento è “The Square”, un’installazione che invitata i passanti all’altruismo e alla responsabilità verso il prossimo. Ma a volte è difficile vivere secondo i propri ideali. Il furto del suo cellulare, una risposta sbagliata getteranno Christian in una profonda crisi esistenziale… [sinossi]

In un film di Brian De Palma del 1970, il troppo spesso dimenticato Hi, Mom!, il regista di Newark si faceva beffe di un certo teatro d’avanguardia molto di moda all’epoca mettendo in scena lo spettacolo-happening Be Black Baby. Volto a far vivere l’esperienza della negritudine, lo show sottoponeva gli incauti spettatori WASP a una serie di storicamente accurate sevizie: catene, manganellate dalla polizia, molestie e quant’altro.
Lavora più o meno sugli stessi temi, innescando una satira feroce e a tratti esilarante sul mondo dell’arte contemponarea, anche The Square di Ruben Östlund, presentato in concorso a Cannes 2017. Anzi, a dirla tutta, The Square pare citare apertamente il film di De Palma, quando, verso il finale, inscena un’aggressiva performance artistica al cospetto (e ai danni) di un compito pubblico altoborghese che però, in questa occasione, si rivela dalla risposta pronta.

Lo humour nero che emergeva già in alcuni indimenticabili momenti del precedente film dell’autore, l’interessante Forza maggiore, si dispiega questa volta lungo buona parte del film che Östlund va a comporre come una farsa inarrestabile sulla museologia, i confini dell’arte (ovvero cosa sia arte e cosa no) e quelli della comunicazione, in particolare via social network.
Protagonista è Christian (Claes Bang), un uomo di successo dall’esplicito egocentrismo che dirige un museo d’arte contemporanea. Un giorno, mentre attraversa la piazza antistante il suo luogo di lavoro, Christian è vittima di una truffa e gli vengono rubati portafoglio e cellulare. Si tratta di un’onta inacettabile per un uomo di potere come lui, che decide di rispondere all’affronto localizzando con il GPS il suo smartphone e consegnando una lettera che intima di restituirgli il maltolto a tutti gli inquilini del palazzo periferiferico dove si nasconde il ladro. Questa contro-bravata finirà per innescare una serie montante di contrattempi, passi falsi, disvelamenti di ipocrisie e risentimento sociale. Christian sta inoltre lavorando a qualcosa che ha a che fare con tutto ciò: una nuova esposizione dal titolo The Square, la cui opera simbolo è rappresentata da un quadrato di sampietrini con una targa che inneggia alla condivisione, alla fiducia e all’altruismo.

Rifacendosi all’antropologia della contemporaneità e ai nonluoghi teorizzati da Marc Augé, The Square ci parla di una società abitata da automi che sanno muoversi insieme solo per fiondarsi su un buffet e dove i luoghi pubblici hanno perso ogni significato aggregante. Una società talmente narcisista che non riesce nemmeno più a liberarsi dalle sue scorie: dalla spazzatura domestica a un preservativo usato, tutto ciò che è espressione dell’io assurge oramai a feticcio e in alcuni casi anche ad arte (si veda ad esempio nel film, l’installazione composta di ceneri umane dal titolo You Have Nothing).

Estremamente inventivo e ricco di un sapido humour, The Square solletica l’intelletto e il basso ventre, inscena gag slapstick e dialoghi brillanti, raggiungendo momenti di pura comicità. Si ride parecchio nel corso del film, ma emerge anche netta la sensazione che sia sin troppo facile parodiare l’arte contemporanea, di fronte alla quale spesso lo spettatore reagisce già da solo (senza dunque l’aiuto di Östlund) con un sorriso beffardo e un’alzata di spalle. E alla fine dei giochi questo tipo di reazione la si può estendere anche a The Square, un film la cui fermezza nel perseguire la sua missione fustigatoria e moralizzante a lungo andare lascia il tempo che trova.

Info
La scheda di The Square sul sito del Festival di Cannes.
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