I premi di Cannes 2019
Ultimo atto sulla Croisette, i premi di Cannes 2019. Esclusioni eccellenti, qualche riconoscimento un po’ troppo generoso (l’ennesimo per i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne), ma anche e soprattutto la consacrazione di Bong Joon-ho, nome fondamentale della New Wave sudcoreana. Vedremo come andranno gli incassi del travolgente Parasite, incrociamo le dita – in Italia uscirà con la lungimirante Academy Two.
Dopo un concorso da stropicciarsi gli occhi (C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino, A Hidden Life di Terrence Malick, Mektoub, My Love: Intermezzo di Abdellatif Kechiche, Il traditore di Marco Bellocchio, La Gomera di Corneliu Porumboiu…), arriva l’atteso verdetto della giuria presieduta da Alejandro González Iñárritu e composta da Enki Bilal, Robin Campillo, Elle Fanning, Yorgos Lanthimos, Maimouna N’Diaye, Paweł Pawlikowski, Kelly Reichardt e Alice Rohrwacher. Quasi tutti registi. Bando alle ciance e spazio ai premi di Cannes 2019.
Palma d’Oro per il miglior film
Parasite
di Bong Joon-ho.
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Grand Prix
Atlantique
di Mati Diop.
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Premio alla Regia
Jean-Pierre e Luc Dardenne
per Le jeune Ahmed.
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Premio speciale della giuria
Bacurau
di Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles.
ex-aequo con
Les Misérables
di Ladj Ly
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Premio alla Sceneggiatura
Céline Sciamma
per Portrait de la jeune fille en feu.
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Premio per l’interpretazione femminile
Emily Beecham
per Little Joe
di Jessica Hausner.
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Premio per l’interpretazione maschile
Antonio Banderas
per Dolor y gloria
di Pedro Almodóvar.
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Menzione speciale
Elia Suleiman
per It Must Be Heaven.
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Il premio per l’opera prima, assegnato dalla giuria presieduta da Rithy Panh e composta da Alice Diop, Benoît Delhomme, Sandrine Marques e Nicolas Naegelen.
Camera d’or
Nuestras madres
di César Díaz.
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I premi ai cortometraggi, assegnati dalla giuria presieduta da Claire Denis e composta da Eran Kolirin, Panos H. Koutras, Stacy Martin e Cătălin Mitulescu.
Palma d’oro
La Distance entre le ciel et nous
di Vasilis Kekatos.
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