Uscite in sala 04 luglio 2024

Uscite in sala 04 luglio 2024

Dall’epopea western voluta cocciutamente da Kevin Costner alle piogge acide in quel di Francia, passando per il grottesco di Teemu Nikki, la memoria evanescente di Michael Keaton, e altre apocalissi sparse. Per poi ritrovare sul grande schermo opere magnifiche come Sbatti il mostro in prima pagina, Pioggia di ricordi, e Spider-Man 2 (quest’ultimo da lunedì 8).

HORIZON – AN AMERICAN SAGA – CAPITOLO 1
di Kevin Costner

In qualche modo il Megalopolis di Kevin Costner, che in questo fluviale progetto ha investito un numero non indifferente di risorse personali; un sogno utopico che però, almeno nel primo capitolo, si risolve in modo non sempre convincente, con un passo a tratti più televisivo che cinematografico e con un numero eccessivo di narrazioni da tenere insieme. Resta però il fascino dell’operazione (oltre ad alcune sequenze decisamente coinvolgenti e convincenti), per un progetto al quale è difficile non “voler bene”.

L’incredibile ed epico viaggio dell’espansione del West americano, prima e dopo la Guerra Civile. Tra i nativi americani che videro le loro terre colonizzate e coloro che furono decisi a stabilirvisi, a volte a ogni costo, si scrive la Storia. In un affresco fiammeggiante dove molteplici destini si intrecciano, sogni e speranze affrontano ostacoli e crudeltà… [sinossi]

ACID
di Just Philippot

Dopo Lo sciame il francese Just Philippot torna alla carica con un’apocalisse del tutto naturale prodotta dalle piogge acide. Il tema è quello della famiglia, intesa come consesso privato ma anche come famiglia sociale, in fuga da eventi che non possono che sovrastarla: ne viene fuori un thriller ansiogeno il giusto, povero nei mezzi ma non nelle intuizioni, che si fa apprezzare per la mano sicura di Philippot e per un certo gusto retro che è poi parte integrante anche del discorso narrativo – si inizia con una protesta operaia…

Durante un’ondata di caldo, strane nuvole iniziano a riversarsi sulla pioggia acida, seminando devastazione e panico in tutta la Francia. In un mondo in bilico, una ragazza e i suoi genitori divorziati devono unire le forze per affrontare e cercare di sfuggire a questa catastrofe climatica. [sinossi]

LA MORTE È UN PROBLEMA DEI VIVI
di Teemu Nikki

Continua imperterrito per la sua strada, Teemu Nikki, che è poi una via del tutto personale ad alcune direttrici che il cinema finlandese ha già dimostrato di saper percorrere – i film di Aki Kaurismäki, ovviamente, ma anche di suo fratello Mika, entrambi visti dal basso da Nikki -, e mette in scena la bizzarra vicenda dei becchini Risto e Arto con un misto di partecipazione e distanza, forse con qualche levigatezza di troppo. Si percepisce in ogni caso l’amore del regista per i personaggi che porta in scena, e anche la cupa riflessione sul sistema del Capitale, che tutto fagocita e uccide già in vita.

Risto e Arto sono vicini di casa ma non potrebbero essere più lontani di così. La ruota gira per entrambi nel modo più inaspettato quando Risto si ritrova schiacciato dai debiti e ad Arto viene diagnostica una condizione più unica che rara, cioè l’essere dotato di solo il 15% del cervello. Da vicini di casa, Risto e Arto, divengono così una strana coppia di becchini che deve svolgere il lavoro sporco per un’attività illegale molto particolare. [sinossi]

IO E SISSI
di Frauke Finsterwalder

Uscita tecnica per il film di Frauke Finsterwalder (neanche una decina di copie in giro per l’Italia), in cui si narra la storia della contessa ungherese Irma Sztáray convocata alla corte dell’imperatrice Elisabetta di Baviera come dama di compagnia. Un racconto femminile e femminista (nell’accezione odierna del termine) che si muove nel solco di molte rivisitazioni storiche contemporanee – Marie Antoinette, ovviamente, ma anche Miss Marx – e, a maggior ragione dopo Il corsetto dell’imperatrice di Marie Kreutzer, non ha molto da dire su Sissi e il suo mito.

La contessa ungherese Irma Sztáray viene convocata alla corte dell’imperatrice Elisabetta di Baviera come dama di compagnia. Irma è una donna di 42 anni che non si è mai sposata e che conserva qualcosa dello spirito agreste che un tempo aveva caratterizzato anche l’imperatrice, dunque le due trovano presto una sintonia. La dama di compagnia seguirà Sissi nei suoi inquieti peregrinaggi fra la Grecia, l’Algeria e l’Inghilterra, fino alla Svizzera dove l’imperatrice vedrà compirsi il proprio destino, mantenendo una forma di adorazione per quella creatura volubile e intemperante che avrebbe stregato con il suo carisma tutto l’impero austroungarico. [sinossi]

LA MEMORIA DELL’ASSASSINO
di Michael Keaton

A quindici anni dal primo tentativo (The Merry Gentleman, 2008) Michael Keaton si confronta di nuovo con la regia e allestisce un noir dalle timbriche anni Novanta, che occhieggia al pulp – ma segnatamente a Quentin Tarantino, che resta però un modello inaffrontabile – e preferisce il dialogo all’azione. Ne viene fuori un film magari “piccolo” ma ossuto, onesto, mai illuminante ma a suo modo illuminato dalla fioca luce del genere, e sincero. Un po’ come la malattia che affligge il protagonista John Knox non se ne serberà eccessiva memoria, ma può essere un buon rinfrescante estivo.

