On the Bowery
On the Bowery di Lionel Rogosin adotta metodi espressivi a metà fra il documentario e il neorealismo dedicandosi alla narrazione di un microcosmo di emarginati prigionieri dell’alcool nel cuore della New York anni Cinquanta. Leggi tutto
Un evaso ha bussato alla porta
Commedia brillantissima dai tempi perfetti e dai dialoghi scritti in punta di penna, Un evaso ha bussato alla porta di George Stevens è una satira pungentissima sul sistema americano che fra una risata e l’altra affronta in pieno viso i fondamentali di un’intera cultura. Leggi tutto
Andriesh
Opera prima in lungometraggio di Sergej Parajanov realizzata in coregia con Jakiv Bazeljan, Andriesh è una fiaba popolare che rivendica la potenza dell’immaginazione come atto di (r)esistenza nei confronti della cultura ufficiale. Una gioia per gli occhi dispiegata su meravigliosi cromatismi. Leggi tutto
Riflessi in uno specchio scuro
Forse per l’importanza conclamata di altri titoli che di lì a poco Sidney Lumet avrebbe realizzato nel corso degli anni Settanta, forse per il fallimento commerciale del film al momento dell’uscita, Riflessi in uno specchio scuro viene generalmente relegato fra le opere minori del regista. Leggi tutto
Enigma
Dominato da una figura di femme fatale vittima e carnefice del proprio invincibile fascino, Enigma di Curtis Bernhardt propone per la prima volta Marlene Dietrich nei panni della donna conquistatrice e schiavizzante, calata in un tesissimo e avvincente melodramma noir. Leggi tutto
Mai più l’amore
Operetta con musiche e canzoni in forma di cinema, realizzata nella Germania di Weimar pochi anni prima dell’avvento del nazismo, Mai più l’amore di Anatole Litvak mostra libertà espressive e lievi accenti di realismo piuttosto inediti per il tipo di prodotto al quale appartiene. Leggi tutto
I corpi presentano tracce di violenza carnale
Slasher di prima generazione articolato intorno a una tipica struttura whodunit da giallo italiano anni Settanta, I corpi presentano tracce di violenza carnale di Sergio Martino evoca riflessioni non banali su sguardo e desiderio come forme di prevaricazione e aggressione. Leggi tutto
La rimpatriata
Amarissima riflessione sull’amicizia virile e sull’Italia del boom economico anni Sessanta, La rimpatriata di Damiano Damiani ragiona con esiti lancinanti sul tempo dell’individuo e il tempo di un’intera società, restituendo i tratti individuali, sociali e universali di una radicale trasformazione geo-antropologica. Leggi tutto
Kimba, il leone bianco
Proposto tra i titoli selezionati per il Japanese Film Festival Online 2024, il film di Yamamoto ci riporta indietro di quasi sessant'anni, agli inizi folgoranti della Mushi di Osamu Tezuka, alla creatività inarrestabile del Dio dei manga, alle fertili scorciatoie della limited animation... Leggi tutto
Les Parapluies de Cherbourg
Palma d'oro a Cannes 1964, il meraviglioso musical di Jacques Demy torna sulla Croisette nella sezione Cannes Classics. Musical dirompente nella sua semplicità, ancora freschissimo nonostante lo scorrere dei decenni, il film di Demy è un inno pervaso di nostalgia all'amore... Leggi tutto
Gilda
A distanza di quasi ottant'anni, l'entrata in scena di Rita Hayworth, i suoi numeri musicali e i vestiti creati per lei da Jean Louis mantengono il loro fascino magnetico, ricordandoci ancora una volta che l'industria dei sogni concede alle sue stelle più splendenti l'immortalità e l'eterna giovinezza... Leggi tutto
Law and Order
Terzo film da regista per Frederick Wiseman dopo Titicut Follies e High School, Law and Order vede il documentarista alle prese con la vita quotidiana delle forze dell'ordine che pattugliano una zona tutt'altro che pacificata di Kansas City. Leggi tutto
Tasio
Nella sezione Cannes Classics torna come nuovo anche Tasio di Montxo Armendáriz, tra i titoli più significativi del cinema basco. Altra pellicola passata dai laboratori de L'Immagine Ritrovata, il film di Armendáriz è un inno oramai nostalgico alla libertà, alla natura, alla vita semplice. Leggi tutto
Beautiful Duckling
Restaurato e riproposto al Far East Film Festival 2024 di Udine, il taiwanese Beautiful Duckling di Li Hsing si dedica a un’enfatica e solare esaltazione della vita rurale in appassionata difesa di tradizionali valori etici facendosi forte di un apparato visivo di squisito gusto pittorico. Leggi tutto
Taxi Driver
