Bergman 100

Bergman 100

Nel centenario della nascita la rassegna Bergman 100 omaggia il cinema del maestro svedese con una selezione dei suoi film più celebri, rigorosamente proiettati in 35mm. A cura di Azienda Speciale Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, La Farfalla sul Mirino; Quinlan è media partner dell’evento. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 18 gennaio al 4 marzo.

Nell’atteso centenario della nascita, che tutto il mondo si appresta a celebrare, Bergman 100 rende omaggio al grande regista svedese con un’imperdibile rassegna al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 18 gennaio al 4 marzo, come sempre a ingresso libero per il pubblico fino a esaurimento posti. Promossa da Azienda Speciale Palaexpo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e La Farfalla sul Mirino, la manifestazione permetterà agli spettatori di riscoprire sul grande schermo una selezione dei capolavori più amati di Ingmar Bergman, autore tuttora ineguagliato per la ricchezza dei temi affrontati e per la straordinaria ricerca formale e filosofica: si potranno così rivedere pietre miliari della storia del cinema come Il settimo sigillo e Il posto delle fragole, Persona e Sussurri e grida, Il silenzio e La fontana della vergine, presentati nelle preziose copie in pellicola 35mm provenienti dallo Svenska Filminstitutet di Stoccolma, in versione originale e integrale, con sottotitoli italiani. Ma in programma spiccano anche rarità come Crisi, opera prima del maestro diretta nel 1946, o documentari come Images from the Playground, che raccoglie delle inedite immagini amatoriali girate sul set dei suoi film dallo stesso Bergman.

Per comprendere appieno l’universo di questo artista fuori dal comune, la rassegna include anche diversi film e registi che nel corso della carriera Bergman ha indicato più volte come i suoi prediletti, da Chaplin a Fellini, da Tarkovskij a Murnau, da Sjöström a Dreyer: un’occasione unica, quindi, per ritrovare tanti titoli divenuti leggendari, come Andrej Rublëv, Il circo o La strada, senza dimenticare le proiezioni evento di tre capolavori del muto, Il carretto fantasma, La passione di Giovanna D’Arco e La leggenda di Gösta Berling, che saranno accompagnati dal vivo al pianoforte dal Maestro Antonio Coppola. L’inaugurazione di Bergman 100 sarà il 18 gennaio alle 21.00 con Il settimo sigillo, film emblematico dell’intera opera del regista e punto di riferimento per generazioni di cinefili, con la sua celeberrima partita a scacchi tra un cavaliere tornato dalle crociate (un esordiente Max von Sydow) e la Morte in persona. Venerdì 19 sarà la volta di Monica e il desiderio, tra i suoi film più liberi e sensuali, che influenzò tutta la Nouvelle Vague (la foto rubata al cinema dal protagonista de I 400 colpi di Truffaut è proprio di questo film), mentre sabato 20 gennaio sarà proiettato Il posto delle fragole, titolo chiave per la nascita stessa del cinema moderno, interpretato dall’anziano regista e maestro di Bergman, Victor Sjöström, e da due delle sue muse più talentuose, Bibi Andersson e Ingrid Thulin.

Proiezioni in pellicola 35mm

Giovedì 18 gennaio, ore 21.00
IL SETTIMO SIGILLO
Det sjunde inseglet, Svezia, 1957, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand | Reduce dalle crociate, un cavaliere trova la sua terra devastata dalla peste. Quando la Morte in persona viene a ghermirlo, l’uomo le propone una sfida a scacchi. Titolo emblematico dell’intera opera di Bergman e della sua portata filosofica, resta un punto di riferimento per generazioni di cinefili.

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Venerdì 19 gennaio, ore 21.00
MONICA E IL DESIDERIO
Sommaren med Monika, Svezia, 1953, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Lars Ekborg | Entrambi giovanissimi e con una situazione familiare difficile, Monica e Harry si conoscono, si innamorano e decidono di lasciare tutto per vivere su un’isola deserta. Un film libero e sensuale, luminoso e malinconico al tempo stesso, che influenzò come pochi altri i cineasti della Nouvelle Vague.

