La congiura della pietra nera

La congiura della pietra nera

di ,

Impreziosito dall’eleganza di Michelle Yeoh, La congiura della pietra nera è un buon esempio dell’elevata professionalità di John Woo: un buon cast, una sceneggiatura calibrata su un genere ampiamente codificato, combattimenti ben coreografati e sostenuti da un’ottima regia. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il Leone e la reliquia

Nel film, ambientato nel 428 d.C., Michelle Yeoh interpreta un’assassina in missione per riportare i resti di un mistico buddista alla loro ultima dimora. Secondo la credenza, le spoglie del monaco celano un potente segreto. Lungo il cammino la donna si innamora di un uomo di nome Jiang, il cui padre è stato ucciso dalla banda di lei. Tra i due fiorisce l’amore, ma le tensioni sorgono non appena comincia a venire alla luce la verità sul passato della donna… [sinossi – Catalogo della Mostra del Cinema di Venezia]

L’incrocio un po’ pericoloso tra John Woo e il più giovane regista e sceneggiatore Su Chao-bin, che ci aveva lasciato l’amaro in bocca col patinato thriller sovrannaturale Silk (Taiwan, 2006), ci regala un divertente e solido wuxia. Impreziosito dall’eleganza di Michelle Yeoh, La congiura della pietra nera è un buon esempio dell’elevata professionalità di John Woo, che ieri è stato premiato in Sala Grande con il Leone d’oro alla carriera. Oltre alla cerimonia di premiazione, tra le varie iniziative per omaggiare il cineasta hongkonghese, sono stati proiettati anche il cult The Killer e il remake coreano di A Better Tomorrow, diretto da Song Hae-sung, rispettoso della versione originale.
Torniamo indietro di qualche ora per meglio inquadrare le buone qualità di Reign of Assassins. Degli attesi Machete di Robert Rodriguez e Legend of the Fist: The Return of Chen Zhen di Andrew Lau abbiamo criticato – e potremmo dire lo stesso del divertente I mercenari – The Expendables di Stallone, attualmente nelle sale italiane – le carenze narrative, i numerosi momenti di stanca tra le sequenze action. Il film di John Woo e Su Chao-bin Su, al contrario, può vantare una buona scrittura e, pur nel solco della tradizione dei cappa e spada orientali, si concede qualche variante narrativa. Solidità, in fin dei conti, è il termine che meglio definisce questa pellicola: un buon cast, una sceneggiatura calibrata su un genere ampiamente codificato, combattimenti ben coreografati e sostenuti da un’ottima regia.

Nulla di nuovo, sia chiaro: l’ultima (parziale) fatica di John Woo, assai meno ambiziosa del precedente kolossal La battaglia dei tre regni, è il classico prodotto di genere a cui non si possono chiedere strabilianti intuizioni o imprevisti sviluppi, ma puro intrattenimento. E La congiura della pietra nera, fortunatamente, convince anche nella storia d’amore tra la bella assassina e il modesto corriere, sviluppata con garbo, e nella caratterizzazione dei personaggi, anche quelli secondari. Concedendo qualche momento di comicità (la sequenza dell’appuntamento al buio coi numerosissimi e impresentabili spasimanti, ad esempio), Woo e il giovane collega/allievo stemperano l’atmosfera, alternando sapientemente parentesi romantiche, scontri all’ultimo sangue, effetti speciali, tradimenti e rivelazioni. La compattezza del film è favorita dal numero contenuto dei personaggi: Woo e Su ritagliano per i componenti della setta di implacabili assassini Pietra Nera (Turchese, il Mago, Re della Ruota…) e per l’invadente zia Cai uno spazio adeguato, come la parentesi familiare di Lei Bin.

