Apocalypse - La seconda guerra mondiale (2009) Recensione

Raramente un titolo rende bene l’idea di un prodotto, qualunque esso sia. Apocalypse – La seconda guerra mondiale fa un’eccezione, decisamente. Perché se non è stata una apocalisse la Seconda guerra mondiale, davvero non sappiamo cosa possa esserlo stato.

Riflessioni sul titolo a parte, il prodotto che abbiamo tra le mani non è un prodotto qualunque, come i tanti ahinoi, che hanno affollato e affollano videoteche, librerie e mediateche varie del nostro mondo. Questo è davvero speciale, e probabilmente neanche troppo indicato unicamente per gli appassionati del genere. I tre dvd che compongono Apocalypse (ma è disponibile anche una versione in blu-ray) contengono infatti oltre sei ore di materiali in larga parte inediti, restaurati e colorizzati grazie a un’innovativa tecnica, tutti incentrati sulla guerra che sconvolse il mondo nel secolo scorso. E sono materiali talmente innovati, sembra strano davvero poter pensare a un filmato di oltre sessanta anni fa come ad un qualcosa di innovativo, attraverso i quali si potrà guardare diversamente agli eventi in oggetto. No, ovviamente la storia non cambierà (non siamo infatti in un film di Tarantino, vedi Bastardi senza gloria), ma ciò che muterà una volta visti questi filmati sarà la nostra percezione di quell’evento (per gran parte della popolazione mondiale tra l’altro si tratta di eventi che non si è vissuti, dato l’incedere imperturbabile del tempo), non più piatta ma davvero completa e con uno sguardo senza dubbio originale e inedito su tanti fatti, magari minori.

Ciò che eleva Apocalypse – La seconda guerra mondiale dai (tanti) suoi surrogati presenti sul mercato è infatti, a parte la cura maniacale con i quali si è lavorato su archivi (immaginiamo) praticamente infiniti, la volontà di narrare una storia essenzialmente per immagini, partendo magari dal basso, da un home-movie familiare, da un reperto di una minuscola divisione militare in partenza per il fronte, per arrivare al fulcro delle operazioni di guerra, alla stanza dei bottoni per intenderci, e ai suoi personaggi storici indiscutibili. Ma la Storia, sembra suggerirci Apocalypse, è fatta di milioni di persone comuni, non solo dai grandi capi di Stato, dai dittatori e dai diplomatici. Ed è attraverso la loro vita che si può raccontare, davvero, l’apocalisse che ha colpito un intero pianeta.

Tre dvd dunque, suddivisi in sei macro-capitoli – L’aggressione (1933-1939), La guerra lampo (1939-1940), L’azzardo di Hitler (1940-1941), Punto di svolta (1941-1942), Il contrattacco (1942-1943), La fine dell’incubo (1944-1945) – attraversati da una voce fuori campo mai invadenti e accompagnati da extra interessanti (il making of) e da tre libretti esplicativi nei quali rintracciare l’origine della immagini che vediamo passare davanti ai nostri occhi. Immagini spesso assolutamente strazianti che riaprono ferite probabilmente mai ben suturate. Ma se è la memoria l’unica traccia del passaggio dell’uomo, dei suoi tragici errori come delle sue meravigliose scoperte, allora è questa l’unica vera forma di civiltà che ci è rimasta e che dobbiamo coltivare senza batter ciglio. Apocalypse – La seconda guerra mondiale, o prodotti come questi, fanno sì che tutto ciò sia possibile anche, e soprattutto verrebbe da dirci osservando certi sviluppi preoccupanti nello scacchiere della geo-politica, in questi tempi. Un plauso, dunque, a chi ha realizzato tutto ciò (per ovvi problemi di spazio citeremo solo Clarke Costelle et Cie – ECPAD con la partecipazione di France Télévisions/Centre National de Cinématographie) e a chi ha sentito la necessità di portare tutto ciò nel nostro Paese (sempre a corto di memoria…) dunque la Cinehollywood. Tra l’altro il prodotto si è aggiudicato due tra i più importanti e prestigiosi riconoscimenti del settore (l’History Makers 2010 per il Best use of archive in a history production e il Globe de Cristal, miglior documentario nella categoria televisione). Insomma, un prodotto di qualità. Natale è vicino. Potrebbe essere un’idea.