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Sabato 20 gennaio, ore 21.00
IL POSTO DELLE FRAGOLE
Smultronstället, Svezia, 1957, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid Thulin | L’anziano professore Isak Borg deve ritirare un premio all’Università di Lund e, accompagnato dalla nuora, affronta un lungo viaggio in auto in cui farà i conti con il proprio passato. Un road movie esistenziale la cui straordinaria ricchezza espressiva ha contribuito alla nascita del cinema moderno.

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Domenica 21 gennaio, ore 21.00
DIARIO DI UN CURATO DI CAMPAGNA
Journal d’un curé de campagne, Francia, 1951, 110’, v.o. sott. it.
di Robert Bresson, con Claude Laydu, Nicole Ladmiral | Un giovane prete idealista finisce a fare il parroco in un paesino, dove deve scontrarsi con l’ostilità e la diffidenza della gente del posto. Fedele al romanzo di Bernanos, Bresson filma uno dei suoi film più celebri, a cui si ispirerà Bergman per Luci d’inverno, ma anche Scorsese per Taxi Driver.

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Mercoledì 24 gennaio, ore 21.00
PERSONA
Persona, Svezia, 1966, 85’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Liv Ullmann | L’attrice Elisabeth Vogler si è chiusa in un inspiegabile mutismo: ricoverata in ospedale, viene assistita dall’infermiera Alma, con cui nasce un rapporto complesso e ambiguo. Forse il film stilisticamente più audace del regista, ricco di invenzioni visive e narrative, con due protagoniste formidabili.

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Il film sarà preceduto dal cortometraggio documentario
IMAGES FROM THE PLAYGROUND
Svezia, 2009, 29’, v.o. sott. it. (video)
di Stig Björkman | Il documentario realizzato da Stig Björkman raccoglie rarissime immagini amatoriali girate sui set dei suoi film dallo stesso Ingmar Bergman, svelando i retroscena (spesso scanzonati) dei suoi titoli più celebri. Accanto al regista compaiono i suoi attori prediletti, da Bibi Andersson a Liv Ullmann, da Max von Sydow a Ingrid Thulin.

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Giovedì 25 gennaio, ore 21.00
CONVERSAZIONI PRIVATE
Enskilda samtal, Svezia, 1996, 130’, v. it.
di Liv Ullmann, con Pernilla August, Max von Sydow | Afflitta dal senso di colpa per aver tradito il marito, Anna inizia una serie di incontri con lo zio pastore, scavando nei traumi del proprio passato. Già musa e compagna di Bergman, Ullmann porta sullo schermo una sceneggiatura del regista, dimostrando una sensibilità e un talento fuori dal comune.

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Venerdì 26 gennaio, ore 21.00
FANNY E ALEXANDER
Fanny och Alexander, Svezia, 1982, 197’, v. it.
di Ingmar Bergman, con Pernilla Allwin, Bertil Guve, Ewa Fröling | Raccontando la saga della famiglia Ekdhal, Bergman firma il suo maestoso testamento artistico, un compendio di sapore autobiografico in cui vita, arte, religione e filosofia si intrecciano senza scalfire la forza del racconto. Quattro premi Oscar, compreso quello al maestro della luce Sven Nykvist.

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Domenica 28 gennaio, ore 21.00
IL CIRCO
The Circus, Usa, 1928, 71’, didasc. it.
di Charlie Chaplin, con Charlie Chaplin, Merna Kennedy | Scambiato per un ladro, Charlot si nasconde in un circo, dove involontariamente riscuote un enorme successo come clown. In un periodo molto travagliato a livello personale, Chaplin riesce comunque a girare un film modernissimo, esilarante e con un ritmo perfetto, adorato da Bergman e Fellini.

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Martedì 30 gennaio, ore 21.00
CRISI
Kris, Svezia, 1946, 93’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Dagny Lind, Marianne Löfgren | Nelly ha 18 anni e vive in un paesino con la madre adottiva. Quando si fa viva a sorpresa la madre naturale, che l’aveva abbandonata, la ragazza decide di seguirla a Stoccolma. Debutto alla regia di Bergman, ancora acerbo e funestato da molti imprevisti sul set, eppure da riscoprire assolutamente.

