Guardiani della Galassia
di James Gunn
Gunn orchestra una banda di eroi perdenti, mortificati, disadattati, delinquenti. Il tutto, fortunatamente, con ampie dosi di ironia e di follia. Senza patria e famiglia, senza amici, senza una fissa dimora, i protagonisti di Guardiani della Galassia liberano gli eroi marveliani dal giogo della dimensione superomistica, come se il sangue nobile di Thor fosse stato contaminato dalle scorie della Troma. L’incontro tra il figlioccio di Lloyd Kaufman e i tanti danari della Casa del Topo amplia gli orizzonti dell’universo marveliano, rendendolo potenzialmente infinito e riempiendolo di esseri strani, buffi, persino mostruosi. Noi siamo Groot…
La rivincita dei nerds
L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima e disperata battaglia per salvare il destino della galassia… [sinossi]
I can’t stop this feeling
Deep inside of me
Girl, you just don’t realize
What you do to me…
Blue Swede – Hooked on a Feeling
No, i nerd(s) non sono i protagonisti di Guardiani della Galassia. Al limite sono loser. I nerd siamo noi, così visceralmente incatenati a un immaginario sfavillante, pop, citazionista, in perenne bilico tra anni Settanta e Ottanta. I nerd che si compiacciono della spudorata e piaciona playlist che arricchisce la colonna sonora, un po’ diegetica e un po’ extradiegetica; della citazione di Footlose; del walkman come centro gravitazionale emotivo; dell’ascesa di Chris Pratt, aka Bright Abbott ai tempi della deliziosa serie televisiva Everwood; del tono scanzonato e dei frangenti drammatici, sorprendentemente commoventi, un po’ come se si replicassero le dinamiche de Il gigante di ferro di Brad Bird o di Ralph Spaccatutto di Rich Moore. Perché, come detto, noi siamo Groot.
Insomma, Guardiani della Galassia è una sorta di rivincita, in primis per il talentuoso e sagace James Gunn (Super, Slither), capace di passare dai pochi spiccioli di Tromeo and Juliet a un blockbuster targato Marvel da centosettanta milioni di dollari. Ed è la rivincita dei supereroi di seconda (o terza, o quarta…) fascia, protagonisti di un comic book apparentemente senza troppe speranze – un procione geneticamente modificato cacciatore di taglie? Ed è, infine, una rivincita o quantomeno una boccata d’ossigeno a pieni polmoni per i fan di Guerre Stellari e della trilogia originale, per i nostalgici di Han Solo. Perché Guardiani della Galassia, che si apre con una sequenza che riecheggia I predatori dell’arca perduta e che alla fantascienza aggiunge forti dosi di fantasy, ci regala un degno erede di Solo: lo spaccone Star-Lord/Peter Quill, ragazzone e leader dal cuore d’oro e dalla irresistibile faccia da schiaffi. Senza contare il maleficio pelvico.
Gunn orchestra una banda di eroi perdenti, mortificati, disadattati, delinquenti. Il tutto, fortunatamente, con ampie dosi di ironia e di follia. Senza patria e famiglia, senza amici, senza una fissa dimora, i protagonisti di Guardiani della Galassia liberano gli eroi marveliani dal giogo della dimensione superomistica, come se il sangue nobile di Thor fosse stato contaminato dalle scorie della Troma. L’incontro tra il figlioccio di Lloyd Kaufman e i tanti danari della Casa del Topo amplia gli orizzonti dell’universo marveliano, rendendolo potenzialmente infinito e riempiendolo di esseri strani, buffi, persino mostruosi. Sulle note di Hooked on a Feeling dei Blue Swede, I Want You Back dei Jackson Five e Ain’t No Mountain High Enough di Marvin Gaye e Tammi Terrell si consuma una piccola rivoluzione mainstream, capeggiata da eroi dalla pelle colorata o coperta di peli, fatti di carne o legno, cresciuti in un mondo di rottami, di guerre antiche, di vendette agognate, di pianeti rasi al suolo.
Knowhere come Tromaville. Xandar come Epcot, l’utopica città del futuro creata dalla Disney. Groot come Chewbecca. È proprio venuto il tempo di spaccare ossa, di ballare, di sparare all’impazzata, di sfidare la forza di gravità, di vivere e morire, di ascoltare Marvin Gaye e i Blue Swede. Teniamoci stretti Peter Quill, Rocket, Groot, Drax e Gamora. Ooga-Chaka Ooga-Chaka Ooga-Chaka Ooga-Chaka Ooga-Chaka…
Guardiani della Galassia conferma l’inarrestabile espansione del Marvel Cinematic Universe, giunto alla fase due con Iron Man 3 e capace di racimolare centinai e centinai di milioni di dollari in poche settimane [1]. Sempre più ambiziosi, costosissimi, i progetti della Marvel cercano nuova linfa tra cineasti di talento e personalità, reclutando registi un tempo insospettabili come Gunn o Derrickson. Una scelta giusta, lungimirante, ma che sembra solo rimandare un possibile tracollo da overdose spettatoriale. Sempre che non ci si fermi prima. Difficile, molto difficile. Intanto mettiamoci in fila per Guardians of the Galaxy 2, al resto penseremo dop
Note
1. Nella fase uno del Marvel Cinematic Universe, inaugurata nel 2008 con Iron Man di Jon Favreau, rientrano L’incredibile Hulk di Louis Leterrier, Iron Man 2 di Favreau, Thor di Kenneth Branagh, Captain America – Il primo Vendicatore di Joe Johnston e The Avengers di Joss Whedon. Le pellicole della fase due sono Iron Man 3 di Shane Black, Thor: The Dark World di Alan Taylor, Captain America: The Winter Soldier di Anthony e Joe Russo, Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron di Whedon. I titoli, già ampiamente annunciati, della fase tre saranno Ant-Man di Peyton Reed, Captain America 3 dei fratelli Russo, Doctor Strange di Scott Derrickson e Guardians of the Galaxy 2 di Gunn.
Info
Il trailer di Guardiani della Galassia.
Guardiani della Galassia su facebook.
Il sito ufficiale di Guardiani della Galassia.
Guardiani della Galassia sul sito di Alice nella città.
- Genere: action, avventura, cinecomic, fantascienza
- Titolo originale: Guardians of the Galaxy
- Paese/Anno: GB, USA | 2014
- Regia: James Gunn
- Sceneggiatura: James Gunn, Nicole Perlman
- Fotografia: Ben Davis
- Montaggio: Reg Poerscout-Edgerton, Sarah Finn
- Interpreti: Benicio Del Toro, Bradley Cooper, Chris Pratt, Christopher Fairbank, Dave Batista, Dave Bautista, Djimon Hounsou, Glenn Close, Gregg Henry, Janis Ahern, John C. Reilly, Karen Gillan, Krystian Godlewski, Laura Haddock, Lee Pace, Michael Rooker, Peter Serafinowicz, Sean Gunn, Vin Diesel, Wyatt Oleff, Zoe Saldana
- Colonna sonora: Tyler Bates
- Produzione: Marvel Enterprises, Marvel Studios, Moving Picture Company (MPC)
- Distribuzione: Disney Pictures
- Durata: 121'
- Data di uscita: 22/10/2014