Toy Story of Terror!

Toy Story of Terror!

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MacLane ci regala una rivisitazione della sequenza della doccia di Psyco, affida al pedante Pricklepants la puntuale analisi del genere horror/thiller, mantiene elevato il ritmo e la tensione. Ma soprattutto coglie in pieno lo spirito della saga di Toy Story, veicolando con Toy Story of Terror! temi impegnativi e complessi (le fobie, l’abbandono, la fiducia in se stessi) per un pubblico di bambini e ragazzini.

Jessie non si arrende mai, Jessie trova sempre un modo!

Woody, Buzz, Jessie, Rex, Mister Potato, Trixie e Pricklepants sono in viaggio con Bonnie e la madre. Durante il viaggio, nel bagagliaio della macchina, i giocattoli guardano un film dell’orrore. A causa di una foratura, Bonnie e la sua mamma devono fermarsi al DormiBene, un motel dall’aria un po’ sinistra. Rimasti in camera, i giocattoli decidono di curiosare in giro: il primo ad avventurarsi è Mister Potato, che però sparisce misteriosamente. Tutti i giocattoli escono dalla valigia, tranne Jessie. Colta da un attacco di claustrofobia, la cow girl corre fuori e incontra i suoi amici, ma di Potato ancora non c’è traccia: si percepisce però la presenza di una misteriosa creatura che si muove nell’oscurità… [sinossi]

Anno dopo anno, cortometraggio dopo cortometraggio, Angus MacLane ha scalato la piramide pixariana, tanto da arrivare ad affiancare Andrew Stanton alla regia del lungometraggio Alla ricerca di Dory. Un punto d’arrivo, senza dubbio. Eppure, almeno per il momento, è il viaggio a essere più interessante: assunto nel 1997, MacLane ha lavorato come animatore in buona parte dei titoli Pixar e ha scritto e diretto Burn-E (2008), Buzz a sorpresa (2011) e soprattutto Toy Story of Terror! (2013). Animatore in Toy Story 3 – La grande fuga, lo ritroviamo come supervisore dell’animazione in Vacanze hawaiiane (2011), uno dei tre Toy Story Toons realizzati tra 2011 e 2012. Insomma, una carriera legata in maniera significativa all’universo narrativo di Buzz e Woody [1].

Da Buzz a sorpresa a Toy Story of Terror! il passo è abbastanza lungo. A differenza dei Toy Story Toons, gli speciali televisivi possono vantare una struttura narrativa ambiziosa e un respiro cinematografico. Rispetto all’avventuroso e spettacolare Toy Story: Tutto un altro mondo (2014) di Steve Purcell, il cortometraggio di MacLane non tradisce le premesse del titolo e l’atmosfera richiesta da uno speciale trasmesso in occasione di Halloween, architettando una vera e propria storia del terrore in miniatura. Nulla di cui stupirsi, viste le suggestioni orrorifiche che già percorrevano Toy Story 3.
Come si conviene ai corti che gravitano attorno alla saga cinematografica, Buzz e Woody fanno un passo indietro, lasciando il ruolo di protagonista alla cow girl Jessie, personaggio che nei lungometraggi era stato ampiamente delineato e approfondito. Bastano quindi poche pennellate a MacLane per focalizzarsi sulla claustrofobia di Jessie, da sempre terrorizzata dalla solitudine: spariti uno a uno i suoi compagni, come in un perfetto meccanismo alla Agatha Christie, Jessie dovrà chiaramente affrontare le sue paure e risolverle molto rapidamente…

Realizzato con la consueta perizia tecnico-artistica, Toy Story of Terror! trabocca di citazioni interne ed esterne, spesso microscopiche (si vedano le date di spedizione dei pacchi, l’acquirente online di Woody, una serie di adesivi sparsi tra la macchina e il motel), e regala nuovi personaggi. Su tutti, il roccioso Combat Carl, coprotagonista del corto e ispirato alla celeberrima serie di action figure G.I. Joe della Hasbro, doppiato nella versione originale da Carl Weathers (e quindi Predator, il mostro alieno e via discorrendo) e accompagnato dalla sua combattiva versione in miniatura Combat Carl Junior. Meritano almeno una citazione il fulmineo iguana Mister Jones; l’imponente robot Transitron, altro omaggio a un classico gioco della Hasbro; il buffo e paffuto supereroe Pocketeer; il dispenser di caramelline Pez Cat.
MacLane ci regala una rivisitazione della sequenza della doccia di Psyco, affida al pedante Pricklepants la puntuale analisi del genere horror/thiller, mantiene elevato il ritmo e la tensione. Ma soprattutto coglie in pieno lo spirito della saga di Toy Story, veicolando temi impegnativi e complessi (le fobie, l’abbandono, la fiducia in se stessi) per un pubblico di bambini e ragazzini. Speriamo di ritrovare in futuro Combat Carl…

Note
1. Nella corposa filmografia di MacLane troviamo anche Il gioco di Geri (1997), A Bug’s Life – Megaminimondo (1998), Toy Story 2 – Woody & Buzz alla riscossa (1999), Pennuti spennati (2000), Monsters & Co. (2001), Alla ricerca di Nemo (2003), Gli Incredibili – Una normale famiglia di supereroi (2004), One Man Band (2005), Cars – Motori ruggenti (2006), Ratatouille (2007), WALL·E (2008) e Up (2009).
Info
Il sito ufficiale di Toy Story of Terror!
Il trailer originale di Toy Story of Terror!
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