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Mercoledì 31 gennaio, ore 21.00
UN’ESTATE D’AMORE
Sommarlek, Svezia, 1951, 96’, v.o. sott it.
di Ingmar Bergman, con Maj-Britt Nilsson, Birger Malmsten | Marie, una ballerina, si vede consegnare in teatro il diario di Erik, il suo primo amore, che la fa tornare con i ricordi a quell’estate indimenticabile. “Vedere questo film”, scrisse Truffaut, “fu un evento eccezionale. È la sua naturalezza che mi ha convinto di poter scrivere dialoghi per il cinema”.

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Giovedì 1 febbraio, ore 21.00
CON LE MIGLIORI INTENZIONI
Den goda viljan, Svezia, 1992, 180’, v. it.
di Bille August, con Pernilla August, Max von Sydow | Scritto da Bergman, il film rievoca l’incontro tra i genitori del regista (uno spiantato studente di teologia e una ricca borghese), nonché l’opposizione al matrimonio delle rispettive famiglie. Diretto da Bille August e interpretato da un cast superlativo, vinse una meritata Palma d’Oro a Cannes.

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Venerdì 2 febbraio, ore 21.00
ANDREJ RUBLËV
Andrej Rublëv, Urss, 1966, 185’, v.o. sott. it.
di Andrej Tarkovskij, con Anatolij Solonicyn, Ivan Lapikov | Otto momenti nella vita di Andrej Rublëv, il maggiore pittore di icone della Russia medievale. Opera di sconvolgente forza e bellezza, osteggiata all’epoca dal governo sovietico ma acclamata nel tempo come uno dei capolavori di Tarkovskij, a detta di Bergman “il regista più grande di tutti”.

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Sabato 3 febbraio, ore 21.00
LA FONTANA DELLA VERGINE
Jungfrukällan, Svezia, 1960, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnel Lindblom | Nella Svezia medievale, una giovane viene stuprata e assassinata da tre pastori che, per sfuggire alla cattura, si rifugiano ignari proprio dai genitori della ragazza. Bergman mette in campo una potenza visiva e drammatica inaudita per un film tuttora scioccante sulla fede, la vendetta e l’innocenza.

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Domenica 4 febbraio, ore 21.00
IL PORTO DELLE NEBBIE
Le Quai des brumes, Francia, 1938, 91’, v. it.
di Marcel Carné, con Jean Gabin, Michel Simon | Jean, un disertore, vuole lasciare la Francia insieme alla bella Nelly, ma prima è costretto a uccidere il suo tutore e aguzzino Zabel. Pietra miliare del realismo poetico e anticipatore del noir americano, è un film di rara perfezione grazie ai talenti riuniti di mostri sacri come Carnè, Prevert e Gabin.

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Giovedì 8 febbraio, ore 21.00
LA STRADA
Italia, 1954, 104’
di Federico Fellini, con Anthony Quinn, Giulietta Masina | L’ingenua Gelsomina è venduta a Zampanò, un rude artista di strada che la porta con sé in giro per l’Italia. Quando Zampanò uccide il Matto, un funambolo gentile amico della ragazza, questa troverà la forza di fuggire. Vincitore dell’Oscar, è il capolavoro che ha rivelato al mondo il genio di Fellini.

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Venerdì 9 febbraio, ore 21.00
SUSSURRI E GRIDA
Viskningar och rop, Svezia, 1972, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Ingrid Thulin, Liv Ullmann | In una villa isolata, Agnes sta vivendo i suoi ultimi giorni assistita da una giovane domestica e dalle due sorelle, mentre riaffiorano i ricordi del passato. Grazie a un cast magnifico, Bergman non ha paura di scavare nell’animo umano a profondità inimmaginabili per il cinema prima di allora.

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Sabato 10 febbraio, ore 21.00
IL CARRETTO FANTASMA
Körkarlen, Svezia, 1921, 98’ (18fps), didasc. it.
di Victor Sjöström, con Victor Sjöström, Hilda Borgström | Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Coppola | Nella notte di capodanno, un vecchio alcolizzato vicino alla morte rivive alcuni episodi della sua vita passata. Il film più celebre di Sjöström ancora stupisce per l’uso magistrale di flashback, effetti speciali e inquadrature innovative.

