Il Cinema Ritrovato 2019 – Presentazione
Ha preso il via a Bologna il Cinema Ritrovato, la storica manifestazione della Cineteca di Bologna che ogni anno raduna i cinefili di tutta Italia, nelle sei sale del festival e nell’arena all’aperto di Piazza Maggiore. Questa edizione, la 33a, si svolge dal 22 al 30 giugno, e si preannuncia come sempre molto ricca, con 500 film in 9 giorni, da mattina a notte fonda. Tra gli ospiti, Francis Ford Coppola.
Si tiene dal 22 al 30 giugno a Bologna la trentatreesima edizione del Cinema Ritrovato, storica manifestazione organizzata dalla Cineteca di Bologna che è un vero paradiso per i cinefili. Vi saranno, come sempre, ospiti di tutto riguardo, a partire da Francis Ford Coppola che presenterà in Piazza Maggiore il final cut, pare definitivo, di Apocalypse Now, a 40 anni dalla sua uscita e incontrerà il pubblico al Teatro Manzoni; Jane Campion chiuderà la manifestazione presentando, sempre in piazza, il restauro di Lezioni di piano e pure incontrerà il pubblico al Teatro Manzoni; Nicolas Winding Refn, dopo le presentazioni del cinema americano degli anni Sessanta, Spring Night, Summer Night, del suo Drive, introdurrà anche la proiezione di El Topo restaurato, in nome del suo legame con Alejandro Jodorowsky.
Il nutrito programma di quest’anno vede tante sezioni, divise in tre gruppi. Per il gruppo La macchina del tempo: 1899: cinema anno quattro, come il cinema ha documentato gli eventi di quell’anno, l’affare Dreyfus, il colonialismo con i suoi misfatti e la Contessa Greffulhe; Cento anni fa: 1919, con la produzione tedesca dell’anno, Back to God’s Country, con l’attrice e sceneggiatrice Nell Shipman, Historien om en gut e poi i maestri Capellani, Dreyer e Stiller; Ridateci Musidora! dedicato a colei che ha incarnato il volto di Irma Vep nei serial di Louis Feuillade, ma che è stata pure regista, autrice, poetessa, teatrante, storica del cinema, con la proiezione di Pour Don Carlos e una mostra; Documenti e documentari, con i ritratti di Henry King, Musidora e Jean Gabin, e omaggi a Gideon Bachmann e a Cecilia Mangini, documentari classici sulla Seconda guerra mondiale, come Crisis e Memphis Belle, e sul cinema ceco e afgano, A Bigger Splash su David Hockney, e Varda par Agnès, presentato alla Berlinale, doveroso omaggio alla grande Agnès che al Ritrovato è stato più volte ospite; il progetto Keaton che prosegue.
Nella macrosezione La macchina dello spazio un omaggio al più grande regista egiziano, Chahine: glamour, musica e rivoluzione. L’ultimo degli ottimisti arabi, con sei tra i suoi primi film; “Siamo gli indigeni della Trizonia”: l’invenzione del cinema della Germania Ovest, 1945-49, sulla produzione cinematografica della parte della Germania che nell’immediato dopoguerra è stata amministrata da americani, britannici e francesi; Cinemalibero. Fespaco 1969-2019, un omaggio al più importante festival africano; Sotto i cieli di Seul: l’epoca d’oro del cinema sudcoreano, con le opere degli anni Sessanta di registi classici come Kim Ki-young e Shin Sang-ok che avrebbe poi subito il sequestro nordcoreano.
Il gruppo Il paradiso dei cinefili (titolo che potrebbe essere esteso a tutta la manifestazione) prevede Ritrovati e restaurati, con il meglio degli ultimi restauri; Jean Gabin, dagli occhi azzurri sul grande divo francese con le opere meno note dei suoi due periodi, prima e dopo la guerra; William Fox presenta: riscoperte dalla Fox Film Corporation – Parte II, con sette nuovi restauri della collezione del MoMA; Anima e mestiere: un ritratto di Henry King, pezzo forte del ritrovato di quest’anno, un omaggio al grande cineasta dello studio system, incentrato prevalentemente sul suo periodo sonoro; Napoletano a Cinecittà, Eduardo De Filippo cineasta, sulla produzione cinematografica e televisiva del grande capocomico; Alla ricerca del colore dei film: Technicolor & Co., con film nell’originale technicolor o in Chronochrome Gaumont, come Becky Sharp; Breve, violento e cattivo: il noir di Felix E. Feist, con i suoi classici The Devil Thumbs a Ride e Braccati dai G-Men; Georges Franju: il documentario oltre il reale, sulla produzione documentaria del regista che prevede anche l’insostenibile Le Sang des bêtes; 16mm – Piccolo grande passo, nuova sezione su quel formato povero diffuso in era pre-digitale, le cui proiezioni sono caratterizzate dal tipico fruscio; 100 di questi Fellini, con i restauri di I clown, alla presenza di Alvaro Vitali, Block-notes di un regista e Roma, un omaggio a Polidor, una conferenza di Vincenzo Mollica, i documentari di Gideon Bachmann sul Maestro.
Il paradiso dei cinefili è in corso a Bologna, nelle sei sale del festival, nelle proiezioni all’aperto in Piazza Maggiore e in quelle con il proiettore d’epoca a carbone in Piazzetta Pasolini, cui vanno aggiunte le serie cinematografiche d’inizio Novecento nel Cantiere del Cinema Modernissimo.