Interessante, infine, la divagazione apparentemente spirituale che si rivelerà, quando i numerosi inganni verranno a galla, ben più terrena. Anzi, carnale. La congiura della pietra nera calza a pennello nella giornata di gloria di John Woo, regista che ha fatto la storia del cinema hongkonghese degli anni Ottanta/Novanta (Hard Boiled, Bullet in the Head, A Better Tomorrow e via discorrendo) e che, dopo una parentesi hollywoodiana non sempre soddisfacente (l’ottimo Face/Off, ma anche Senza tregua e il canadese Soluzione estrema), continua a regalarci buone dosi di adrenalina e spettacolo.

Info
La congiura della pietra nera sul sito della Mostra del Cinema di Venezia.
Il trailer italiano de La congiura della pietra nera.
La congiura della pietra nera sul sito della Tucker Film.
La congiura della Pietra Nera su CG Movie Channel.
  • La-congiura-della-pietra-nera-2010-01.jpg
  • La-congiura-della-pietra-nera-2010-02.jpg

Articoli correlati

Array
  • Cult

    Storia di fantasmi cinesi

    di Tra i prodotti più noti e di successo dell'epoca d'oro del cinema di Hong Kong, Storia di fantasmi cinesi colpisce ancora oggi per la fantasia delle soluzioni, le innovazioni stilistiche all'interno del wuxia e dell'action e la capacità di fondere melò, comicità e horror.
  • Cannes 2015

    The Assassin

    di L'atteso ritorno di Hou Hsiao-hsien dietro la macchina da presa, con un wuxia rarefatto e visivamente sontuoso. Tra i film dell'anno, in concorso a Cannes 2015.
  • Cannes 2015

    A Touch of Zen – La fanciulla cavaliere errante

    di Il capolavoro di King Hu, tra i fondamenti del wuxia, rinasce a nuova vita sulla Croisette. Un modo per riscoprire una gemma purissima, in cui si mescolano azione e filosofia, colto e popolare.
  • Far East 2015

    Brotherhood of Blades

    di Dramma storico e arti marziali, Brotherhood of Blades è un wu xia prodotto nella Cina continentale che fa molto pallidamente il verso ai capolavori hongkonghesi.
  • Blu-ray

    Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma

    di Il ritorno del maestro Tsui Hark alle atmosfere tra storia e magia del wuxia, arriva sugi scaffali in home video grazie alla CGHV. Un'occasione da non perdere.
  • AltreVisioni

    The Lost Bladesman

    di , Ispirato all’opera di Luo Guanzhong “Il Romanzo dei Tre Regni”, già nota dalle nostre parti grazie alla trasposizione realizzata da John Woo con La battaglia dei tre regni (Red Cliff), The Lost Bladesman è roboante racconto epico, palpitante di azione e sentimenti.
  • Venezia 2010

    Detective-Dee-e-il-mistero-della-fiamma-fantasmaDetective Dee e il mistero della fiamma fantasma

    di Tra relazioni amorose, svolte sovrannaturali e coreografie wuxia, il lungometraggio di Tsui Hark vivacizza il concorso veneziano. Uno spettacolo caleidoscopico, intrattenimento prima visivo e poi narrativo, sostenuto da un cast pressoché perfetto.
  • Archivio

    Machete RecensioneMachete

    di , Creduto morto dopo lo scontro con Torrez, famigerato boss messicano della droga, Machete fugge in Texas per dimenticare il passato. Cade invece in una rete di corruzione che costa la vita a un senatore e fa di lui un ricercato...
  • AltreVisioni

    legend-of-the-fist-the-return-of-chen-zhenLegend of the Fist: The Return of Chen Zhen

    di Legend of the Fist ci mostra ancora una volta l'elevato livello tecnico del cinema di Hong Kong, soprattutto nell'epico incipit in cui Lau lascia lo spettatore senza fiato, tra proiettili fischianti e acrobazie a tutta velocità di Donnie Yen.
  • Cult

    The Valiant Ones

    di All'interno della ricca selezione della retrospettiva “Storia segreta del cinema asiatico” è stato possibile recuperare anche una gemma semi-sconosciuta di King Hu, padre del wuxia moderno. Alla Mostra di Venezia 2005.