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Domenica 11 febbraio, ore 21.00
SORRISI DI UNA NOTTE D’ESTATE
Sommarnattens leende, Svezia, 1955, 108’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Eva Dahlbeck, Gunnar Björnstrand | L’avvocato Fredrik Egerman ha sposato una donna giovanissima, corteggiata anche dal nipote, ma intanto frequenta un’attrice sua ex amante, a sua volta impegnata con un conte. Commedia degli equivoci effervescente e coltissima, fece conoscere Bergman al mondo per il successo a Cannes.

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Martedì 13 febbraio, ore 21.00
LA NOTTE
Italia, 1961, 122’
di Michelangelo Antonioni, con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau | Il matrimonio tra Giovanni e Lidia è in crisi, ma dopo una festa notturna passata tra flirt e vagabondaggi, i due riusciranno a ritrovarsi. Antonioni sovverte il racconto tradizionale grazie a una regia capace di captare atmosfere e emozioni in un modo che rivoluzionerà il cinema.

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Mercoledì 14 febbraio, ore 21.00
LA PASSIONE DI GIOVANNA D’ARCO
La passion de Jeanne d’Arc, Francia, 1928, 97’ (20fps), didasc. it.
di Carl Theodor Dreyer, con Renée Falconetti, Antonin Artaud | Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Coppola | Accusata di eresia, Giovanna d’Arco deve affrontare gli interrogatori e la violenza del tribunale ecclesiastico. Totem della critica, l’opera di Dreyer resta all’altezza della sua leggenda, una reinvenzione radicale dello spazio cinematografico.

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Giovedì 15 febbraio, ore 21.00
LA PRIGIONE
Fängelse, Svezia, 1948, 98’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Doris Svedlund, Birger Malmsten | Thomas, giornalista e scrittore, vorrebbe realizzare un film su una giovane prostituta, ma i rapporti tra i due si complicano in un intreccio fatale tra arte e vita. È forse il primo film in cui un giovane Bergman mette a fuoco la sua poetica, affrontando molti temi che torneranno nelle opere più mature.

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Venerdì 16 febbraio, ore 21.00
LA LEGGENDA DI GÖSTA BERLING
Gösta Berling saga, Svezia, 1924, 180’ (18fps), didasc. it.
di Mauritz Stiller, con Lars Hanson, Greta Garbo | Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Coppola | Scacciato dalla sua parrocchia per alcolismo, Gösta si aggrega a una confraternita di avventurieri. Canto del cigno dell’epoca d’oro del muto svedese, aprì le porte di Hollywood a Stiller e alla sua scoperta Greta Gustafsson, presto ribattezzata Garbo.

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Sabato 17 febbraio, ore 21.00
IL SILENZIO
Tystnaden, Svezia, 1963, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnel Lindblom | Durante un viaggio all’estero, due sorelle si fermano in una cittadina misteriosa dove nessuno parla lingue comprensibili. La tensione fra di loro, accentuata dalla convivenza, esplode. Tra i film più criptici e insieme coraggiosi del regista, con una forte componente onirica che affascina e sconcerta.

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Domenica 18 febbraio, ore 21.00
COME IN UNO SPECCHIO
Såsom i en spegel, Svezia, 1961, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Max von Sydow | Karin è stata dimessa da una clinica psichiatrica e passa le vacanze con il padre, il fratello e il marito. Ma i rapporti tra i quattro sono più complessi di quanto sembra. Riflessione struggente sull’incomunicabilità e il silenzio di Dio, fece scoprire a Bergman l’isola di Fårö (e vincere il secondo Oscar).

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Mercoledì 21 febbraio, ore 21.00
LUCI D’INVERNO
Nattvardsgästerna, Svezia, 1963, 81’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand | Dopo la morte della moglie, un pastore protestante capisce di aver perso la fede e di essere ormai incapace di aiutare il prossimo. Fedele a una messinscena di grande austerità, Bergman racconta con commozione la crisi emotiva e spirituale di un uomo, con un finale aperto entrato nella storia del cinema.