Rivedere Taxi Driver oggi significa anche riscoprire quanto il film di Scorsese sia in grado di insinuarsi sotto pelle e nei nervi di chi, come il protagonista Travis Bickle, come noi, osserva la realtà circostante, ma ciò che vede non gli piace per nulla, è afflitto da una disillusione personale e politica, è pieno di rabbia. Leggi tutto
Letter to an Angel
Letter to an Angel di Garin Nugroho opta per soluzioni espressive al crocevia fra cinema etnografico e drammatizzazione narrativa, riflettendo intorno alla dicotomia fra realtà e racconto e dando vita a un archetipico viaggio dell’eroe diviso fra razionalità e magia, fra infanzia e età adulta. Leggi tutto
Desiderio di donna
La piccola America e la società dello spettacolo confliggono in Desiderio di donna, opera di Douglas Sirk del 1953, dove un’attrice torna nella piccola cittadina di provincia che aveva lasciato per la scalata al successo. Il contrasto è tra lo star system e i valori famigliari. Leggi tutto
Secondo amore
Bis della coppia Rock Hudson-Jane Wyman, di nuovo diretti da Douglas Sirk dopo l’enorme successo di Magnifica ossessione, Secondo amore è un distillato stilistico che conduce alle sue estreme conseguenze la coerente riflessione estetica dell’autore sul melodramma classico. Leggi tutto
Gioventù bruciata
Primo melodramma e primo CinemaScope per Nicholas Ray, Gioventù bruciata è il ritratto realistico/iperrealista di una generazione di giovani che, sentendosi confusa e incompresa, veniva per la prima volta alla ribalta, con violenza, tanto nella realtà quanto al cinema. Leggi tutto
Perfect Blue
Un'opera estremamente stratificata e complessa, a tratti straniante, ma mai fine a se stessa nonostante i virtuosismi di un montaggio irreplicabile. Il primo film di Satoshi Kon, per tre giorni nelle sale. Leggi tutto
L’amore è una cosa meravigliosa
Melodramma americano anni Cinquanta di pura convenzione, L’amore è una cosa meravigliosa di Henry King mescola umori da Guerra Fredda, pacifismo alla buona e fratellanza universale di immediata efficacia. Leggi tutto
Johnny Guitar
Con Johnny Guitar Nicholas Ray riveste di una patina western un melodramma fiammeggiante, negando gli spazi aperti tipici del genere a favore di un non-luogo claustrofobico, privo di vie di fuga, che simboleggia l'interiorità contorta dei suoi personaggi. Leggi tutto
Flaming Creatures
Flaming Creatures è il sogno notturno del baccanale, dell'infinita posa orgiastica, del ballo instancabile come unica reazione alla marmorea fissità del tempo, della società borghese; un atto sovversivo e collettivo, con cui Jack Smith contribuisce a creare il New American Cinema. Leggi tutto
Un urlo nella notte
Ritroviamo nel film di Martin Ritt, alla sua seconda regia, tutta l'apparenza e la polvere sotto il tappeto dell'american way of life, declinato da un punto di vista wasp, maschilista e classista. Leggi tutto
Lo specchio della vita
Nel suo commiato a Hollywood, con Lo specchio della vita (1959) Douglas Sirk elabora una grande metafora sull'arte e al contempo si congeda dagli studios con un ritratto feroce dell'America segregazionista, nonché con un quadro impietoso della società dello spettacolo. Leggi tutto
Un amore splendido
Intriso di sentimenti religiosi tenuti sottotraccia, Un amore splendido di Leo McCarey è un gradevolissimo incrocio fra sophisticated comedy e melodramma, articolato intorno a un percorso etico di redenzione tramite l’esperienza di un vero e sincero sentimento d’amore. Leggi tutto
Il trapezio della vita
Nel suo terzultimo film americano, Il trapezio della vita, Douglas Sirk adatta Faulkner per mettere in scena un'America carnascialesca, con protagonista un gruppo di funamboli volanti, un melodramma d'alta quota. Ritornano alcuni protagonisti di Come le foglie al vento. Leggi tutto
I peccatori di Peyton
Il film di Robson ci restituisce un quadro complesso e per nulla compiacente del sogno americano, qui perfettamente rappresentato dall'immaginaria cittadina di Peyton Place. Tra i classici riproposti nella rassegna Magnifiche ossessioni – Capolavori del mélo hollywoodiano 1951-1959. Leggi tutto
Un tram che si chiama Desiderio
Capolavoro senza tempo, sorretto da un pugno di interpretazioni straordinarie, Un tram che si chiama Desiderio di Elia Kazan conserva una potentissima carica espressiva nel dare corpo cinematografico al testo originario di Tennessee Williams. Leggi tutto