Alla ricerca di Nemo 3D

Alla ricerca di Nemo 3D

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Sono passati quasi dieci anni e lo splendore tecnico e visivo di Alla ricerca di Nemo sembra rimasto intatto, abbagliante e sorprendente nonostante i passi in avanti della computer grafica. Nella sua dimensione di film per famiglie, Nemo è praticamente perfetto, anche se non riesce a raggiungere le vette artistiche di Wall-e e Up o il ritmo e la sagacia de Gli Incredibili.

Zitto e nuota, e nuota e nuota

Il lungo e avventuroso viaggio del pesce pagliaccio Marlin, un padre eccessivamente protettivo, e di suo figlio Nemo. I due si separano nella Grande Barriera Corallina quando Nemo viene inaspettatamente strappato alla propria amata casa, il mare, per finire rocambolescamente nell’acquario dello studio di un dentista. Incoraggiato dalla compagnia di Dory, un amichevole ma smemorato pesce tropicale, Marlin inizia un viaggio pieno zeppo di insidie… [sinossi]

Sono passati quasi dieci anni e lo splendore tecnico e visivo di Alla ricerca di Nemo (Finding Nemo, 2003) sembra rimasto intatto, abbagliante e sorprendente nonostante i passi in avanti della computer grafica. Rivedere nelle sale cinematografiche il lungometraggio firmato da Andrew Stanton e Lee Unkrich è, almeno in buona parte, rassicurante: i fondali marini, ben supportati dal 3D, sono ancora una gioia per gli occhi e questa avventura pensata per grandi e piccini gira a pieno ritmo, divertente e commovente. Si ride piacevolmente per personaggi e battute che fanno oramai parte dell’immaginario del nuovo millennio: Dori, il balenese, le tartarughe che ripetono almeno trenta volte “bello”, lo squalo con seri problemi di alimentazione e via discorrendo. E può scappare qualche lacrimuccia per l’incipit inatteso, cupo, o magari per il finale. Nella sua dimensione di film per famiglie, Alla ricerca di Nemo è praticamente perfetto, anche se non riesce a raggiungere le vette  artistiche di Wall-e (almeno nella prima parte, straordinaria) e Up (il flashback strappalacrime) o il ritmo e la sagacia de Gli Incredibili. Ma sono dettagli, il viaggio dei pesci pagliaccio Nemo e Marlin, eroe involontario di una quest che non risparmia squali e bombe di profondità, è oramai patrimonio comune, un classico. Come quelli della Disney di zio Walt e poco più in là, da Biancaneve e i sette nani a Le avventure di Bianca e Bernie [1].

Ecco, appunto, la Disney e i classici. A voler vedere il bicchiere mezzo vuoto, e guardando ad alcuni progetti passati (Cars 2) e futuri (ancora sequel, persino Finding Dory annunciato per il 2016), qualche dubbio ci assale. Il 3D è un orpello gradevole che rinfresca l’impatto estetico e visivo della pellicola, indubbiamente più funzionale rispetto alle versioni tridimensionali di Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995) e Toy Story 2 – Woody & Buzz alla riscossa (1999) [2], ma la strategia della Pixar, diavolerie tecniche a parte, non si discosta dalle consuetudini che furono della Disney: sommando i classici e i sequel ai risultati meno convincenti di Cars 2 e Ribelle – The Brave, non si può non iniziare a intravvedere una flessione. Pur difendendo a spada tratta la trilogia di Toy Story, conclusa nel migliore dei modi con Toy Story 3 – La grande fuga, sappiamo quanto sia pericoloso il tunnel dei secondi o terzi (o quarti) capitoli. Nel poco convincente panorama dell’animazione in computer grafica, ingolfato dai cloni della DreamWorks e della Blue Sky, l’unica attuale ancora di salvezza è la Pixar. Speriamo bene.

Merita almeno un accenno lo spassoso cortometraggio che precede Alla ricerca di Nemo. Diretto da Mark Walsh, Non c’è festa senza Rex (Partysaurus Rex) è uno spin-off di Toy Story che celebra in un crescendo travolgente il personaggio del dinosauro, già protagonista di numerose gag nei lungometraggi [3].

Note
1. Poi sono arrivati Red e Toby – Nemiciamici (1981) e, soprattutto, Taron e la pentola magica (1985) e di classico è restato poco…
2. In Italia le versioni 3D dei primi due capitoli della trilogia sono usciti direttamente in home video, dopo essere stati presentati su grande schermo al Future Film Festival di Bologna.
3. I precedenti spin-off sono i corti Hawaiian Vacation (2011) di Gary Rydstrom e Small Fry (2011) di Angus MacLane.
Info
Il sito ufficiale di Alla ricerca di Nemo.
Alla ricerca di Nemo su facebook.
Il trailer italiano di Alla ricerca di Nemo.
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