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Giovedì 22 febbraio, ore 21.00
ANNI DI PIOMBO
Die bleierne Zeit, Germania Ovest, 1981, 106’, v. it.
di Margarethe von Trotta, con Jutta Lampe, Barbara Sukowa | Negli anni Settanta Julianne è una giornalista, mentre la sorella Marianne milita clandestinamente nella lotta armata. Quando quest’ultima muore in carcere, Julianne inizia a indagare. Ispirato alla storia delle sorelle Ensslin, vinse il Leone d’Oro a Venezia e diede il nome a un’intera epoca.

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Sabato 24 febbraio, ore 21.00
PERSONA (replica)
Persona, Svezia, 1966, 85’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Bibi Andersson, Liv Ullmann | L’attrice Elisabeth Vogler si è chiusa in un inspiegabile mutismo: ricoverata in ospedale, viene assistita dall’infermiera Alma, con cui nasce un rapporto complesso e ambiguo. Forse il film stilisticamente più audace del regista, ricco di invenzioni visive e narrative, con due protagoniste formidabili.

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Domenica 25 febbraio, ore 18.00
IL POSTO DELLE FRAGOLE
(replica)
Smultronstället, Svezia, 1957, 91’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Victor Sjöström, Bibi Andersson, Ingrid Thulin | L’anziano professore Isak Borg deve ritirare un premio all’Università di Lund e, accompagnato dalla nuora, affronta un lungo viaggio in auto in cui farà i conti con il proprio passato. Un road movie esistenziale la cui straordinaria ricchezza espressiva ha contribuito alla nascita del cinema moderno.

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Domenica 25 febbraio, ore 21.00
DOPO LA PROVA
Efter repetitionen, Svezia, 1983, 70’, v. it.
di Ingmar Bergman, con Erland Josephson, Lena Olin | Durante le prove per la messinscena de Il sogno di Strindberg, un regista si abbandona ai ricordi parlando con una giovane attrice, Anna, di cui anni prima aveva amato la madre. Sospeso tra finzione e realtà, il film ricapitola i classici temi bergmaniani in un gioiello di drammaturgia da camera.

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Martedì 27 febbraio, ore 21.00
AURORA
Sunrise, Usa, 1927, 80’, didasc. it.
di Friedrich Wilhelm Murnau, con George O’Brien, Janet Gaynor | Irretito da una donna di città, un giovane contadino lascia la famiglia e tenta di annegare la moglie, ma finisce per ricredersi e iniziare una nuova vita. Una delle vette del genio di Murnau e di tutto il cinema muto, una pietra miliare che Truffaut non esitò a definire “il più bel film mai girato”.

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Mercoledì 28 febbraio, ore 21.00
IL VOLTO
Ansiktet, Svezia, 1958, 100’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Ingrid Thulin | Per vendicarsi dell’arresto e degli scherni da parte di un medico e di un poliziotto, un illusionista che pratica l’ipnotismo ordisce insieme ai soci un piano diabolico. Bergman celebra la forza dell’arte e della finzione contro l’aridità del potere, in uno dei suoi film più atipici e affascinanti.

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Giovedì 1 marzo, ore 21.00
L’INFEDELE
Trolösa, Svezia, 2000, 155’, v. it.
di Liv Ullmann, con Lena Endre, Erland Josephson | Marianne e Markus sono felicemente sposati, ma la donna inizia a frequentare un amico di lui, David: l’inaspettata relazione a tre si trasforma presto in tragedia. Dopo Conversazioni private, Ullmann torna a dirigere un copione firmato da Bergman, ricreandone fedelmente l’universo emotivo e stilistico.

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Sabato 3 marzo, ore 21.00
IL SETTIMO SIGILLO (replica)
Det sjunde inseglet, Svezia, 1957, 96’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand | Reduce dalle crociate, un cavaliere trova la sua terra devastata dalla peste. Quando la Morte in persona viene a ghermirlo, l’uomo le propone una sfida a scacchi. Titolo emblematico dell’intera opera di Bergman e della sua portata filosofica, resta un punto di riferimento per generazioni di cinefili.

