I nostri ragazzi

I nostri ragazzi

di

Alle Giornate degli autori, Ivano De Matteo porta I nostri ragazzi: un film imperfetto, volenteroso e discontinuo con cui mette in scena drammi e ipocrisie familiari.

La famiglia, questa sconosciuta

Due fratelli, opposti nel carattere come nelle scelte di vita, uno avvocato di grido, l’altro pediatra impegnato e le loro rispettive mogli perennemente ostili l’una all’altra s’incontrano da anni, una volta al mese, in un ristorante di lusso, per rispettare una tradizione. Parlano di nulla: alici alla colatura con ricotta e caponatina di verdure, l’ultimo film francese uscito in sala, l’aroma fruttato di un vino bianco, il politico corrotto di turno. Fino a quando una sera delle videocamere di sicurezza riprendono una bravata dei rispettivi figli e l’equilibrio delle due famiglie va in frantumi. Come affronteranno due uomini, due famiglie tanto diverse, un evento tragico che li coinvolge così da vicino? [sinossi]

Ivano De Matteo è un regista interessante e decisamente inusuale nel panorama del nostro cinema, i cui ranghi sono rigidamente divisi tra commedia e cinema d’autore. Il regista romano invece cerca di situarsi nella zona del dramma borghese, provando a scandagliare le contraddizioni della società italica a partire da ristrette dinamiche familiari. Così, dopo gli interessanti – e imperfetti – risultati raggiunti con La bella gente e Gli equilibristi, De Matteo porta alle Giornate degli autori a Venezia 71 I nostri ragazzi, un nuovo racconto che indaga i meccanismi di un microcosmo familiare. Il risultato, più o meno in linea con le sue precedenti prove registiche, è altalenante e non del tutto convincente.

Per questo racconto a sei personaggi – due fratelli (Lo Cascio e Gassmann), sposati con due donne completamente diverse (Giovanna Mezzogiorno e Barbora Bobulova) e con dei figli adolescenti (Jacopo Olmo Antinori interpreta il figlio della Mezzogiorno e di Lo Cascio, Rosabell Laurenti Sellers quella di Gassmann e della Bobulova) – De Matteo trova l’escamotage di un episodio drammatico, una notte di follia dei due ragazzi, che scatenerà una serie di dinamiche interne, fino ad arrivare al confronto definitivo tra i due fratelli.
Lo spunto è interessante – liberamente ispirato al romanzo di Herman Koch “La cena” -, ma ha lo sfortuna di uscire a pochi mesi di distanza da Il capitale umano di Paolo Virzì, che si concentrava su un tema simile, e soprattutto non è sorretto da una coerente costruzione narrativa e di messa in scena.

De Matteo, infatti, dà l’impressione di essere ancora un regista immaturo, con la tendenza a esagerare in certe soluzioni stilistiche, dai dolly un po’ forzati ad alcuni long take poco naturali, e con una – a tratti sorprendente e quasi amatoriale – discontinuità di riuscita tra una scena e l’altra. Senza entrare nel dettaglio, basti vedere il comportamento degli attori, che in alcune sequenze paiono perfettamente a loro agio, in altre invece recitano male, palesemente impacciati. Se ne deduce che De Matteo non sia riuscito a gestire in modo omogeneo il lavoro sul set e un difetto così evidente finisce per inficiare inevitabilmente la riuscita del film.
Si aggiunga, inoltre, che la stessa scrittura sembra incerta e raffazzonata con alcuni colpi di scena sbilenchi, con una prima ora che avanza senza una precisa direzione e con un finale che lascia davvero esterrefatti per quanto è buttato via.

L’impressione è che De Matteo sia sempre a un passo dal realizzare un’opera matura e convincente (ce lo dice un ottimo incipit e anche dei dialoghi che, a tratti, sono di una brillantezza cristallina), ma che gli manchi ancora qualcosa, forse una maggiore convinzione in se stesso, una produzione un po’ più solida e un briciolo di cattiveria in più. Non è possibile infatti che in una storia di violenza, mentale e fisica, non si veda nulla di davvero forte e spiazzante – sempre con l’eccezione dei primi minuti – come invece accadeva proprio in Il capitale umano. Purtroppo, siamo ancora dalle parti del vorrei ma non posso, una sorta di maledizione per il nostro cinema contemporaneo.

Info
I nostri ragazzi sul sito delle Giornate degli Autori.
I nostri ragazzi sul sito della 01 Distribution.
Il trailer ufficiale de I nostri ragazzi.
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-01.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-02.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-03.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-04.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-05.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-06.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-07.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-08.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-09.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-10.jpg
  • i-nostri-ragazzi-2014-ivano-de-matteo-11.jpg

Articoli correlati

Array
  • Festival

    Venezia 2014Venezia 2014

    Per due settimane, a cavallo di settembre, il Lido si popola di film, registi e attori: tutte le nostre recensioni e gli articoli da Venezia 2014.
  • Venezia 2014

    Venezia 2014 – Minuto per minuto

    La terza edizione del Barbera-bis: annotazioni sparse sui film, sulle ovazioni e i fischi, sulle tendenze, le voci, le piccole e grandi polemiche...
  • Archivio

    Gli equilibristi RecensioneGli equilibristi

    di Un film sulla crisi della classe media: Gli equilibristi di Ivano De Matteo affonda il discorso con sicurezza e con un eccellente Valerio Mastandrea come protagonista.
  • Archivio

    La bella gente

    di Torna dietro la macchina da presa di Ivano De Matteo, con un duro attacco alle velleità di una borghesia italiana sempre più distante dal mondo reale.