John Knox è un sicario a cui è stata diagnosticata una malattia irreversibile che gli fa perdere progressivamente e rapidamente la memoria. Il figlio Miles, con cui ha rapporti tesi, chiede improvvisamente il suo aiuto: ha commesso un terribile crimine, e chiede a Knox di farne sparire le prove. Aiutato da un amico fidato, affrontando l’acuta detective Ikari, Knox cercherà di risolvere la situazione in una lotta contro il tempo e il ticchettio della sua mente in rapido deterioramento. [sinossi]

WOKEN
di Alan Friel

Il folk-horror, gli eventi cataclismatici, le apocalittiche pandemie. Alan Friel non ha le spalle abbastanza larghe per reggere il peso di tutte le innumerevoli suggestioni attraverso cui articola il suo thriller che guarda apertamente in faccia l’orrore, e così l’impianto di Woken poco per volta inizia a scricchiolare sempre più sonoramente. Peccato perché l’incipit lasciava intravvedere ipotesi tutt’altro che banali.

Una donna si sveglia da un incidente senza alcun ricordo di chi sia e con la consapevolezza che la razza umana è vicina all’estinzione. [sinossi]

LA CIOCIARA
di Vittorio De Sica

In quest’estate dominata dai recuperi dal passato trova nuova voce sul grande schermo Cesira, che farebbe di tutto per proteggere la figlia adolescente Rosetta a partire dalla fuga da Roma a seguito dei bombardamenti alleati del 1943. Un film tutt’ora problematico e per niente risolto, forse il punto più basso – e tra i più acclamati, soave contraddizione – del cinema di Vittorio De Sica tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

1943. Cesira ha una figlia adolescente, Rosetta, ed è vedova. In seguito ai bombardamenti decide di lasciare la città per tornare al paese d’origine in Ciociaria. Qui conosce Michele, un giovane intellettuale che si innamora di lei. Dopo l’8 settembre gli alleati risalgono la penisola e sia lei che la figlia vengono violentate da un plotone di soldati marocchini. [sinossi]

HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN
di Alfonso Cuarón

Alla chetichella, senza che nessuno lo noti particolarmente (neanche un trailer ufficiale per l’evento!), torna in oltre duecento schermi il terzo – e migliore in assoluto – capitolo della saga dedicata al maghetto creato dalla fervida fantasia di J. K. Rowling. Alfonso Cuarón dirige con raffinata intelligenza e la giusta dose di fantasia l’ingresso nell’adolescenza di Harry e dei suoi amici. Da godere al cinema, senza dubbio.

Terzo anno per Harry alla “Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”. Sirius Black, un pericoloso assassino, evade dalla prigione di Azkaban con una precisa intenzione: uccidere Harry Potter! [sinossi]

SPIDER-MAN 2
di Sam Raimi

L’8 luglio tocca al secondo, magnifico, episodio diretto da Sam Raimi; un ritorno sul luogo del delitto – o della ragnatela – gargantuesco, epico, divertente, avvincente come non mai. Un cinecomic che si mangia in un boccone praticamente tutto ciò che la Marvel ha prodotto nei vent’anni successivi.

Coinvolgente caleidoscopio di emozioni, la seconda puntata del supereroe più amato ai botteghini migliora, laddove era possibile, il già ottimo primo episodio, e si propone come raro esempio di blockbuster d’autore. [sinossi]

PIOGGIA DI RICORDI
di Isao Takahata

Ma nell’elenco dei classici del passato che tornano al cinema è impossibile non donare prioritaria importanza al fatto che Lucky Red dedica luglio alla riscoperta di un autore immenso come Isao Takahata. Chiunque non avesse visto Pioggia di ricordi, e poi gli altri tre titoli che verranno distribuiti (Pom Poko, I miei vicini Yamada, La storia della principessa splendente) si precipiti in sala! Tutti gli altri facciano esattamente lo stesso!

Nel 1982, a Tokyo, Okajima Taeko è un’impiegata ventisettenne, nubile e senza progetti di matrimonio. In un Giappone in corsa verso l’ammodernamento sociale, Taeko è strangolata tra gli stili di vita moderni e il peso delle convenzioni del pur recente passato, e così decide di concedersi una breve vacanza per tornare alla campagna natia, a Yamagata. Qui la giovane donna trascorrerà un soggiorno di lavoro presso l’azienda agricola del cognato e i ricordi dell’ infanzia la porteranno a rimettere in discussione la scelte della sua vita adulta. [sinossi]

SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA
di Marco Bellocchio

Si conclude questa lunga carrellata con un altro capolavoro che trova spazio in sala nella versione restaurata in digitale (e già apprezzata prima sulla Croisette e quindi al Ritrovato), e che testimonia la centralità del cinema di Marco Bellocchio nello scenario europeo da quasi sessant’anni. Un lavoro crudele, durissimo, politico nel senso più pieno e alto del termine, cui dona ulteriore fulgore la presenza scenica di Gian Maria Volonté. Immenso.

A Milano, una studentessa liceale viene violentata e uccisa. Il redattore capo di un grande quotidiano indipendente scatena una campagna contro un extraparlamentare accusandolo del delitto. Riuscirebbe ad incastrare il poveretto, grazie alle “rivelazioni” di una sua matura ed isterica ex amante, se un giornalista più scrupoloso non individuasse il vero colpevole. [sinossi]

Questa settimana escono anche Windless (2024) di Pavel G. Vesnakov, Holy Shoes (2023) di Luigi Di Capua, Shukran (2023) di Pietro Melegori. Buone visioni!

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