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Domenica 4 marzo, ore 18.00
LA FONTANA DELLA VERGINE (replica)
Jungfrukällan, Svezia, 1960, 89’, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Max von Sydow, Gunnel Lindblom | Nella Svezia medievale, una giovane viene stuprata e assassinata da tre pastori che, per sfuggire alla cattura, si rifugiano ignari proprio dai genitori della ragazza. Bergman mette in campo una potenza visiva e drammatica inaudita per un film tuttora scioccante sulla fede, la vendetta e l’innocenza.

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Domenica 4 marzo, ore 21.00
RASHOMON
Rashōmon, Giappone, 1950, 88’, v. it.
di Akira Kurosawa, con Toshirō Mifune, Machiko Kyō | Un bandito è accusato di aver ucciso un samurai e di averne violentato la moglie, ma la versione dell’accaduto che dà ciascun testimone è diversa dall’altra. Il capolavoro “pirandelliano” che aprì la strada in Occidente a Kurosawa e al cinema giapponese. Leone d’Oro e Oscar per il Miglior film straniero.

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Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9 a, Roma
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni proiezione
Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card
Info
Il sito del Palazzo delle Esposizioni.
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    di Tra i lavori giovanili di Ingmar Bergman Un'estate d'amore è uno di quelli in cui con maggior forza sembrano emergere i tratti distintivi della poetica del regista, dalla metafora dell'estate come istante di giovinezza fino al concetto della perdita della fede, e dunque anche dell'amore.
  • Bergman 100

    Crisi

    di Opera prima su commissione, Crisi di Ingmar Bergman rivela un universo espressivo già fortemente personale, che fin dal primo film scava a fondo nelle ambiguità psicologiche dei suoi personaggi, alla ricerca di una (impossibile) idea d'amore libero e necessario per l'altro.
  • Bergman 100

    Fanny e Alexander RecensioneFanny e Alexander

    di Fanny e Alexander sono i piccoli protagonisti del fluviale racconto televisivo che Ingmar Bergman dedicò alla famiglia Ekdahl, liberi teatranti a Uppsala nella Svezia di inizio Novecento. Un'opera che racchiude forse la summa del pensiero bergmaniano sulla memoria, il tempo, e la vita.
  • Bergman 100

    Conversazioni private

    di Su sceneggiatura di Ingmar Bergman, Conversazioni private di Liv Ullmann s'ispira alle vicende dei genitori del Maestro svedese per comporre un'ulteriore riflessione su sacro, individuo, morale e coscienza. Al Palazzo delle Esposizioni per la rassegna Bergman 100.
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    Persona

    di Titolo ineludibile della filmografia di Ingmar Bergman, Persona aggredisce con ricercata essenzialità nella messa in scena i temi più frequentati dal regista: la metamorfica molteplicità della psiche, la menzogna che si cela in ogni identità sociale e in ogni identità che non fa i conti con la propria “ombra”.
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    Il posto delle fragoleIl posto delle fragole

    di Terzo titolo dalla rassegna Bergman 100, Il posto delle fragole è una delle pellicole più note del cineasta scandinavo, un road movie catartico e intriso di rimpianti per una giovinezza e una felicità oramai lontanissime, per una vita che sta inevitabilmente volgendo al termine.
  • Bergman 100

    Monica e il desiderio RecensioneMonica e il desiderio

    di Tra i titoli della prima parte della filmografia di Ingman Bergman, Monica e il desiderio si segnala come il più moderno, già pienamente intriso dei tratti distintivi della poetica dell'autore svedese: la nostalgia della memoria, il desiderio inappagabile, l'illusione della felicità solo nella fuga dalla stratificazione sociale.
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    Il settimo sigillo RecensioneIl settimo sigillo

    di Titolo di apertura della rassegna Bergman 100, Il settimo sigillo mantiene inalterata la sua ossimorica levità, mostrandosi anche oggi, a sessant'anni di distanza, una straordinaria allegoria della vita e della morte, dell'esistenza umana, della fede...