Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto

Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto

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Fuori competizione alla Berlinale, Mr. Holmes è una pasticciata rêverie su un anziano Sherlock Holmes che, rinchiusosi nel privato e dedicatosi all’apicoltura, si lascia cullare e inquietare dai ricordi. Con protagonista Ian McKellen che gigioneggia in maniera urticante.

50 sfumature di vecchiaia

1947, Inghilterra. Il famoso detective Sherlock Holmes, ora novantatreenne, vive ritirato in una casa del Sussex. Le uniche persone con cui è ancora in contatto sono la signora Munro, la sua domestica, e il figlio di lei, Roger. Con quest’ultimo in particolare Holmes instaura un rapporto paterno e di fiducia reciproca. Ma la mente di Holmes si perde spesso nel ricordo di alcuni episodi passati e ancora irrisolti… [sinossi]

Appena qualche giorno fa, qui da Berlino per la 65esima edizione del festival, si lodava una certa tendenza del cinema inglese, quella perfettamente espressa in 45 Years di Andrew Haigh: dramma di caratteri serrato e crudele, quasi alla Pinter. Adesso, al contrario, di fronte a Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto di Bill Condon, presentato fuori concorso, è tornata purtroppo alla ribalta un’altra tendenza della cinematografia albionica, questa invece decisamente detestabile e forse anche dominante rispetto al resto: l’affresco storico imbalsamato e polveroso (figlio degenerato dei drammi storici shakespeariani),con i suoi personaggi delineati in modo elementare e un sentore complessivo di messa in scena di cartapesta, ma che allo stesso tempo vuole essere elegante e ben confezionata. Basti pensare al recente Il discorso del re, alla sua ironia facile e alla sua architettura efficace e semplice, per capire in che campo ci si trova con Mr. Holmes.

Il discorso del re è forse però la migliore espressione di questa tendenza, almeno negli ultimi anni, mentre Mr. Holmes ne è purtroppo la peggiore: tolta l’epica e privilegiata la dimensione intimista, il film ha per protagonista un personaggio fittizio come Sherlock Holmes, che però ormai è parte del patrimonio culturale inglese, iconico come la regina Elisabetta, Laurence Olivier ed Harry Potter, e che qui si trova a vivere in una dimensione storica ben precisa, quella immediatamente successiva alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quasi come un sopravvissuto alla sua epoca.
La novità dell’impostazione di questo Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto è infatti quella secondo la quale il personaggio creato da Arthur Conan Doyle, arrivato alla veneranda età di novantatré anni, si è ritirato nel Sussex dandosi all’apicoltura e alla rimembranza confusa di fantasmi del passato. Un’icona invecchiata e prossima alla morte intenta a mettere in discussione tutta la sua vita: potenzialmente dovrebbe essere questa la linea ispirativa di Mr. Holmes, che nasce sulla base del volume A Slight Trick of the Mind di Mitch Cullin e lo riadatta edulcorandone alcuni passaggi e rendendolo meno drammatico.

Ma il tema “l’altra faccia di Holmes” finisce per avere una declinazione improbabile e quasi da barzelletta. Si pensi alla puerile rivelazione del Nostro che ci dice di non aver mai indossato il caratteristico berretto di tweed e di aver sempre preferito le sigarette alle pipe, si passi ai poco significativi ricordi (con il Giappone messo lì solo per farci vedere Hiroshima), si arrivi agli oziosi battibecchi tra il protagonista e la sua domestica o alla complicità da cartolina che si instaura con il figlio di lei; quel che resta allora è una cornice in cui poter dare libero sfogo alla personalità divistica di Ian McKellen, che interpreta il nostro eroe variando su cinquanta e più sfumature di vecchiaia.
Tale considerazione può forse sorprendere, visto l’ottimo risultato che Condon e McKellen ottennero sul set di Demoni e dei, eppure questo grande attore ormai imprigionato nel casco di Magneto gigioneggia in Mr. Holmes in maniera insopportabile, con faccette e versi auto-compiaciuti, tesi a dimostrare quanto sia bravo a farci credere di essere vecchissimo quando in realtà è solo vecchio (è nato nel 1939). Persino i flashback tornano indietro giusto di qualche lustro, in modo tale che McKellen possa sempre restare al centro della scena, riponendo appena per qualche minuto il bastone da Matusalemme. Se poi ci si mette persino a imitare il passo di Charlot, tanto per non farsi mancare nulla, allora si capisce che Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto è stato concepito come un monumento a un super-divo forse imbalsamato, ma meritevole comunque di un contesto più solido.

Info
La scheda di Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto sul sito della Berlinale.
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